"Apprendiamo con stupore, preoccupazione e sgomento che tra le proposte emendative al DL 12/2019 “Disposizioni urgenti per l’accelerazione ed il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici” è ricompresa una proposta emendativa, la n. 9.0415, che investe le condizioni lavorative dei dipendenti a tempo determinato operanti presso gli Uffici speciali per la ricostruzione sisma 2009, afflitti, così come numerosi altri lavoratori, dell’annoso problema del precariato".
A dirlo sono i dipendenti a tempo determinato dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere che sottolineano come la proposta, "lungi dall’essere formulata nell’interesse dei lavoratori precari selezionati con concorso pubblico, non prevede l’attivazione di percorsi di stabilizzazione del personale che ha maturato una esperienza ormai decennale nel campo della ricostruzione post sisma, introducendo, al contrario, la possibilità di attivare nuove procedure concorsuali cui potrebbero accedere, con ipotesi addirittura di premialità, soggetti che in qualità di professionisti abbiano in vario modo collaborato con gli Uffici".
E’ palese che la proposta emendativa è stata avanzata non certo per agevolare il percorso di stabilizzazione del personale precario - l'affondo - "cui frappone piuttosto ulteriori ostacoli, ma evidentemente al fine di creare corsie preferenziali di accesso alla dipendenza pubblica a soggetti che negli anni abbiamo intrattenuto rapporti di natura professionale con gli Uffici".
Per questo, il personale precario dell’USRC - selezionato con concorso pubblico - si dissocia formalmente dalla proposta richiamata, auspicandone "il tempestivo ritiro".