"La decisione del TAR Abruzzo – L’Aquila, statuita con Ordinanza n. 147/2019 attraverso la quale il Giudice Amministrativo ha accolto la richiesta proposta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere, sospendendo in via cautelare gli effetti della Delibera del Consiglio Comunale n. 21 dell’11 aprile 2019 di approvazione definitiva della variante alle Norme Tecniche di Attuazione del PRG per le frazioni, serve a tutelare il volto dei centri storici e delle frazioni, così come è stato tutelato il volto del centro storico del Capoluogo".
A dirlo sono Pierluigi Iannarelli ed Enrico Perilli del Circolo aquilano di Sinistra Italiana che, per primi, avevano denunciato la pericolosità della delibera in argomento, avviando un dibattito politico sul punto, che meritoriamente alcune Associazioni hanno ripreso richiedendo la revoca in autotutela del provvedimento.
"Un ringraziamento particolare va alla Soprintendenza che si è fatta parte diligente principiando il ricorso al TAR Abruzzo", le parole di Iannarelli e Perilli. "I fatti dimostrano ancora una volta l’inadeguatezza di questa Amministrazione, che di solito pecca di lassismo ma che quando prova a fare qualcosa, lo fa male e con superficialità. La città è purtroppo sospesa tra un’isola pedonale che non parte, una cronica mancanza di idee e un tirare a campare che serve solo al Sindaco che, al pari di altri, sta sfruttando l’amministrazione della città per poi provare a posizionarsi in spiagge politiche più comode e redditizie".