Giovedì, 10 Aprile 2014 11:52

Sottoservizi, altro scontro tra Ufficio Speciale e Comune dell'Aquila

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"Si rileva che non è stato elaborato uno studio di prefattibilità ambientale e che le indagini preliminari non appaiono approfondite in maniera sufficiente a definire un quadro conoscitivo esaustivo del contesto in cui è inserita l’opera. Si evidenzia, inoltre che la relazione geologica, nel definire la sismicità dell’Aquila, non è adeguata al decreto ministeriale del 2008 e che la stazione appaltante non ha ottemperato alla verifica preventiva dell’interesse archeologico".

Parole di Paolo Aielli. Il titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione, a qualche ora dal duro botta e risposta con l'amministrazione attiva sui fondi per la ricostruzione delle scuole, esprime osservazioni durissime alla Gran Sasso Acqua e al Comune dell'Aquila in merito al sontuoso progetto di realizzazione dei sottoservizi in centro storico. Lavori per 38milioni di euro - almeno per il primo lotto di intervento - che lieviteranno a fine progetto ad oltre 80milioni.

Aielli non è affatto convinto del progetto preliminare studiato dalla Gran Sasso Acqua. Ed è convinto ancor meno del progetto definitivo, redatto dall'Ati aggiudicataria dei lavori formata dalla Acmar di Ravenna e dalle aquilane Edilfrair e Taddei. Il titolare dell'Usra esprime infatti "perplessità in merito al rapporto tra le dimensioni delle sezioni trasversali previste per le gallerie e per la polifera e le larghezzedelle strade interessate dai lavori (l’asse centrale)". E si scaglia poi contro le mancate indagini "finalizzate all’analisi del rischio indotto dalla realizzazione dei cunicoli sugli edifici prospicienti lo scavo, in modo da assicurarne stabilità e integrità, e sull’assenza di espliciti chiarimenti in merito alla responsabilità e all’indennizzo di eventuali, o maggiori, danni che potrebbero determinarsi negli edifici già riparati o in attesa di intervento".

Non solo. Aielli si augura che le analisi eseguite "vengano integrate così da fornire un quadro conoscitivo esaustivo del sottosuolo del lotto oggetto dell’appalto", e pone l’attenzione "sulla mancata richiesta di parere alla Soprintendenza. Cosa che obbliga la Gran Sasso Acqua ad astenersi dall’avvio dei lavori e ad eseguire un’analisi approfondita della fattibilità dell’intervento".

Un bel guaio, non c'è che dire. Anche perché - dopo aver superato l'ultimo ostacolo che impediva l'avvio dei lavori, il ricorso presentato al Tar dall'azienda rimasta esclusa dall'aggiudicazione della gara europea su progetto preliminare, la Alma Cis dell'imprenditore pescarese Enrico Marramiero - nel febbraio scorso la Gran Sasso Acqua aveva annunciato l'immediato avvio dei lavori sul primo lotto, dalla Fontana Luminosa alla Villa Comunale con l'area di San Bernardino e Santa Maria di Farfa. Lavori - come detto - per 38milioni di euro.

"Sarà la più grande opera pubblica del dopo terremoto e, con ogni probabilità, una delle più imponenti mai realizzate in città", aveva esultato il presidente Americo Di Benedetto. "Il rifacimento dei sottoservizi nel centro storico - acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche - era ed è uno dei tasselli più delicati del grande mosaico della ricostruzione". Seduto accanto a lui, Paolo Aielli. Che oggi solleva ombre pesanti sul progetto. "Non voglio fare polemiche, ma la nota di Aielli contiene cose che non rispondono al vero e che non rietrano neppure tra le sue competenze", la risposta contrariata di Di Benedetto, affidata alle pagine de 'Il Centro'. "Il cantiere aprirà come previsto e credo che Aielli - alla luce di ciò che la Soprintendenza e il Comune diranno nell'incontro fissato per martedì - dovrà rivedere e correggere la sua posizione, tanto più che anche il Consiglio di Stato ha dato il via libera all'intervento. La Soprintendenza - sottolinea Di Benedetto - ha scritto cose diverse da quelle riportate da Aielli nella lettera. E posso aggiungere che la relazione geologica è adeguata al decreto ministeriale del 2008, che il problema della pavimentazione e della illuminazione pubblica delle strade non è stato affatto dimenticato e che la questione del risarcimento di eventuali danni provocati dai lavori è stato affrontanto con il ricorso a polizze più che consistenti".

Staremo a vedere. Come accennato dal presidente della Gran Sasso Acqua, martedì è previsto un incontro a cui parteciperà Aldo Mancurti. Un vertice fortemente voluto dal sindaco Massimo Cialente che pur minimizzando sugli scontri delle ultime ore con l'Ufficio speciale - "è una fase normale di adeguamento" - non ha mancato di sottolineare "i problemi normativi, burocratici e di comunicazione, che stanno creando imbarazzanti ritardi sui tempi della ricostruzione pubblica". Cialente ha definito "inopportune" le osservazioni di Aielli sul progetto dei sottoservizi, ricordando che "l'ufficio speciale ha collaborato attivamente con la stazione appaltante".

Insomma, l'atmosfera tra l'amministrazione attiva e Paolo Aielli è tesissima. E i nodi sulla mancata chiarezza nella governance della ricostruzione stanno venendo, infine, al pettine.

Ultima modifica il Venerdì, 11 Aprile 2014 21:25

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