Il settore Ricostruzione privata centro e frazioni del Comune dell'Aquila invierà in questi giorni venti diffide ai consorzi degli aggregati, affinché inoltrino entro quindici giorni il progetto parte seconda.
Lo rendono noto il sindaco Pierluigi Biondi e l'assessore alla Ricostruzione privata, Vittorio Fabrizi.
"Si tratta di quei consorzi cosiddetti 'silenti', cioè che ormai da molto tempo non producono il progetto parte seconda, fondamentale per avere il via libera all'impiego del contributo per iniziare i lavori di ricostruzione – hanno spiegato Biondi e Fabrizi – la diffida avrà valore a tutti gli effetti in quanto, anche in questo momento così delicato in cui l'emergenza coronavirus sta inevitabilmente e necessariamente rallentando o fermando le attività, tale documentazione va presentata per via telematica".
Questa operazione viene effettuata anche per dare un nuovo impulso alla ricostruzione privata, e di riflesso all'economia del territorio "che attraversa una difficile congiuntura per una serie di ragioni, non ultima l'emergenza sanitaria – hanno aggiunto Biondi – in questo periodo i dipendenti del settore, potendo operare anche usufruendo del lavoro agile, saranno nelle condizioni di poter smaltire questo tipo di pratiche più celermente, in modo tale da poter aprire nuovi cantieri una volta terminata l'emergenza coronavirus".
Romano: "No a misure muscolari, è il tempo della semina silenziosa"
"In questo momento non bisogna assolutamente confondere l'emergenza sanitaria attuale con una riflessione giusta che riguarda la ripresa economica della città. L'emergenza sanitaria ha imposto la chiusura dei cantieri, la ripresa economica tramite la ricostruzione deve e può ritornare al centro dell'agenda cittadina, ma oggi è il tempo della semina silenziosa e certosina, non delle diffide muscolari".
A scriverlo, in un nota, è il capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale Paolo Romano.
"Il sindaco vuole dare impulso all'economia della città attraverso la ricostruzione privata e lo fa diffidando 20 consorzi affinché inoltrino entro 15 giorni il progetto parte II: se da un lato il provvedimento in questione ci sembra ben poca cosa, dall'altro non si può che rilevare che la diffida arriverebbe ai presidenti di consorzio e agli studi tecnici in un momento drammatico e di grande smarrimento per la popolazione tutta".
"L'impulso alla ricostruzione privata si otterrebbe invece attraverso una reale accelerazione del rilascio dei titoli edilizi. La nostra proposta è quella di riunificare fin da subito i settori edilizia e ricostruzione privata mettendo in capo ad un solo assessore e ad un solo dirigente il processo. Ma ci sarebbe di più da fare. Bisogna sbloccare quei progetti strategici di natura pubblica che possono far girare l'economia e cambiare il volto della città. Per questo sarebbe opportuno oggi, senza perdere altro tempo, ricomprendere nella lista di opere nazionali che sta predisponendo il Ministro De Micheli, per uno shock in grado di far ripartire l'economia, opere che beneficeranno di deroghe alle
norme, alcuni progetti che L'Aquila aspetta: pensiamo alla costruzione della sede unica comunale, alla realizzazione dei progetti strategici di Viale della Croce Rossa, di Porta Leoni e Porta Barete, al ponte Belvedere".
"Sulle scuole, altro grande obiettivo di questa collettività, abbiamo già uno strumento che dobbiamo usare, vale a dire le procedure negoziate tramite Provveditorato e Anac. Ragion per cui torniamo a richiedere che venga ritirata la delibera concernente l'accordo con Invitalia. La sensatezza e la razionalità sono le uniche misure che la popolazione richiede in questo momento".