"Grazie alla pressione esercitata dall’Amministrazione comunale e alla disponibilità del Consorzio 'Filomusi Guelfi', che hanno permesso di mantenere aperto il dialogo volto alla risoluzione condivisa della questione, si è finalmente giunti ad un accordo transattivo tra le parti che consentirà prestissimo la definizione del contenzioso che si era venuto a creare e che ha messo a dura prova la resilienza dei residenti e degli esercenti del corso stretto".
A riferirlo è l’Assessore all’Ambiente e Protezione Civile Fabrizio Taranta.
“Siamo riusciti a cogliere, finalmente, un importante risultato sia per i proprietari che per la città stessa, stabilendo di fatto un piano d’azione che mette d’accordo tutti e che prestissimo risolverà le problematiche che si sono venute a creare lungo il tratto di corso Vittorio Emanuele, tra il civico 127 e 135, e via Cavalieri di Malta".
Il palazzo Filomusi-Guelfi giaceva in uno stato di pericolo per la pubblica incolumità a causa delle lesioni riportate, tanto da indurre il Comune ad ordinare al Consorzio, da un lato, di procedere alla redazione ed esecuzione del progetto di messa in sicurezza e, dall'altro, di procedere alla realizzazione di un’opera provvisionale per ridurre i rischi e permettere, comunque, il passaggio pedonale.
In effetti, il Consorzio - per il tramite del proprio tecnico - nell’aprile 2019 aveva trasmesso al Comune dell’Aquila il progetto per la messa in sicurezza riferendo, tuttavia, l’impossibilità di darvi esecuzione per carenza di risorse economiche. Stante l’inadempienza, il Comune aveva dato dunque incarico ad altro tecnico per la redazione di un nuovo progetto di messa in sicurezza della facciata del palazzo.
Successivamente l’Amministrazione aveva approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza, redatto dal tecnico incaricato, con la previsione di un quadro economico pari ad € 280.000,00, che avrebbe consentito anche il ripristino della normale viabilità del tratto di Corso interessato.
"Dopo un fallito ricorso al Tar, avverso l’ordinanza sindacale che chiedeva l’immediata messa in sicurezza dell’immobile; dopo svariate interlocuzioni tra Comune e Consorzio e diverse ‘sollecitazioni’ da parte dell’Amministrazione - ha chiarito Taranta - il Consorzio ha comunicato di aver reperito le risorse per eseguire l’intervento di messa in sicurezza dell’intero immobile in luogo dell’intervento progettato dal tecnico incaricato dal Comune, fino ad arrivare all’accordo convenuto".
Si tratta, in definitiva - ha sottolineato l'assessore - “di accogliere tale soluzione nella maniera più positiva possibile e soddisfacente da entrambe le parti, sia perché dà modo di anticipare la data di inizio e fine lavori, che non si fermeranno alla sola messa in sicurezza, ma che andranno di pari passo con la ricostruzione dell’immobile, agevolando così il rientro nelle proprie abitazioni alle famiglie interessate; sia perché in tal modo verranno annullati tutti i procedimenti legali pendenti; e sia perché l’Amministrazione non si vedrà costretta ad anticipare cifre cospicue, di cui si stava facendo carico pur di provvedere alla salvaguardia dell’incolumità dei propri cittadini”.
Di seguito i punti salienti dell’accordo transattivo che verrà stipulato tra le parti, in cui si conviene che:
- I lavori di messa in sicurezza del Palazzo Filomusi Guelfi verranno eseguiti dal Consorzio “Filomusi Guelfi”. Il progetto sarà quello depositato presso il Genio Civile della Provincia dell’Aquila l’11 febbraio 2020 e, in attesa di rilascio di autorizzazione sismica, redatto dall’ing. Valentino Perilli, già progettista e direttore dei lavori delle opere di riparazione post sisma. Gli stessi lavori saranno eseguiti da impresa scelta dal Consorzio, con risorse proprie del medesimo sia in ordine ai costi di progettazione e di direzione lavori, sia in ordine e ai costi di esecuzione;
- I lavori comprensivi dello smontaggio dell’opera provvisionale realizzata dal Comune a seguito dell’ordinanza indifferibile n. 91 in data 8 aprile 2019 nonché della perimetrazione della nuova area di cantiere, avranno inizio entro giorni 7 dalla sottoscrizione del presente accordo;
- Lo smontaggio del tunnel pedonale realizzato dal Comune e la perimetrazione della nuova area di cantiere comporterà, ove necessario, la chiusura del Corso Vittorio Emanuele II per un termine non superiore a 1,5 giorni, dovendo ricadere il primo giorno di chiusura del Corso in una domenica e la seconda mezza giornata nella mattina del lunedì successivo;
- Il perimetro della nuova area di cantiere comporterà la parziale occupazione del tratto di Corso Vittorio Emanuele II, prospiciente il Palazzo Filomusi Guelfi, rimanendo libero un passaggio pedonale largo, nel punto più stretto, non inferiore a metri 1,25, da calcolarsi dalle soglie dei palazzi posti sul lato opposto della via, fino al limite dell’area di cantiere stessa;
- I lavori di messa in sicurezza della facciata, comportanti la parziale occupazione della pubblica via, come descritta nel punto che precede, dovranno avere una durata massima di 60 giorni naturali e consecutivi, da calcolarsi dal giorno successivo alla perimetrazione dell’area di cantiere. Resta inteso che eseguiti i lavori di messa in sicurezza, verrà immediatamente ridotta l’area di cantiere al suo ingombro originale, con restituzione della integrale viabilità del Corso Vittorio Emanuele II.
Le parti convengono, altresì:
- il Comune provvede al pagamento delle spettanze professionali dei propri tecnici;
- il Consorzio, in virtù del presente accordo transattivo, si impegna a restituire al Comune la somma massima di € 39.519,65 per le sopra indicate prestazioni professionali, rilasciando a garanzia della sua obbligazione polizza triennale, da rinnovarsi sino al completo adempimento;
- il Comune si impegna a provvedere al pagamento delle prestazioni professionali effettivamente eseguite fino alla data della sottoscrizione dell’accordo, calcolato secondo le tariffe professionali e la normativa vigente.
Con la sottoscrizione dell'accordo, il Comune rinuncia alla procedura di sostituzione di cui all’ordinanza n. 91/2019. Le parti prestano, infine, sin d’ora, il proprio consenso a rinunciare ai giudizi pendenti dinanzi al TAR Abruzzo, con integrale compensazione delle spese di lite.