"Il problema è stato risolto. Io, però, non parlo con la stampa: la saluto".
Con queste parole il segretario generale del Comune dell'Aquila, Lucio Luzzetti, ci ha liquidato stamane al telefono.
L'avevamo contattato nella veste di direttore dell'ex Onpi per chiedere delucidazioni rispetto ad alcune segnalazioni giunte in redazione rispetto ad alcuni caso di legionella riscontrati presso la casa albergo.
NewsTown ha potuto visionare una nota protocollata del 10 agosto scorso - tenete a mente la data, 10 agosto - inviata dal Servizio di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica della Asl 1 al Direttore del Distretto Sanitario area L'Aquila e prontamente inoltrata alla responsabile della Residenza Assistenziale Sanitaria di Montereale ospitata presso la struttura di competenza comunale, al responsabile della Residenza Sanitaria Hospice 'Casa Margherita' e, appunto, ai vertici della Istituzione Centro servizi anziani.
Nella nota s'intimava di "evitare tassativamente l'uso dell'acqua calda sanitaria fino ad avvenuta negativizzazione delle analisi di controllo, previ appositi interventi di bonifica e revisione dell'impianto a cura degli organi competenti".
A domanda, Luzzetti - come detto - ha risposto che "il problema è stato risolto".
Poco dopo la pubblicazione dell'articolo, alcuni familiari degli anziani ospiti dell'ex Onpi ci hanno contattato raccontando di non essere stati informati di ciò che stava avvenendo: il mancato utilizzo dell'acqua calda era stato giustificato con problemi idraulici. A quanto si è appreso, gli operatori sono tornati ad utilizzare l'acqua calda soltanto negli ultimi giorni; i pasti e le colazioni, invece, vengono ancora servizi in recipienti usa e getta. Sta di fatto che gli ospiti della struttura sono stati lavati con salviette umidificate o acqua fredda per parecchi giorni.
I familiari sono inferociti: minacciano di depositare un esposto in Procura. "Se avessimo saputo che c'era un caso di legionella - ci ha detto uno di loro - avremmo valutato se riportare a casa i nostri anziani".
Comunicazioni dall'ex Onpi, però, non sono arrivate. Almeno fino a qualche minuto fa: in redazione è arrivato un comunicato stampa in cui l'Istituzione Centro Servizi Anziani "rende noto che nei giorni scorsi, a seguito delle consuete attività di monitoraggio previste dal Documento di valutazione del rischio, sono stati riscontrati alcuni casi di positività alla legionella nei campioni prelevati presso la casa albergo Ex-Onpi. È stato conferito un tempestivo incarico ad una ditta specializzata per la bonifica e sanificazione degli impianti e, a seguito delle risultanze di ulteriori esami, in tutte le stanze occupate dai quaranta ospiti della struttura è stata rilevata la negatività al batterio e nessuno di questi ha manifestato sintomi riconducibili a disturbi provocati dal microrganismo".
I test hanno, altresì, evidenziato una permanente condizione di positività riferita a locali inutilizzati e chiusi al pubblico "dove, in ogni caso, si procederà nuovamente con le operazioni di pulizia e igienizzazione delle tubature, cui seguirà una sostituzione degli elementi di rubinetteria. Nella variazione di bilancio del Csa approvata recentemente dalla giunta comunale dell’Aquila è stata prevista una somma, pari a trentamila euro, destinata all’adozione e all’attuazione di specifiche misure volte a rafforzare la sicurezza dell’impiantistica a servizio di utenti e operatori".
Una nota surreale.
Si parla di casi riscontrati nei giorni scorsi ma, come spiegato, in realtà la comunicazione della Asl è arrivata il 10 agosto, giusto un mese fa: come mai non sono stati avvertiti i familiari degli anziani? Come mai si è data informazione di ciò che sta avvenendo soltanto oggi, a seguito della pubblicazione della notizia su NewsTown?
Luzzetti non parla con la stampa: tuttavia, dovrebbe dare risposte, e subito, alla cittadinanza considerato che è chiamato a dirigere una Istituzione pubblica.