Martedì, 18 Settembre 2018 12:25

Palazzo Centi, ci siamo: Consiglio di Stato rigetta il ricorso avverso l'aggiudicazione alla General Costruzioni di Isernia, ora la firma del contratto

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Il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha informato che il Consiglio di Stato (quinta sezione) ha pubblicato la sentenza n. 05337/2018 del 12 settembre con la quale rigetta il ricorso presentato dalla Cingoli Nicola & Figlio srl di Teramo avverso la determinazione dirigenziale di aggiudicazione alla General Costruzioni srl di Isernia dell'appalto relativo ai lavori di consolidamento e risanamento conservativo di Palazzo Centi, danneggiato dal sisma del 2009.

La gara era stata avviata nel 2015 ed aveva visto la partecipazione di 30 aziende.

Dopo alcune verifiche amministrative, il 29 giugno 2017 la dirigente del servizio Patrimonio immobiliare della Regione Abruzzo Eliana Marcantonio ha aggiudicato l’appalto alla General Costruzioni srl di Isernia per un importo di 6.626.557,17 euro con un ribasso del 35,017%. Nel settembre 2017, a causa del ricorso della Cingoli Nicola & Figlio srl (seconda classificata) il Tribunale amministrativo abruzzese aveva disposto la sospensiva dell’affidamento all’azienda vincitrice dell’appalto, per poi rigettare il ricorso stesso il 16 marzo scorso.

Il 3 settembre erano state archiviate dal gip del tribunale di L’Aquila Mario Cervellino le posizioni di tecnici e amministratori della Regione Abruzzo (l’ex presidente Luciano D’Alfonso, il suo segretario particolare Claudio Ruffini e i dipendenti Giancarlo Misantoni, Carlo Giovani, Roberto Guetti e Silverio Salvi), accusati di presunti favoritismi in merito all’aggiudicazione dell’appalto ed invero riconoscendo la linearità procedurale e comportamentale nel perseguimento del pubblico interesse. “Si conferma la bontà dell’operato dell’amministrazione regionale – il commento del segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio – sia per l’inesistenza di profili penali ed ancor più per la correttezza del profilo amministrativo. Ora non rimane che dar seguito con assoluta urgenza alla firma del contratto, poi la ditta avrà 60 giorni di tempo per confezionare il progetto esecutivo e subito dopo avverrà l’avvio dei lavori per consentire così alla città di l’Aquila di recuperare una struttura di straordinario valore storico-architettonico”.

Ultima modifica il Martedì, 18 Settembre 2018 12:36

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