Potrebbe sbloccarsi l’impasse sul discusso progetto di recupero urbano di Porta Barete.
A quanto si apprende, il Comune dell’Aquila avrebbe raggiunto l’accordo con i proprietari degli appartamenti al civico 207 di via Roma che, come noto, non verrà ricostruito in situ bensì dislocato, come previsto dal piano di recupero approvato in Consiglio comunale a giugno 2016, nell’area di Villa Gioia.
Ai proprietari era stato proposto di accettare il trasferimento o, eventualmente, di esercitare il diritto di permuta ovvero la possibilità dell’acquisto equivalente; in realtà, con tre di loro l’accordo non è stato ratificato ma, stando al presidente della Commissione territorio Raffaele Daniele, l’amministrazione sarebbe pronta a procedere con gli espropri. D’altra parte, Daniele - pur all’opposizione - aveva votato a favore del piano di recupero presentato dall’allora assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano a valle di un protocollo sottoscritto da Comune dell’Aquila, Provincia e Ater, denominato "Direzionalità Villa Gioia, Progetto Unitario Santa Croce/Porta Barete”.
A dirla in breve, si prevede di ricostruire soltanto tre dei cinque edifici che insistevano nel quartiere Santa Croce, più a monte e non in situ:. al posto dei palazzi, verrebbero realizzati parcheggi e aree verdi a ridosso delle mura urbiche. Dovrebbe essere abbattuto il ponte di via Vicentini con il terrapieno che sarebbe riportato a raso. Per accedere al centro città, dunque, si percorrerebbe via dei Marsi che verrebbe allargata e adeguata. A Santa Croce, invece, si accederebbe dalla via omonima.
Il condizionale è d’obbligo considerato il percorso accidentato del piano di recupero, tra ricorsi al Tar, proteste, vincoli apposti dalla Soprintendenza, polemiche, a partire dal volume ‘L’Aquila nuova negli itinerari del Nunzio’, firmato nel 2012 da monsignor Antonini che aveva lanciato la proposta di recupero di Porta Barete. Che poi, si tratta dell'antemurale dell'antica porta, come noto. Tuttavia, l'idea progettuale ha interessato associazioni e semplici cittadini, finanche il Fai, e infine l'amministrazione comunale di centrosinistra, convinta dalle migliaia di firme raccolte a sostegno del progetto di riscoperta del tratto di cinta muraria.
Ora, la Giunta di centrodestra pare voglia andare fino in fondo.
Non solo. Raffaele Daniele ha intenzione di portare a discussione della Commissione territorio il progetto, ancor più ambizioso, di ricucitura delle mura di via Vicentini col viale della Stazione, con la ricostruzione del tratto distrutto nel 1884, all’epoca della realizzazione di via XX Settembre.
Staremo a vedere. Di certo, si dovesse procedere con gli espropri potrebbero esserci ulteriori ricorsi e le polemiche, c’è da scommetterci, non mancherebbero.