"Abbiamo appreso della visita, prevista per domani, del Ministro Franceschini all'Aquila per sostenere un candidato sindaco in vista delle imminenti elezioni amministrative; ancora sfollati da oltre otto anni, approfittiamo dell'occasione per rinnovare al Ministro del Beni Culturali l'invito, più volte reiterato, a fare un sopralluogo nell'area di Santa Croce e via Roma e rendersi conto di persona dei presunti ritrovamenti archeologici e della situazione generale dell'area, per toccare con mano le contraddizioni di una archeologia e di una pianificazione inconcepibili dopo un sisma e con la priorità del rientro a casa dei residenti".
A chiederlo è il Coordinamento residenti dell'area via Roma - Santa Croce. La vicenda è nota: dopo l'avvio della ricostruzione post sisma del condominio sito in via Roma 207, che aveva ricevuto regolare autorizzazione alla ricostruzione, il MIBACT - approfittando della demolizione - ha avviato indagini archeologiche contestate dai residenti, e per le quali è in corso un processo penale. La riscoperta di elementi murari noti ed accatastati - "in centro storico è un evento molto comune, sul sito era presente fino agli anni '70 una casa ed un'officina", sottolinea il Coordinamento - comunque esterni alla sagoma dell'immobile demolito, ha successivamente comportato l'imposizione di un vincolo di 5, poi passato a 10 metri, tale da impedire la ricostruzione dello stabile come precedentemente autorizzato. Queste vicende hanno comportato il blocco della ricostruzione, oltre che del condominio, anche del quartiere adiacente di Santa Croce.
Dunque, considerato che domani, martedì 6 giugno, Dario Franceschini sarà a L'Aquila a sostegno di Americo Di Benedetto, e tra l'altro al comitato elettorale del candidato della coalizione civico progressista a pochi metri dal sito, il Coordinamento ha reiterato l'invisto affinché il ministro possa "rendersi conto personalmente se esistano motivi, in quell'area, tali da giustificare l'eliminazione di un solo palazzo, al quale il MIBACT impedisce di rientrare a casa dopo un terremoto devastante, e l'agonia di tante famiglie e di un intero quartiere. Venga a vedere che cosa si sta pensando di tutelare e se è realistica una tutela puntuale su una sola particella, su ben cinque chilometri di mura urbiche, in un'area che, a vedere il piano di recupero urbano approvato dal Comune dell'Aquila, resterà come è, immersa nel traffico, soffocata da rotatorie, strade e da centri commerciali", la denuncia del Coordinamento.
"Non sarà difficile conciliare la visita del Ministro Franceschini con il sopralluogo, poiché il Ministro sarà ospite nella sede del comitato elettorale che sorge in zona di vincolo delle mura, nella medesima area che ha alle spalle il quartiere di Santa Croce ed a pochi metri il condominio di Via Roma che il MIBACT non vuole far ricostruire", l'affondo. "Dalla sede di quel comitato elettorale, il Ministro Franceschini potrà constatare l'abbandono che ha preso il posto del cantiere di ricostruzione di Via Roma. Dalla stessa terrazza sulle mura urbiche, sede del comitato, non potrà non vedere gli enormi centri commerciali che sorgono di fronte alle mura (tra cui la sede stessa del comitato che lo ospiterà), una chiesa sovrastata da un palazzo di sette piani, quasi terminato, che ricopre le vere mura della città, la sede di un altro comitato elettorale ospitato in un altro palazzo appena ricostruito attaccato alle mura sul sito di un antico convento, il traffico che soffoca le mura sull'esterno. Intendiamo rendere noto al Ministro che la pianificazione effettuata dal Comune dell'Aquila non prevede alcuna riqualificazione per quanto riguarda i numerosi edifici incongrui che sorgono in quell'area, all'interno ed all'esterno delle mura, e dei quali potrà facilmente rendersi conto guardandosi intorno, per i quali non è prevista alcuna demolizione e delocalizzazione".
Il Comune dell'Aquila "ha persino pianificato un parcheggio a raso al posto della casa delle famiglie sfollate di Santa Croce, in zona di vincolo delle mura: eliminazione di abitazioni per realizzare un parcheggio a raso è, a nostro parere, operazione inconcepibile nel 2017 in un centro storico. Con la speranza che finalmente il Ministro voglia cogliere l'opportunità di questa visita per rendersi conto personalmente della situazione, dato che si intenderebbero spendere ben 30 milioni di euro di fondi CIPE senza una vera riqualificazione ed impedendo a decine di famiglie terremotate di rientrare nella loro casa, restiamo in attesa di cortese risposta, rinnovando la nostra disponibilità per la visita che vorrà concedere in occasione di questa sua venuta all'Aquila".