Martedì, 27 Gennaio 2015 18:38

Sottoservizi, rinvii infiniti. Di Benedetto: "Ci siamo", ora palla al Comune

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Sono notevoli i ritardi che sta subendo l'avvio dei cantieri per i nuovi sottoservizi nel centro storico dell'Aquila. La "grande opera aquiana" è un'infrastruttura che rappresenta, con i suoi 80 milioni di euro (divisi in due tranche e diversi lotti), l'appalto più importante del post-sisma.

I lavori per i tunnel sotterranei che dovrebbero ospitare le reti per acqua, luce e telefono del centro storico saranno realizzati, come noto, da Asse Centrale Scarl, società consortile composta dal colosso ravennate Acmar e dalle due aquilane Edilfrair e Taddei. Almeno questo, seppur scontato, è ora incontrovertibile: prima di Natale, infatti, il Tar si è pronunciato nuovamente sul ricorso dell'impresa arrivata seconda alla gara di appalto, decretando la vittoria definitiva di Asse Centrale, che comunque, appunto, appariva scontata.

Non è stato però questo il maggiore ostacolo che la Gran Sasso Acqua (Gsa) - municipalizzata del Comune dell'Aquila e stazione appaltante - ha dovuto superare, in un vortice di problemi tecnici e burocratici che stanno causando ritardi per la partenza del cantiere. Dopo il lungo approfondimento sull'argomento dell'estate scorsa, NewsTown aveva intervistato il presidente della Gsa Americo Di Benedetto nel settembre scorso, che aveva confermato la consegna del progetto esecutivo da parte di Asse Centrale, e l'attesa per la validazione dello stesso da parte da una società abilitata alla certificazione dei grandi appalti.

La certificazione ha avuto esito positivo e, nel mese di ottobre, il progetto è tornato sul tavolo di Gsa per la redazione definitiva. Diversi problemi tecnici e burocratici hanno cambiato le carte in tavola ma, finalmente, il progetto esecutivo è stato approvato giovedì scorso dal consiglio di amministrazione della Gran Sasso Acqua: "Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, abbiamo finito - annuncia a NewsTown Di Benedetto - nei prossimi giorni sarà recintata l'area di cantiere (i lavori partiranno da via Sallustio, ndr). Sono sopraggiunti problemi a singhiozzo, comprensibili per la complessità dell'opera, ma ora davvero ci dovremmo essere".

Oltre alla certezza dell'iter amministrativo - raggiunta con la pronuncia definitiva da parte del Tar - ci sono stati altri limiti posti dalla Soprintendenza, riguardanti un anomalo vincolo paesaggistico emerso nella zona di via Zara, e la ritardata indicazione, da parte del Comune, di un'area dove andare a depositare e stoccare le migliaia di sanpietrini che saranno rimossi per permettere la realizzazione dei lavori. Sanpietrini che hanno un loro valore, e che probabilmente saranno riutilizzati per la pavimentazione di altre strade del territorio comunale.

Inoltre, una "carta" ancora mancante, solo teoricamente formale, dovrà arrivare dalla giunta comunale, che dovrebbe - attraverso una delibera - dare l'ok al progetto dei tunnel: "Il Comune farà una semplice presa d'atto - assicura il presidente Gsa - anche perché è proprietaria dei tunnel che installeremo, e li acquisirà nel proprio patrimonio. In questo contesto noi siamo, o almeno dovremmo essere, un braccio operativo del Comune, che non può avere problemi ad autorizzare un'opera di sua proprietà".

La delibera di giunta dovrebbe essere approvata già dalla prossima riunione dell'esecutivo guidato da Cialente, anche se nulla è mai scontato: per fare un esempio, alcuni problemi tecnici sono emersi persino nel corso di un tavolo tecnico di circa dieci giorni fa, dopo due anni di riunioni e confronti.

Ora, a un anno dall'assegnazione dei lavori e a sei dal terremoto, la partenza della "grande opera aquilana", secondo Di Benedetto, sarebbe davvero questione di giorni.

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Gennaio 2015 09:13

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