Venerdì, 20 Marzo 2015 13:59

Aree bianche, Benedetti: "Se non si deciderà lunedì, invierò gli atti alla Corte dei Conti"

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"Qualora il Consiglio si rifiutasse, lunedì, di decidere sulle aree bianche, sarò costretto ad inviare gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti, come espressamente richiesto dal Sindaco Cialente nell'ultima seduta". 

Si legge in una nota firmata dal presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti. Ieri sera, infatti, al momento del voto sul primo emendamento alla proposta deliberativa riguardante le modifiche e le integrazioni riferite alle zone di cessione perequativa degli standard urbanistici, è venuto a mancare il numero legale. Hanno infatti partecipato alle operazioni di voto 14 consiglieri, insufficienti a garantire la validità della seduta che, pertanto, è stata aggiornata alla seconda convocazione, prevista per lunedì 23 marzo, alle ore 16.  

"Considero gravissimo che il Consiglio, che aveva la possibilità dopo tanti anni di decidere definitivamente su una questione così importante, abbia trovato opportuno non farlo, trovandosi peraltro difronte ad una delibera che avrebbe risolto una questione annosa senza arrecare vantaggio a nessuno, essendosi stabilito un indice conforme per tutte le aree", ha sottolineato Benedetti. "Abbandonare l'aula su questa materia è stato assolutamente irresponsabile". 

Il fatto che cinque consiglieri siano proprietari di aree bianche, ha incalzato il presidente del Consiglio comunale, "non inficia infatti l'imparzialità e la relativa democraticità della decisione perché, trattandosi di un provvedimento generale, emerge un'incompatibilità del tutto virtuale. Allora, i consiglieri non dovrebbero votare neanche il Piano Regolatore Generale! Ed il danno erariale di 40mila euro che la Corte dei Conti ha recentemente imputato ad un ex Assessore all'urbanistica, per non aver normato la materia, non suggerisce nulla?". 

Il riferimento è alle vicende contabili che hanno coinvolto l'ex assessore, oltre che vice sindaco al Comune dell'Aquila, Roberto Riga. "A questo punto, se le cose dovessero proseguire nell'inerzia, esistono due strade: una, è quella che prevede la nomina di un commissario ad acta, sancendo la definitiva sconfitta della politica cittadina; l'altra è quella che vede abilitati al voto anche quei consiglieri che fin'ora sono stati considerati incompatibili perché proprietari". 

Infine, l'affondo di Benedetti: "Mi chiedo comunque, con una certa preoccupazione, come farà questo Consiglio ad approvare il nuovo Piano Regolatore Generale, se sarà in grado di farlo o se avrà fatto lavorare a vuoto l'Assessore Di Stefano e tutto il suo settore".

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