Altro che 'non notizia', come l'ha definita il sindaco Pierluigi Biondi [qui]. La vicenda della 'visita' ad alcuni bar, pub e ristoranti dei vigili urbani che avrebbero informato i proprietari del presunto divieto di somministrazione ai tavoli all'aperto di cibi e bevande [qui] sta scatenando un mezzo 'putiferio' in seno al Comune dell'Aquila.
Poco fa, la segreteria territoriale del Sulp - il sindacato unitario lavoratori Polizia locale - ha diffuso una nota scagliandosi contro l'assessore alle attività produttive Alessandro Piccinini e chiedendo le pubbliche scuse, oltre che la censura, avverso l'assessore, del primo cittadino. "Espressioni come: 'Chi del personale della Polizia Municipale si è sentito in dovere, senza neanche interpellare l'amministrazione, di fornire una interpretazione autentica (manco fossero giudici della Corte Costituzionale) della richiamata ordinanza?' e 'L'ordinanza che viene impropriamente utilizzata da costoro' oltre che 'A me pare più il tentativo posto in essere da parte di qualcuno che ha tutta l'intenzione di mettere i bastoni tra le ruote a questa amministrazione' - sottolinea il sindacato - sono esternazioni potenzialmente lesive e degradanti del Corpo di Polizia Municipale". E ancora: "Non si può non stigmatizzare la 'pubblica accusa' dell’esponente politico che avrebbe dovuto, se in ragione, esternare le proprie doglianze in una riunione di Giunta con il Dirigente del Settore e l’Assessore alla Polizia Municipale, al fine di verificare meglio i tanti decantati fatti originari di tanto livore dialettico".
Dunque, il Sulp ha inteso ricordare che "la Polizia Municipale è un organo tecnico non politico dell’apparato comunale che ha la propria specificità indipendentemente dall’orientamento politico e che opera indipendentemente dall’autorizzazione dell’Amministrazione di turno".
Un vero e proprio affondo. E non finisce qui. Il Sulp ha ribadito che - come dichiarato dal sindaco Biondi - "non ci sono state diffide da parte del Corpo di Polizia Municipale nei confronti di coloro che somministrano alimenti e bevante al di fuori delle proprie attività commerciali. Stupisce il fatto che l’Assessore Piccinini abbia esternato tali dichiarazioni a mezzo social con espressioni non eleganti oltre che potenzialmente sminuenti il ruolo e la professionalitò del Corpo".
E qui sta il nodo.
Il Sulp, e così il sindaco, hanno negato ci siano state "diffide": tuttavia, diversi commercianti del centro storico - in queste ore, anche sui social - confermano che, in effetti, i vigili urbani abbiano informato alcuni titolari di esercizi del centro storico del rischio venga loro comminata una multa, dovessero somministrare ai tavoli all'aperto cibi e bevande. Non solo. L'assessore Piccinini ha chiarito a newstown di essere stato informato della vicenda da una funzionaria del suo settore e ha parlato, appunto, di "interpretazione autentica" della discussa ordinanza sui così detti 'suk' della frutta.
Chi chiediamo: chi e perché si è presentato dai commercianti del centro storico? Chi ha autorizzato alcuni vigili a procedere in questo modo? E che significa "interpretazione autentica"? Tra l'altro, stanno arrivando altre segnalazioni ancora da verificare: alcuni commercianti che hanno fatto richiesta d'esporre tavoli all'aperto avrebbero ottenuto l'autorizzazione, con l'avviso, però, del rischio di sanzione in caso di somministrazione di cibo e bevande.
A quanto si è potuto capire, il problema è il richiamo - nella contestata ordinanza - di una legge nazionale, la numero 283 del 1962 che, in sostanza, afferma che “la messa in commercio della frutta (e non solo) all’aperto, esposta agli agenti atmosferici e agli inquinanti, quali gas di scarico degli autoveicoli, costituisce una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari e del precetto di trattare in modo adeguato i cibi destinati alla tavola del consumatore”. Qui sta l'incaglio.
La norma che, ovviamente, non hai mai trovato applicazione, trattando tra l'altro, e Piccinini lo ha ben chiarito, della "costante e prolungata esposizione di generi alimentari in zone di traffico intenso", essendo stata richiamata nell'ordinanza, tuttavia, ha messo in imbarazzo il corpo dei vigili urbani, tenuto ad applicare le norme senza distinzioni di sorta: a farla breve, se un qualche commerciante multato per aver esposto la frutta all'aperto volesse impugnare l'atto, denunciando la mancata applicazione della norma a tutte le fattispecie previste, creerebbe un problema di non poco conto.
Di qui, la tensione che si respira in queste ore: Piccinini ha lamentato un atteggiamento improprio della Polizia municipale che starebbe male interpretando l'ordinanza, chiamando in causa - di riflesso - il settore e l'assessore di riferimento, Carla Mannetti; d'altra parte, il Corpo ha negato di aver proceduto a "diffide", ma non le interlocuzioni dei vigili con alcuni commercianti che confermano gli "avvisi" ricevuti in questi giorni. E c'è la vicenda delle autorizzazioni, ancora da chiarire. Intanto, il primo cittadino ha "smentito" categoricamente l'assessore alle attività produttive con cui, nei giorni scorsi, aveva avuto un pesante diverbio ed ora è chiamato dal Sulp a "censurarlo".
Sarebbe il caso di chiarire, e velocemente, la faccenda, piuttosto che negare esista, per la tranquillità dei commercianti, in particolare.