La Gran Sasso Acqua risponde a cittadinanza attiva denunciando la segretaria Paola Francesca Federici.
Nei giorni scorsi, infatti, Cittadinanza Attiva aveva inviato alla stampa un comunicato in cui denunciava criticità in merito alla gestione e al monitoraggio della qualità dell’acqua da parte di GSA, paragonandola alla gestione della Ruzzo Reti S.pa., giudicata positiva dall'associazione (per leggerel'articolo relativo CLICCA QUI ).
In tutta risposta l’azienda annuncia di proseguire per vie legali affrontando la questione dinanzi alla Procura della Repubblica dell’Aquila.
“La serie di argomentazioni non vere e dai contenuti diffamatori riferiti dalla signora Federici” ha spiegato il presidente della Gran Sasso Acqua avv. Alessandro Piccinini “gettano un grave discredito sulla società in merito a quanto accaduto l’8 giugno scorso, l’azienda privilegia la massima trasparenza nella gestione e ha fornito ogni informazione e atto utile all’associazione Cittadinanza Attiva, che nei giorni scorsi aveva prodotto un’istanza di acceso civico agli atti, ma evidentemente - aggiunge Piccinini - si è preferito mettere insieme notizie prive di fondamento allo scopo di porre in cattiva luce Gran Sasso Acqua”.
Il presidente ha proseguito smentendo quanto segnalato da Federci “L’azienda ha osservato il Protocollo siglato tra il Sian e Arta, così come la Ruzzo Reti spa sul versante teramano” aggiunge il presidente “sono stati posti in essere tutti i sistemi di controllo che ci consentono di analizzare l’acqua ben prima di distribuirla, così da non permettere sprechi e dispersioni della risorsa più importante. Informazioni e sistemi conoscibili da ogni cittadino, come pure da Cittadinanza Attiva, che ha invece preferito dare seguito e ricostruzioni false e tendenziose invece di attenersi agli atti”. Così conclude Piccini.