Non soltanto lievi difformità ma una serie di intoppi burocratici sono la causa dello stallo in cui versano le zone rosse delle frazioni aquilane, la cui ricostruzione è bloccata ormai da alcuni anni. Inoltre, emerge forte la mancanza di un'adeguata organizzazione delle strutture comunali competenti malgrado molto lavoro sia ancora da fare, al punto che serpeggia il sospetto di una scarsa volontà, da parte dell'attuale amministrazione, a cercare soluzioni alle problematiche e a dare una svolta decisiva al tema della ricostruzione anche per i paesi del territorio.
È questa la sintesi dell'affollata assemblea aperta, organizzata a Onna dai Circoli PD "Paganica e Frazioni" e "Sassa", per fare il punto sulle difficoltà dei progettisti e dei presidenti di consorzio, e sulla disillusione dei proprietari, stanchi dopo quasi 13 anni fuori dalle proprie case e con la prospettiva di dover attendere ancora molto.
"Eppure è legge dello Stato la norma per il superamento dello stallo dovuto alle lievi difformità, elaborata da Stefania Pezzopane, presente all'incontro, insieme con i tecnici che meglio conoscono gli strumenti normativi, le situazioni e i contesti", sottolineano i segretari dei circoli dem Deborah Palmerini e Quirino Crosta. "La legge agevola l'approvazione dei progetti degli aggregati finiti nei gangli di alcune interpretazioni restrittive da parte dei settori comunali competenti, richiedenti accertamenti molto stringenti di verifica di legittimità, ben sapendo che in taluni casi sia impossibile fornirli. In particolare ciò si verifica per gli aggregegati nei centri storici delle frazioni, in gran parte costituiti da costruzioni in edilizia non pregiata e molto datata".
La legge c'è ma i progetti continuano a ricevere dinieghi, mentre cominciano ad arrivare i primi commissariamenti dei consorzi. Fatti gravissimi che i proprietari e i tecnici coinvolti vivono ormai come una vessazione.
Nei molti interventi, susseguitesi fino a tarda ora, oltre ai problemi sono emerse proposte importanti, a dimostrazione che la condivisione dei saperi e delle competenze, costruisce prospettive e opportunità. Condivisione che manca da anni se si considera che, come richiamato durante i lavori dell'assemblea, il "tavolo per la ricostruzione" non viene più convocato dal 2017.
L'incontro è stata una prima tappa di interlocuzioni con la popolazione sui temi dirimenti. Come ribadito infatti dai segretari dei Circoli PD Quirino Crosta e Deborah Palmerini, "l'ascolto delle esigenze, la condivisione delle idee e l'elaborazione collettiva di un'ambizione territoriale, sono alla base di un progetto amministrativo moderno ed efficace".