Giovedì, 02 Aprile 2015 13:48

Sottoservizi, finalmente il via ai lavori. Di Benedetto: "Modello da esportare"

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Una “galleria intelligente” di sottoservizi, dentro la quale potrà camminare comodamente una persona per ispezionare lo stato delle reti, sotto tutto il corso principale del centro storico dell’Aquila da ricostruire e le sue principali diramazioni. 

Finalmente al via la più grande commessa pubblica del dopo terremoto: appuntamento per mercoledì 8 aprile, in via Sallustio. Costituirà “un modello da esportare in tutta Italia”, è stato spiegato stamane nel vernissage svolto presso la sede della stazione appaltante, la Gran Sasso Acqua Spa.

Valore complessivo dell'opera, 80milioni di euro. L’associazione temporanea d’imprese (Ati) composta dalla ravennate Acmar Scpa, capogruppo, e dalle aquilane Taddei Spa ed Edilfrair Costruzioni Generali Spa, mandatarie, si è aggiudicato il primo stralcio dei lavori da 38 milioni di euro. Le tre imprese hanno costituito la società consortile a responsabilità limitata Asse Centrale S.c.ar.l. che si occuperà dei lavori.

Tra i sottoservizi compresi rientrano le reti di distribuzione idrica, le fognature, la rete elettrica a bassa e media tensione per l’illuminazione pubblica e privata, la rete gas metano, la rete telefonica e quella a fibra ottica per il collegamento dati. Sarà realizzata una struttura scatolare sotterranea polifunzionale, denominata “tunnel”, contenente, in uno spazio comune accessibile, tutti i servizi di rete (tranne il gas), assicurando condizioni di sicurezza, affidabilità di esercizio, facilità di manutenzione e garanzia di durevolezza. Le gallerie ispezionabili avranno dotazioni tecnologiche avanzate, quali per esempio impianti di controllo a distanza, impianti antifumo e antiratti e illuminazione interna.

Il primo stralcio interessa l’area compresa fra piazza Battaglione Alpini e Villa comunale, il cosiddetto “asse centrale”, con le diramazioni di via Cascina a Ovest e via Fortebraccio a Est, con via Castello e via Garibaldi, con estensione anche al quartiere di Santa Maria di Farfa.

Secondo il cronoprogramma, i lavori inizieranno dalla zona di via Sallustio, all’altezza dell’incrocio con via Annunziata, e saranno coinvolte le diramazioni in direzione piazza Palazzo, via Camponeschi, via degli Scardassieri e via Cavour. Per costruire i circa 13 chilometri del primo stralcio del “tunnel intelligente” serviranno circa 8 mila singoli componenti in cemento armato. Si tratta di manufatti internamenti alti 2,10 metri, lunghi 1,50 metri, e larghi 1,56 metri, del peso di circa 50 tonnellate.

“Finalmente siamo nelle condizioni di partire e l’8 mattina inaugureremo la più grande opera pubblica realizzata in Abruzzo da una stazione appaltante locale - ha spiegato il presidente, Americo Di Benedetto - Gsa ha gestito un’opera notevolmente più grande della sua consistenza patrimoniale e finanziaria, mi auguro che i risultati possano suffragare l’impegno”.

Di Benedetto ha ricordato la cronistoria dell’opera, evidenziando come “nel dicembre 2010, Gsa ha ottenuto un finanziamento dal commissario per 27 milioni di euro per rifare semplicemente la rete idrica e fognaria. Quel lavoro classico lo avremmo già finito, per queste opere siamo specializzati - ha proseguito - Ci siamo chiesti, però, perché non coinvolgere tutti gli altri attori, come Enel e Telecom e fare qualcosa di diverso, perché non inserire anche la fibra ottica. Ci siamo assunti l’onere e la responsabilità di coordinare i lavori”.

A proposito di fibra ottica, nel corso della conferenza stampa è emerso che si sta tentando di convincere Telecom ad approntare la rete FTTH (Fiber to the home) che, a differenza della rete FTTC, porterebbe la connessiione ad alta velocità direttamente nella singola unità abitativa. Soluzione che garantirebbe la massima velocità di trasmissione fino all'utente finale, in previsione di servizi di rete sempre più evoluti che potrebbero attrarre in città investimenti economici importanti. In effetti, non ci sono altri esperimenti del genere in Italia, se non in un piccolo quartiere di Milano.

Una sfida assolutamente da vincere.

“Nel dicembre 2012 la delibera Cipe ha trovato gli altri finanziamenti, nel 2013, in 3 mesi, abbiamo pubblicato il bando di gara e si è arrivati all’aggiudicazione. Dopodiché è arrivato il ricorso, è normale perché un lavoro del genere cambia la vita di un’impresa, ma dopo le procedure tecniche ora siamo pronti a partire - ha concluso Di Benedetto - Chi è presente qui ha supportato e poi sopportato la nostra attività. Se ognuno non avesse avuto la determinazione e l’impegno di affrontare una sfida così importante, non ce l’avremmo fatta”.

Anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha ammesso come “l’iter sia stato particolarmente complesso, fonte di anche di ansia, stress e preoccupazione. Al di là del costo l’opera, presenta una serie di problematiche che solo chi l’ha seguita passo passo può comprendere - ha aggiunto - Si pensi alla complessità di tutte le interferenze, dell’assicurare che i servizi continuino, perché anche se andremo di corsa con questi lavori, una parte del centro è già ricostruita e frequentata”.

Secondo il primo cittadino, “la competitività di un territorio è garantita dall’efficacia e dall’efficienza dei servizi che offre, devono funzionare al meglio e contenendo i costi. Con questa opera, la città acquisterà notevolmente competitività”.

Ares Frassineti, direttore tecnico dell’impresa Acmar e presidente della società Asse Centrale S.c.a.r.l., ha sottolineato come quello dei sottoservizi aquilani costituisca “un caso unico, lo posso dire da direttore tecnico abituato a fare lavori simili in tutta Italia. Questo fa onore a Gsa e alle istituzioni locali - ha proseguito - perché avendo i finanziamenti era molto più facile spenderli rapidamente, mentre era più complicato tenerli e capire che cosa sarà più utile alla città in termini di costo delle opere, ma non solo, anche di costo vita delle opere e qui sarà molto più basso perché la manutenzione sarà molto più semplice con il tunnel intelligente”.

“Siamo pronti da un anno, ingegneri geometri e capicantiere stanno lavorando a quest’opera, abbiamo contribuito a che ottenesse tutte le autorizzazioni, anche operativamente siamo pronti nel nostro campo base e i subappaltatori sono già ai blocchi di partenza, abbiamo sottoscritto tutti i contratti di fornitura - ha concluso - Diverse persone saranno assunte appena inizieremo, ci sono tutte le condizioni per poter partire in maniera spedita, rapida ed efficace”.

Al termine dell’incontro con la stampa si è svolto un workshop di approfondimento tecnico cui hanno preso parte Aurelio Melaragni, direttore tecnico Gsa e responsabile unico del procedimento, Alessandra Marono, direttore dei lavori, e Roberto Guerrini, direttore tecnico di cantiere.

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 03 Aprile 2015 13:40

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