La prossima settimana potrebbe essere votata la nuova, attesa legge sulla ricostruzione.
A confermarlo è stata il sottosegretario all'Economia con delega alla ricostruzione dell'Aquila e degli altri Comuni del Cratere Paola De Micheli, che questa mattina è intervenuta a un incontro sullo sviluppo del territorio organizzato dall'Usrc (l'ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere) a S. Stefano di Sessanio.
"L'approvazione" ha affermato il sottosegretario "avrebbe dovuto esserci questa settimana ma ci sono stati dei problemi che ne hanno rallentato l'iter".
Pur non dando indicazioni esplicite sulle modalità con cui il nuovo testo, nato dall'ormai famosa bozza Legnini, sarà votato, la De Micheli ha lasciato intendere che, quasi sicuramente, il Goverrno farà ricorso a un decreto legge, soluzione auspicata, mesi fa, anche dalla senatrice Pd Stefania Pezzopane.
La nuova legge conterrà norme sulla ricostruzione privata, sulla trasparenza dei processi decisionali, sullo snellimento delle procedure (in particolare quelle riguardanti la ricostruzione pubblica e dei beni culturali) e, in ultimo, sul rafforzamento della governance.
Il provvedimento normativo sarà solo uno degli strumenti che, a detta del sottosegretario, andranno a completare "la cassetta degli attrezzi" a disposizione degli enti locali per proseguire (ed eventualmente migliorare) il lavoro fatto finora. L'altro è la delibera Cipe che dovrebbe sbloccare la nuova tranche di finanziamenti dalla quale, peraltro, dipende la pubblicazione dell'undicesimo elenco dei contributi per i progetti della ricostruzione privata annunciata una settimana fa dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.
La delibera Cipe, che stanzierà anche delle risorse per l'assunzione di nuovo personale che andrà ad ampliare gli organici in forza agli uffici comunali, verrà istruita entro la fine di giugno.
Sempre la prossima settimana, ha fatto sapere la De Micheli, nel decreto Enti locali che sarà votato dal Consiglio dei Ministri, arriveranno anche le risposte chieste dai Comuni in merito ai bilanci. In sintesi, i Comuni terremotati non erano stati esclusi dal taglio al fondo di solidarietà. Una svista a causa della quale, come avevano denunciato sia Cialente che l'assessore al Bilancio Lelio De Santis, il Comune dell'Aquila avrebbe dovuto approntare il nuovo bilancio con 14 milioni di euro in meno di trasferimenti statali in cassa (oltre ai tagli al fondo di solidarietà, infatti, ci sono anche quelli al fondo straordinario legati al terremoto).