"I lavoratori edili della provincia dell'Aquila da dieci mesi non ricevono il premio di produttività, che viene regolarmente pagato negli altri territori abruzzesi. Nonostante l'appello rivolto al presidente dell'Associazione costruttori, Ettore Barattelli, l'Ance tace, chiusa nelle proprie mura e sorda ad ogni richiesta del sindacato, che rappresenta migliaia di dipendenti del settore".
La denuncia arriva dal segretario della Filca-Cisl Abruzzo e Molise, Pietro Di Natale, che sottolinea come "l'elemento variabile sulla retribuzione sia, ormai, scaduto a gennaio scorso. In assenza di rinnovo dell'accordo, i lavoratori edili della provincia dell'Aquila sono rimasti all'asciutto".
La premialità, regolarmente erogata dai costruttori di tutte le altre province abruzzesi, viene negata proprio nel cantiere più grande d'Europa, "dove si lavora per la ricostruzione delle zone terremotate. Di recente - sottolinea Di Natale - il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha evidenziato l'inadeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori edili nel sistema produttivo europeo, e soprattutto Italiano. La provincia dell'Aquila, dove l'Ance non convoca neppure i sindacati per discutere il rinnovo dell'elemento variabile della retribuzione (premio di produttività) ne è l'esempio più eclatante. E' in corso la dequalificazione di molti dipendenti", l'affondo di Di Natale, "che vengono costretti dal alcune ditte che operano nella ricostruzione post-sisma, a svolgere lavoro straordinario non retribuito e ad accettare l'abbassamento della retribuzione, con un abbattimento del compenso in busta paga, pur svolgendo mansioni superiori. Un fenomeno talmente esteso da contagiare anche le imprese subappaltatrici e grandi aziende locali e non, che lavorano alla ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere".
La Filca-Cisl evidenzia, inoltre, il rischio che "gli Enti bilaterali del settore vengano destrutturati, mentre è già stato depotenziato il ruolo di controllo del DURC che, rinnovato nella versione 'on line', ha tolto alle Casse edili, gli enti di assistenza e di previdenza del settore, tutti gli strumenti di monitoraggio della legalità e della regolarità delle imprese, mettendo a rischio le prestazioni a favore dei lavoratori". Controlli che, per il sindacato, "vanno necessariamente potenziati, rivedendo alcune regole, inerenti la regolarità dei pagamenti ai lavoratori, ai subappaltatori e le vertenze aziendali in atto".
"Nonostante i numerosi appelli rivolti al presidente, dell'Ance, Barattelli", conclude Di Natale, "l'Associazione costruttori non ha dato segnali, né ha convocato i sindacati, portavoci di migliaia di operai edili, per rinnovare l'accordo sulla premialità e affrontare anche altre questioni rimaste in sospeso".
La replica di Ettore Barattelli: "Nessun ritardo e nessuna chiusura dell'Ance"
"Non c’è nessun ritardo e nessuna chiusura dell’ANCE sull’aggiornamento dell’elemento variabile per la retribuzione e stupisce davvero l’uscita del sindacalista della CISL Di Natale che forse non conosce bene le regole, pur partecipando da tempo ai tavoli".
E’ la risposta del Presidente di ANCE L’Aquila Ettore Barattelli alle recenti dichiarazioni di Pietro Di Natale della FILCA CISL. Il Presidente dei costruttori spiega che la norma stabilisce testualmente che l’elemento variabile per la retribuzione va calcolato ed erogato entro la fine dell’anno e può eventualmente essere anticipato per quote mensili. "ANCE L’Aquila ha chiamato per due volte i sindacati al tavolo con questo scopo e Di Natale era presente: era il 3 maggio ed il 25 luglio ed entrambe le volte abbiamo proposto un premio di produttività al 3%, in aumento rispetto all’anno precedente ed in linea con la norma nazionale e con i parametri oggettivi che ci vengono forniti dalla Cassa Edile sul rendimento del lavoro del comparto. Nel contempo - continua Barattelli – abbiamo chiesto al sindacato che venisse sottoscritto un accordo che prevedesse il rispetto delle altre norme stabilite a livello nazionale”.
Non è difficile per ANCE L’Aquila smentire il "polemico" sindacalista su un altro punto: anche nelle province di Chieti Pescara e Teramo questo aumento non viene erogato perché non esistono i presupposti che si rifanno al contratto nazionale. "Non capiamo quali siano le sue fonti che dicono esattamente il contrario", puntualizza Barattelli, che corregge Di Natale anche sui controlli: "L’ispettorato del lavoro ed altri organi deputati sono molto attivi ed effettuano centinaia di controlli l’anno. Inoltre gli imprenditori versano alla cassa edile contributi per quasi un milione di euro l’anno per permettere al nostro ente bilaterale Scuola Edile e CPT di aggiornare sulla sicurezza le imprese associate e per dare consulenze gratuite e preventive per il rispetto delle norme, in favore della salute degli operai. Il nostro è il primo CPT in Italia per numero di visite nei cantieri ed il buon lavoro svolto è dimostrato dal fatto che la ricostruzione conta un’incidenza bassissima di incidenti sul lavoro rispetto alla densità di cantieri ed operai presenti. Inoltre i contributi versati dagli imprenditori edili servono anche a remunerare tre RLST (Responsabili del Lavoratori per la Sicurezza) che in base alle leggi vigenti effettuano visite nei cantieri ad ulteriore tutela della sicurezza degli operai. Se questo non bastasse, il sistema ha in corso di ultimazione la nuova scuola edile con un investimento di oltre 4 milioni di euro a beneficio della formazione e sicurezza delle maestranze. Troviamo strano che un sindacalista che è anche Consigliere dell’Ente Scuola e CPT travisi palesemente la realtà e non ne vediamo altro scopo che quello di acquisire una maggiore visibilità sulla stampa rispetto ai suoi colleghi. Ma questo non giova al tavolo di discussione e neanche alla causa degli operai che dice di difendere, con argomentazioni scorrette".