Lunedì, 23 Giugno 2014 00:07

Aeroporto dei Parchi, ecco il piano B: scalo di protezione civile. Ennesimo regalo alla Xpress?

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L'AQUILA - Sull'Aeroporto dei Parchi dell'Aquila la Protezione Civile mette d'accordo tutti. Il futuro dello scalo aquilano – all'interno del quale era presente fino a qualche anno fa uno degli aeroclub più importanti d'Italia – continua a far discutere la politica e l'opinione pubblica.

Scalo commerciale? Centro Commerciale? Voli sì o voli no? Aeroporto di protezione civile? Sono queste le domande che si susseguono ogni qual volta la struttura di Preturo torna al centro del dibattito pubblico. Fin dalla sua nascita, la vicenda ha assunto una narrazione dai toni grotteschi: l'assunzione di decine di lavoratori, cui è seguito il licenziamento di buona parte degli stessi; il diniego al contributo regionale per “Lavorare in Abruzzo 3”; l'annuncio da parte della società di gestione Xpress del partner SkyBridge, seguito dal ritiro della licenza allo stesso; il volo inaugurale – a uso e consumo di politici e giornalisti – da Roma a L'Aquila; la partnership nata già problematica con TwinJet, che ha prima lanciato i voli per Milano e, dopo qualche settimana, li ha sospesi per mancanza di passeggeri.

E poi l'annuncio, da parte del numero uno di Xpress Giuseppe Musarella, di nuovi voli estivi settimanali, direzione Olbia. A tal proposito, martedì ci sarà il primo atterraggio di prova di un Fokker F50 da 50 posti, della compagnia Denim Air. La terza che ci prova in poco più di un anno.

aeroporto cialenteIn tutto questo, gli attori principali della politica locale sembrano essere per una volta d'accordo: l'Aeroporto dei Parchi deve diventare uno scalo di protezione civile. Già il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, durante il pomposo evento di presentazione dei voli per Milano, disse la sua sull'argomento: "Presto investiremo ancora sullo scalo perché diventi un punto di riferimento di Protezione civile per il centro Italia". Gli ha fatto eco proprio qualche giorno fa il consigliere comunale di opposizione Giorgio De Matteis, all'indomani dell'annuncio della sospensione dei voli da e per Milano: "Cialente – ha dichiarato l'esponente di L'Aquila Città Aperta – ora parla dell'uso dell'aeroporto a prevalente utilizzo per la Protezione civile. E' evidente che questa era sin dall'inizio la soluzione migliore, come il sottoscritto aveva sostenuto sin dal 2000. Soluzione, in seguito, avvalorata dagli interventi compiuti per il G8 tenutosi all'Aquila. L'aeroporto dell'Aquila e' l'aeroporto della Protezione civile per la collocazione logistica, per i collegamenti e per le ipotesi di sviluppi futuri".  "Mi auguro – ha concluso De Matteis – che il Sindaco si attivi per lavorare di concerto con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per realizzare l'unico progetto che può dare sensatamente uno sviluppo e un potenziamento all'area dell'aeroporto dell'Aquila".

In effetti, come ha sottolineato anche De Matteis, in occasione del G8 aquilano del luglio 2009 (ben prima dell'insediamento di Xpress), sono già stati realizzati alcuni interventi nell'aeroporto, finanziati per 2 milioni di euro dal governo Berlusconi e per 500mila euro dalla Regione Abruzzo: lavori di adeguamento e completamento della pista, urbanizzazione e viabilità dell'area. Come è noto, la decisione di trasferire il G8 dalla Maddalena all'Aquila fu presa dalla governance di allora che, nel periodo dell'emergenza post-sisma, era composta essenzialmente dal Premier Silvio Berlusconi, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e dall'allora capo del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale Guido Bertolaso.

letta bertolaso berlusconiMa cosa sono gli aeroporti di Protezione civile? Sono scali (civili o militari) che vengono utilizzati dalle strutture di Protezione civile per corsi, esercitazioni, attività di soccorso, emergenze belliche e catastrofi naturali, campi scuola, soccorso alpino, voli di aeronautica o di protezione civile, come quelli dei Canadair utilizzati per spegnere i grandi incendi. Nel centro Italia, ad esempio, un aeroporto con funzioni del genere si trova nei pressi di Foligno (Perugia).

In coerenza con l'utilizzo di protezione civile, già nel settembre 2013 si è svolta a Preturo l'esercitazione Grifone, organizzata dall'Aeronautica Militare. Continuando a percorrere l'intreccio di destini tra Protezione civile e aeroporto di Preturo, un elemento è emerso da una commissione del Comune dell'Aquila, non più tardi di una settimana fa: due delibere di giunta modificano la destinazione d'uso di 800 mq di terreno in prossimità dello scalo, allo scopo di realizzare un'area attrezzata di Protezione civile, per un (eventuale) esborso, da parte del Comune dell'Aquila, di circa 400mila euro. In una delle due delibere, è scritto che "la vicinanza all'aeroporto può essere l'opportunità per affidare la gestione ad uno dei soggetti operanti nell'area". Come dire, il Comune realizza l'area e poi la fa gestire alla Xpress. Le delibere non giungeranno, almeno per ora, in consiglio comunale, perché bloccate dalla commissione Territorio.

Ad ogni modo, da quando la Xpress si è insediata a Preturo – gestirà lo scalo per i prossimi venti anni – il Comune ha già contribuito con 600mila euro per l'avvio dei primi tre anni di gestione; 46mila euro per i lavori di ampliamento ed efficientamento del sedime aeroportuale e 10mila euro per i costi del volo inaugurale. Gli eventuali 400mila euro per la realizzazione dell'area di Protezione civile (che sarebbe un'area camper in "tempo di pace") non rafforzerebbero di certo la tesi – sostenuta da sempre da Cialente e Musarella – secondo la quale l'Aeroporto dei Parchi sarebbe una struttura di gestione privata realizzata con investimenti privati.

Un bell'affare per la società dell'imprenditore calabrese, che circa un anno fa prese in gestione lo scalo, pronta a investire su un business che, in qualche modo, le sta finora dando paradossalmente ragione. A prescindere dal flop sui voli, infatti, ad oggi la Xpress si ritrova a gestire un aeroporto adeguato in parte da soldi pubblici, con l'intenzione di realizzare il centro commerciale Zafferano Rosso e la possibile prospettiva di un futuro scalo strategico di Protezione Civile, che - riguardando un servizio pubblico e di interesse pubblico - sarebbe probabilmente realizzato attraverso finanziamenti europei, regionali o direttamente del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.

Scopriremo nei prossimi mesi se il futuro dell'Aeroporto dei Parchi dell'Aquila sarà la protezione civile. Uno scenario che ogni giorno sembra sempre più possibile, alla luce delle innegabili difficoltà di gestione dello scalo passeggeri.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Giugno 2014 09:38

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