Lunedì, 13 Aprile 2015 14:20

Aeroporto dei Parchi, storia di un fallimento annunciato: Enac chiude lo scalo

di 

L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile ha deciso la chiusura dell'Aeroporto dei Parchi dell'Aquila al traffico aereo commerciale (trasporto di passeggeri merce e posta) e la revoca della concessione alla società Xpress.

Lo scalo rimarrà aperto solo per il traffico dell'aviazione generale (i voli non militari per scopi non commerciali e diversi dal lavoro aereo).

E' quanto riferisce una nota dell'Ente. "Con provvedimenti datati 13 aprile 2015, la Direzione Generale dell'Ente ha disposto, con effetto immediato la chiusura dell'Aeroporto dei Parchi 'Giuliana Tamburro' dell'Aquila al traffico aereo commerciale".

Diverse le motivazioni che hanno portato alla chiusura dello scalo. "Innanzitutto, la mancata realizzazione di collegamenti commerciali con carattere di ripetitività; non si è concretizzato il traffico a favore di un segmento di mercato autonomo individuato dalla società concessionaria nel momento dell'apertura dello scalo; i dati relativi al biennio 2013 - 2014 dell'Aeroporto dei Parchi si riferiscono esclusivamente al traffico di aviazione generale, senza alcun dato significativo di aviazione commerciale; l'Aeroporto dei Parchi non è inserito nell'elenco degli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale, come peraltro risulta dal Piano Nazionale degli Aeroporti; è stata accertata la carenza di interesse pubblico sotto il profilo trasportistico nazionale e internazionale".

Contestualmente - leggiamo ancora dalla nota dell'Enac - "è stata disposta anche la revoca dell'autorizzazione all'esercizio delle attività di aviazione commerciale a favore della società Xpress in considerazione dell'assenza di tali attività sullo scalo e della mancata attuazione del programma che la società aveva presentato per il biennio 2013 - 2015".

E' stata scritta così la parola fine su una vicenda 'grottesca'

I voli attivati per Milano sono stati presto cancellati per carenza di viaggiatori, soltanto 7 per 4 voli, gli aerei che dovevano collegare Preturo ad Olbia non sono mai decollati, c'è un'inchiesta per il sotterramento di materiali di risulta sotto il sedime aeroportuale, un'altra sull'affidamento della gestione dello scalo che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio dei quattro componenti la commissione gara, più della metà dei lavoratori assunti facendo affidamento sui soldi assicurati dal bando 'Lavorare in Abruzzo 3', poi revocato dalla Regione per evidenti irregolarità, sono stati licenziati.

Un inaccettabile spreco di risorse pubbliche. Il Comune dell'Aquila ha liquidato, per intero, i 588mila euro previsti come contributo allo start up. Non solo: ha garantito 46mila euro per i lavori di sicurezza sulla Resa - Runway End Safety Area - e altri 10mila euro per il fantozziano volo inauguraleAnche se la società di gestione non ha affatto rispettato gli impegni assunti al momento della firma sulla convenzione ventennale: la Xpress, infatti, aveva assicurato 12.600 passeggeri per il 2012, 56mila per il 2013 e 100mila per il 2014. Anche se c'era più di un dubbio sulla compagine societaria. Anche se c'erano problemi seri con la fideiussione istruita a garanzia dell'affidamento ventennale dello scaloAnche se la Xpress aveva scritto - nero su bianco - che il vero affare sarebbero state le "attività non aviation". Si legge sull'offerta tecnica presentata al Comune dell'Aquila, a pagina 21: "Un importante obiettivo, in considerazione dell'esiguo numero di passeggeri sull'Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e la gestione del 'Centro commerciale Zafferano Rosso'". 

La società di Giuseppe Musarella ha sempre dato per scontato che lo scalo aquilano non sarebbe stato assolutamente in grado di garantire volumi di traffico passeggeri redditizi: i soldi sarebbero arrivati - ecco il senso dell'investimento - dallo sfruttamento delle potenzialità immobiliari e commerciali dello scalo di Preturo. Leggiamo ancora, a pagina 21 dell'offerta tecnica: "L'Aeroporto dei Parchi non sarà soltanto uno scalo per l'atterraggio e il decollo degli aerei ma anche centro di aggregazione, di servizi e attività commerciali che offrirà a passeggeri, operatori aeroportuali e residenti delle zone limitrofe opportunità d'acquisto e di svago, tipiche di un centro commerciale". 

Eppure, l'amministrazione ha deciso di investire sullo sviluppo commerciale dell'aeroporto di Preturo e ha sempre difeso l'investimento. Almeno fino ad oggi. "L'autorizzazione scadeva a marzo 2015 e, dunque, ci aspettavamo la decisione dell'Enac", ha dichiarato a NewsTown il sindaco Massimo Cialente. "Purtroppo, lo scalo è rimasto chiuso per quasi tutto l'anno passato e, per le recenti indagini, anche in questi primi mesi del 2015. Credo che la sfida sia stata troppo prematura per la città: resto convinto, però, che tra dieci anni il modello che abbiamo immaginato per lo scalo di Preturo, una gestione completamente privata di un aeroporto a servizio della città, si rivelerà vincente". 

Ed ora? "Provvederemo ai lavori necessari all'ampliamento della pista e alle trasformazioni che renderanno l'Aeroporto dei Parchi utilizzabile ai fini di Protezione civile. Dopo quello che abbiamo passato la notte del 6 aprile, a me interessa che lo scalo sia funzionale. Abbiamo dimostrato che lo scalo può servire anche voli commerciali, vedremo in futuro se la città ne avrà bisogno. L'abbiamo detto spesso, la scommessa era rispetto alle esigenze di operatori turistici ed imprenditori: se il territorio ha ritenuto di poca importanza uno scalo commerciale, riapriremo ad altre attività oltre a quelle di Protezione civile, come le scuole volo". 

L'amministrazione valuterà ora se rescindere la convenzione ventennale con la Xpress per la gestione dello scalo. Anche se la concessione prevedeva espressamente l'obbligo per la Xpress di ottenere l'autorizzazione ai voli commerciali. Bisognerebbe valutare con attenzione a chi affidare la gestione dei quasi 3milioni di euro di fondi Fas sbloccati dall'Unione Europea per i lavori di ampliamento e trasformazione dello scalo. 

"La città è stata presa in giro per tre anni dal sindaco Cialente", ha tuonato il consigliere di opposizione, Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila). "Fin dall'inizio, abbiamo detto che l'aeroporto sta a Cialente come la metropolitana di superficie a Tempesta. Chi ha buttato consapevolmente dei soldi pubblici, oggi non può far altro che assumere la responsabilità di quanto accaduto, a partire dall'assessora Emanuela Iorio che detiene la delega allo sviluppo aeroportuale. Per questo, chiediamo le immediate dimissioni dell'assessora, anche perché fino al mese scorso ha continuato a dichiarare che non c'era alcun problema con l'autorizzazione all'esercizio delle attività di aviazione commerciale". 

Dunque, Di Cesare ha inteso ribadire come non ci siano più scuse per non rescindere l'accordo ventennale con la società che gestisce lo scalo di Preturo. "Il cuore della concessione prevedeva come obbligo per la società di ricevere dall'Enac l'autorizzazione ai voli commerciali: a questo punto, non sussistono più le condizioni per mantenere la convenzione. In un momento di grave crisi economica - ha aggiunto il consigliere di Appello per L'Aquila - in cui il Comune dell'Aquila si vedrà costretto ad aumentare le tasse a carico dei cittadini, questo spreco annunciato di denaro pubblico appare ancora più odioso. Per questo, eventuali prossimi investimenti sullo sviluppo dell'aeroporto dovranno essere accompagnati da un serio piano di sviluppo e da un approfondito business plan. Enac oggi ha messo la parola fine alle favole del sindaco Cialente e a pagare sarà tutta la città".

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Settembre 2018 17:02

Articoli correlati (da tag)

Chiudi