"Gentile on. De Micheli,
la delega alla ricostruzione dell’Aquila e dei territori colpiti, che il Presidente del Consiglio Ti ha assegnato, ha finalmente risolto un grave impasse, nel quale il nostro territorio si è trovato all’indomani delle dimissioni di Giovanni Legnini, che ha assunto la vice presidenza del CSM. Tre mesi e mezzo di vuoto istituzionale si sono fatti sentire e l’assenza di un esponente di governo nazionale, sommato al vuoto lasciato dalle mancate nomine della governance locale della ricostruzione, hanno provocato rallentamenti procedurali e non solo".
Inizia così la lettera che la senatrice del Pd Stefania Pezzopane ha scritto all'onorevole Paola De Micheli, sottosegretario di Stato all'Economia, che ha ricevuto la delega per ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del Cratere.
"Ora è tempo di recuperare i ritardi", sottolinea Pezzopane. "Sarebbe bello ed importante programmare al più presto una Tua presenza all’Aquila, in un incontro con i sindaci dei territori colpiti dal sisma e con le parti sociali, per riprendere il cammino dove si era interrotto e che potrà, grazie alle tue competenze ed al tuo impegno, vivere un momento di rilancio. Io sono fiduciosa. La mia città continua a sperare di poter essere ricostruita, alla vigilia dei 6 anni dal terremoto del 6 aprile 2009".
Paola De Micheli sarà all'Aquila domani, venerdì 16 gennaio, ospite del forum "L'Aquila per il futuro", organizzato dal Gran Sasso Science Institute all'Auditorium del Parco. Potrebbe essere l'occasione per programmare la visita con i sindaci del cratere. Anche perché le questioni sul tappeto sono tante e vanno sciolte al più presto.
"Anche se, va sottolineato, nell'ultimo anno abbiamo fatto passi importantissimi", riconosce Pezzopane. Che poi descrive sommariamente alcune priorità:
- "Nel Milleproroghe occorre una norma salva bilanci per i comuni del cratere e per la Provincia dell'Aquila, come è stato fatto già lo scorso anno con un mio emendamento nel decreto “Salva Roma”, per assicurare la stabilità degli equilibri finanziari del comune dell’Aquila e degli altri enti locali per il 2013 e 2014. Il problema è sempre lo stesso, i tagli imposti ai bilanci dei comuni sono stati di nuovo parametrati sulla base delle entrate del 2009, senza contare che quello è stato un anno particolare per gli enti locali del cratere, che hanno avuto bilanci con molti trasferimenti per fronteggiare l'emergenza.
- Legge sulla Ricostruzione. Il lavoro condotto da Giovanni Legnini, anche attraverso le consultazioni con il territorio, era approdato all’elaborazione di un testo, che, dopo le sue dimissioni è rimasto fermo alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Per affiancare il lavoro di Legnini, stavo predisponendo un ddl più ampio, che tenesse conto di numerosi altri contributi. L’idea originaria era quella di una legge in sede deliberante, ma visti i tempi, sarebbe auspicabile che il governo intervenisse con un decreto legge, per recuperare il tempo perso, come è accaduto per l'Emilia Romagna. Un decreto che nella fase di conversione in legge potrebbe vedere la partecipazione in aula dei gruppi politici.
- Governance locale. Dopo la nomina di Giampiero Marchesi, a capo del DISET, al posto di Aldo Mancurti, rimane scoperto il tassello dell’Ufficio speciale della Ricostruzione, che solo da qualche tempo ha un responsabile, provvisorio.
- Bisogna liberare al più presto le risorse previste nello Sblocca- Italia e nella legge di Stabilità. Oltre sei miliardi, spendibili entro il 2018, devono poter essere anticipati a breve attraverso un intervento sul CIPE, per essere subito impegnati ed evitare un’altra paralisi dei canteri. Le associazioni di categoria lamentano attenzione e molte imprese chiudono i battenti e licenziano i dipendenti.
- E' in corso anche una trattativa tra il Governo italiano e la Commissione Europea sulla definizione della procedura di indagine per infrazione alla normativa sugli aiuti di stato per la restituzione delle imposte e dei contributi a suo tempo sospesi in seguito al sisma. Il dossier è curato dal Sottosegretario Sandro Gozi, con il quale di recente abbiamo fatto il punto anche in vista di una definizione conclusiva che auspico possa essere positiva in considerazione dei potenziali effetti molto dannosi sull'apparato produttivo locale".