Martedì, 05 Ottobre 2021 21:45

Ex Onpi: c'è stato un caso riscontrato di polmonite da legionella

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Si arricchisce di ulteriori dettagli la spinosa vicenda, svelata da NewsTown, legata alla presenza del batterio della legionella in alcuni campioni prelevati presso la casa albergo ex Onpi.

Il 19 settembre scorso vi avevamo dato conto della nota inviata ai familiari degli ospiti della struttura dal direttore Lucio Luzzetti: in sostanza, il Servizio di igiene della locale Asl 1 aveva comunicato le risultanze, sebbene in forma generica, di ulteriori prelievi, effettuati in data 9 settembre su campioni di acqua prelevata all'interno della struttura, che avevano dato "esito positivo in merito alla ricerca del batterio della legionella".

Eppure, Luzzetti ai nostri microfoni aveva assicurato che "il problema era stato risolto", e proprio la mattina del 9 settembre. In realtà, almeno fino alla metà di novembre nei corpi di fabbrica sarà inibito l'uso dell'acqua calda, che verrà ripristinato solo all'esito della negativizzazione delle successive campionature. 

D'altra parte, è dal mese di agosto che le persone anziane ospiti della casa albergo non vengono lavate con acqua calda e, fino alla notizia pubblicata sul nostro giornale, i familiari non erano a conoscenza di ciò che stava accadendo nella struttura. 

Oggi possiamo aggiungere un ulteriore tassello di conoscenza: fonti interne alla Asl 1, infatti, hanno confermato a NewsTown che c'è stato un caso acclarato di polmonite da legionella manifestata da una dipendente di una ditta aggiudicataria, addirittura alla fine del mese di luglio. E anche su questo, è stato mantenuto il più stretto riserbo: i familiari degli anziani ospiti non ne sarebbero stati informati, almeno stando a quanto ci riferiscono. 

In Commissione Vigilanza, convocata dal presidente Giustino Masciocco il 14 settembre scorso, si era parlato soltanto di "un sospetto caso di legionellosi manifestato da un dipendente di una ditta aggiudicataria" che, si leggeva nella relazione prepara per l'occasione, aveva portato ai controlli eseguiti da Asl e Arta in data 28 luglio col riscontro di alcuni casi di positività alla legionella nei campioni prelevati. 

Una versione che strideva con quella fornita dalla direzione dell'ex Onpi a seguito della pubblicazione della notizia.

Un passo indietro.

NewsTown aveva contattato il direttore della casa albergo, il 9 settembre scorso, avendo visionato una nota protocollata che portava la data del 10 agosto - tenete a mente la data, 10 agosto - inviata dal Servizio di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica della Asl 1 al Direttore del Distretto Sanitario area L'Aquila e prontamente inoltrata alla responsabile della Residenza Assistenziale Sanitaria di Montereale ospitata presso la struttura di competenza comunale, al responsabile della Residenza Sanitaria Hospice 'Casa Margherita' e, appunto, ai vertici della Istituzione Centro servizi anziani. Nella nota s'intimava di "evitare tassativamente l'uso dell'acqua calda sanitaria fino ad avvenuta negativizzazione delle analisi di controllo, previ appositi interventi di bonifica e revisione dell'impianto a cura degli organi competenti".

Poco dopo la pubblicazione dell'articolo, alcuni familiari degli anziani ospiti dell'ex Onpi ci avevano contattato raccontando di non essere stati informati di ciò che stava avvenendo: il mancato utilizzo dell'acqua calda era stato giustificato con problemi idraulici

In serata, quel 9 settembre, in redazione era poi arrivato un comunicato stampa in cui l'Istituzione Centro Servizi Anziani confermava che "nei giorni scorsi, a seguito delle consuete attività di monitoraggio previste dal Documento di valutazione del rischio", erano stati "riscontrati alcuni casi di positività alla legionella nei campioni prelevati presso la casa albergo Ex-Onpi". 

"A seguito delle consuete attività di monitoraggio previste dal Documento di valutazione del rischio", era scritto sul comunicato stampa; oggi sappiamo che, in realtà, i casi sono stati riscontrati dopo il manifestarsi di un presunto caso di polmonite da legionella poi accertato come tale.

Non solo.

Si parlava di casi riscontrati nei giorni scorsi (era il 9 settembre) ma, come spiegato, in realtà la comunicazione della Asl era arrivata il 10 agosto, giusto un mese prima, e le prime analisi di Arta e Asl erano datate addirittura 28 luglio: come mai non sono stati avvertiti per tempo i familiari degli anziani? Come mai si è data informazione di ciò che stava avvenendo soltanto il 9 settembre, a seguito della pubblicazione della notizia su NewsTown? E come mai il direttore, quel giorno, aveva affermato alla nostra testata che "il problema era risolto" se, ancora oggi, non lo è affatto e, anzi, è inibito l'uso dell'acqua calda almeno fino a metà novembre?

Domande che non hanno avuto ancora risposta.

Tra l'altro, ci risulta che, in questi giorni, si sarebbe persino ventilata l'ipotesi di trasferire l'hospice della Asl 1 dall'ex Onpi alla struttura del G8 del San Salvatore; segno che la situazione è piuttosto delicata: ci piacerebbe sapere se tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in questa vicenda stiano svolgendo i dovuti approfondimenti.

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