L'accordo, deliberato dalla giunta regionale d'Abruzzo, per la combustione del CSS nel cementificio di Cagnano Amiterno (L'Aquila) continua a far discutere. La notizia è stata svelata da alcuni consiglieri di opposizione del comune dell'aquilano, attraverso una lettera aperta alla stampa, e ha da subito suscitato le reazioni da parte degli esponenti democratici Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale e originario della zona, e Stefania Pezzopane, senatrice aquilana, oltre che le rassicurazioni dell'assessore regionale al ramo Mario Mazzocca. Oggi arrivano le precisazioni del consorzio Ecocarbon, che assieme a Sacci Cementi ha stipulato il protocollo d'intesa con la Regione Abruzzo e il comune di Cagnano Amiterno, presieduto dal sindaco Donato Circi.
Il testo integrale del comunicato stampa di Ecocarbon
Sulla filiera del CSS combustibile, ci permettiamo precisare alcuni punti relativi all’argomento:
- Non si tratta di una trasformazione di attività del cementificio SACCI di Cagnano Amiterno, ma bensì di una opportunità per migliorare le condizioni ambientali del Territorio, attraverso la parziale sostituzione del combustibile fossile tradizionale, con un prodotto che ha delle caratteristiche migliori rispetto al Pet Coke e al Carbone. Le sperimentazioni in atto da diversi anni, soprattutto in Veneto (impianto Enel), in Piemonte (cementeria Buzzi-Unicem), e in quasi tutti i paesi evoluti Europei, dimostrano inoltre che l’utilizzo del CSS Combustibile "end of waste" permette una netta riduzione degli ossidi di azoto e l’annullamento delle polveri sottili e ceneri, con un ingente risparmio di CO2 (gas serra), nessun rischio di produzione delle diossine e un beneficio economico importante per i cittadini. Certamente la soluzione migliore per l’ambiente è di chiudere tutte le industrie e le aziende di produzione di elettricità e del cemento, ma il concetto della sostenibilità ambientale si base sulla riduzione dell'inquinamento e dei rischi ambientali per "donare" ai nostri figli le stesse possibilità di vivere.
- La Regione Abruzzo, una delle più virtuose in questo ambito in Italia, ha applicato nel suo piano per la gestione dei rifiuti, una serie di nuove tecniche di gestione dei rifiuti, per arrivare ad un efficienza, efficacia e trasparenza integrando soluzioni idonee a migliorare le condizioni ambientali e di vita dei cittadini.
- L'articolo pubblicato (la lettera dei consiglieri di opposizione, ndr) non tiene conto della realtà dei fatti, le procedure amministrative devono seguire un iter ben preciso, innanzitutto la Regione deve deliberare una proposta, in questo caso un protocollo di intesa costituito da più soggetti, nello specifico Camenteria SACCI, Comune di Cagnano Amiterno (AQ), Consorzio Ecocarbon e Regione Abruzzo, il passaggio successivo sarebbe stato proposto dal sindaco agli amministratori locali e successivamente in assemblea pubblica alla cittadinanza, ivi inclusi i paesi limitrofi, come indicato dal Sindaco di Cagnano Amiterno, nell’ultimo incontro in Regione, tutto ciò si sarebbe dovuto svolgere nei primi mesi del 2015.
- La cementeria SACCI NON brucerà rifiuti, il Consorzio Ecocarbon è sempre stata contro l’utilizzo delle discariche, la costruzione di nuovi forni inceneritori e il coincenerimento dei rifiuti "tal quali", i quali, loro sì, contribuiscono all'aumento dell’impatto ambientale. La mission del Consorzio è quella di portare benefici ambientali riducendo gli inquinanti contenuti nel carbone, o peggio nel Pet coke, quindi metalli pesanti, zolfo o altre sostanze contenute nei combustibili fossili.
- Il Consorzio Ecocarbon vuole essere garante della qualità del combustibile prodotto, in quanto abbiamo integrato alla normativa nazionale un disciplinare di processo e prodotto, che impone uno standard di produzione estremamente raffinato, e la Regione Abruzzo ha adottato questo strumento, cui dovranno far riferimento tutti i produttori, e lo stabilimento SACCI dovrà seguire le stesse indicazioni, i fornitori dovranno avere tra i requisiti l'adozione e la certificazione del disciplinare Ecocarbon, dove i controlli vengono controllati dal "comitato di sorveglianza del marchio di qualità", composto dai rappresentanti dei cittadini locali, organi di controllo, comitati, associazioni ambientaliste e tutti gli organismi di stato preposti. (come previsto dal regolamento di applicazione del disciplinare di processo e prodotto)
- Il CSS combustibile non sono solo plastiche (soprattutto non è plastica clorurata, che vengono eliminate dalla raccolta differenziata a monte a valle del processo di trattamento, i cosidetti TMB a freddo) come indicato nell'articolo, ma bensì la frazione secca non recuperabile dopo tutte le raccolte differenziate e i rifiuti industriali non pericolosi, idonei al processo, ma non recuperabili come materia prima seconda, e anziché andare a finire in discarica vengono valorizzati economicamente, perché il CSS Combustibile "end of waste" è un prodotto, non è più un rifiuto.
- Pertanto l'amministrazione locale non ha preso impegni per la comunità, ma bensì ha valutato prima di proporre una soluzione alternativa che potesse portare un doppio beneficio, il primo dal punto di vista ambientale, il secondo di carattere economico, per la comunità con un risparmio sensibile sullo smaltimento dei rifiuti e di conseguenza una riduzione della tassa rifiuti. Nelle altre situazione dove si utilizza il CSS Combustibile hanno abbassato del 40% la tassa dei rifiuti ai Cittadini.
Rimaniamo a completa disposizione, dei comitati o dei cittadini stessi, nel caso intendessero conoscere meglio di cosa si tratta, possono contattarci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , in attesa della convocazione dell’assemblea pubblica che verrà fissata dall’amministrazione.