Giovedì, 25 Giugno 2020 12:16

Porta Barete: selezionati progetti finalisti concorso di idee. Convitto: 40 imprese rispondono al bando per il primo lotto dei lavori

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Ricostruzione pubblica, eppur si muove.

Passi avanti verso la progettazione dell'intervento di recupero dell'area di Porta Barete: entro la fine di luglio, infatti, si dovrebbe conoscere il nome del vincitore del concorso di idee indetto dal Comune dell’Aquila. Dei 25 progetti presentati, la Commissione delegata ne ha selezionati 5 che si contenderanno il premio di 72mila e 486 euro oltre alla possibilità – soltanto la possibilità – che il lavoro sia 'assunto' dall’Ente per la progettazione definitiva dell’intervento che, come noto, dovrebbe esplicitarsi nella valorizzazione dell’area oggetto di ritrovamenti archeologici e di una serie di interventi volti a recuperare la chiesa di Santa Croce col recupero del tradizionale rapporto tra cinta muraria e aree circostanti.

Il costo dell’intervento – che prevede, tra l’altro, l’eliminazione del terrapieno di via Roma e l’accesso pedonale alla città dalla Porta ritrovata - è fissato in 10 milioni di euro.

Passi avanti anche per la riqualificazione di Porta Leoni, col progetto di abbattimento delle case Ater a ridotto delle mura che dovrebbe aprire lo sguardo ad un Belvedere affacciato sul Gran Sasso, con percorsi pedonali lungo le mura. E’ stato nominato il nuovo responsabile del procedimento, Roberto Evangelisti, dirigente del settore ‘Ricostruzione privata’ che ha preso il posto di Chiara Santoro, distaccata agli uffici del Commissario straordinario per la ricostruzione del centro Italia.

Da San Bernardino ai quattro Cantoni, sono 40 le ditte che hanno risposto al bando del Provveditorato alle opere pubbliche per il primo lotto da 15 milioni, sui 42 totali, dei lavori di recupero del complesso edilizio di proprietà del Convitto nazionale, della Camera di Commercio e della Provincia, laddove insistevano la Biblioteca provinciale e il Liceo Classico. Il criterio di aggiudicazione sarà l'offerta economicamente più vantaggiosa. Tuttavia, i tempi non saranno brevi sperando, d’altra parte, che non ci siano, a valle, ricorsi al Tar, una delle piaghe degli appalti pubblici.

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