C'era un dossier redatto da Abruzzo Engineering che, ben prima dell'aprile 2009, indicava 137 edifici pubblici a rischio crollo in caso di terremoto.
Uno studio che era costato 5 milioni di euro e che, tuttavia, rimase chiuso in un cassetto di Regione Abruzzo; gli Enti che avrebbero potuto e dovuto studiarlo per avviare la messa in sicurezza degli stabili indacati, semplicemente lo ignorarono. Tra gli altri, erano indicati la Casa dello Studente e il Convitto Nazionale.
Ebbene, l'avvocata aquilana Simona Giannangeli ha presentato una denuncia in Procura sulle presunte omissioni da parte delle Istituzioni: in sostanza, l'esposto chiedeva di individuare se, e da chi, fossero stati violati precisi obblighi di legge che avrebbero obbligato gli Enti a determinarsi a valle del dossier redatto da tecnici esperti su impulso della Presidenza del Consiglio dei ministri.
La denuncia, però, è stata archiviata.
Non solo.
Sebbene Giannangeli avesse chiesto per iscritto di essere avvisata in caso di richiesta d'archiviazione, ciò non è avvenuto e, così, sono scaduti pure i termini per fare opposizione.