Giovedì, 26 Luglio 2018 18:09

Anatra zoppa: intervista agli avvocati delle parti, Verini e Daniele

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C'è chi aveva osservato, all'indomani dell'ordinanza con cui il Tar dell'Aquila, a fine maggio, aveva rinviato la sentenza sull'anatra zoppa, disponendo un riaccertamento dei verbali del seggio 41, che l'esito del verdetto sarebbe stato negativo per gli autori del ricorso elettorale.

Abbiamo chiesto a uno degli avvocati dei ricorrenti, Claudio Verini, quali sono state le ragioni tecniche della non ammissibilità del ricorso stabilita dal Tar.

Avvocato Verini, cosa dice questa sentenza?

Il Tar ha affermato che in presenza di un errore materiale, verificatosi in effetti con riferimento alla sezione elettorale n. 41, il giudice ha il potere di operarne la correzione d’ufficio, pur in assenza di una domanda di parte formulata nei termini decadenziali operanti in materia, ai fini della verifica dell’interesse a ricorrere. Pur nel rispetto che si deve alle pronunce dell’autorità giudiziaria, si tratta di un principio che ritengo di non poter condividere, il quale mi sembra in contrasto con numerose pronunce di segno contrario che si rinvengono in giurisprudenza.

Farete ricorso al Consiglio di Stato?

Non posso allo stato affermare se vi sarà o meno impugnazione della sentenza; si tratta di una decisione che verrà assunta all’esito di un necessario approfondimento che verrà operato nei prossimi giorni tra l’intero collegio difensivo e i ricorrenti tutti.

Daniele, l'avvocato del centrodestra: "Sempre convinto della strategia difensiva"

Il principale artefice della vittoria del centrodestra è l'avvocato Raffaele Daniele, che è anche consigliere comunale dell'Udc nonché presidente della commissione Territorio.

Come va letta questa sentenza, avvocato?

Delle due l'una: o il collegio doveva giudicare sul seggio 41 e dunque dichiarare il ricorso inammissibile per difetto di legittimazione, in quanto detto seggio rappresentava una questione preliminare; oppure, non prendendo in cosiderazione il seggio 41 e quindi optando per un'interpretazione restrittiva, avrebbe dovuto dichiarare inammissibile il ricorso perché esplorativo. Il Tar ha scartato quest'ultima ipotesi e ha allargato l'accertamento della verità processuale anche al seggio 41. Ciò ha reso il ricorso inammissibile in quanto i voti da recuperare erano non più 41 ma 231 e quindi anche nelle più rosee aspettative dei ricorrenti la domanda non poteva essere accolta.

Lei era stato criticato, a suo tempo, per non aver presentato ricorso incidentale. Molti, fino a ieri, davano l'anatra zoppa sicura. Si aspettava di vincere?

Ero assolutamente convinto della mia strtegia difensiva, forte di quelle che sono le regole processuali. Non mi aspettavo e non mi aspetto che i cittadini o altri siano altrettanto ferrati sulla procedura amministrtiva pertanto era del tutto legittimo ricevere delle critiche ma non ho mai creduto che il ricorso incidentale fosse la strategia migliore. I fatti ci hanno dato ragione.

Ultima modifica il Giovedì, 26 Luglio 2018 21:51

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