Mercoledì, 15 Luglio 2015 13:33

Prg, documento preliminare in Consiglio. Ancora tempo per proposte d'integrazione

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Il documento preliminare al nuovo Piano Regolatore approderà presto in Consiglio comunale per l'approvazione. Stamane, è arrivato il via libera della seconda Commissione territorio che, all'unanimità, ha disposto di prorogare di 60 giorni il percorso di condivisione degli obiettivi e delle strategie avviato con l'incontro pubblico del 9 luglio scorsoal fine di integrare e precisare ulteriormente i contenuti del Documento stesso attraverso il contributo di tutti i soggetti interessati”.

Si seguirà una doppia via, insomma: il documento così com'è verrà sottoposto al voto del Consiglio comunale e, nel frattempo, verrà dato ancora tempo ad eventuali proposte di integrazione che verranno poi sottoposte, di nuovo, al parere dell'assise. “Al di là della scarsa presenza in termini numerici all'incontro organizzato il 9 luglio, anche se i numeri sono sempre relativi, si può dare un giudizio positivo dei lavori svolti all'Auditorium del Parco”, ha spiegato l'assessore Pietro Di Stefano. “Ora, dobbiamo alimentare l'importante fase di consultazione aperta con i soggetti portatori di interessi, e andare comunque avanti con l'iter di approvazione del documento preliminare, per centrare l'obiettivo di dotarci del nuovo piano regolatore entro la fine della consiliatura”.

In realtà, la città è piuttosto silente e poco partecipe al processo di redazione di uno strumento fondamentale per il futuro sviluppo. Dunque, la decisione di prorogare la fase di consultazione per ulteriori 60 giorni, sperando possano arrivare proposte concrete. “Sono un pochino preoccupato per la diffusa indifferenza che sta caratterizzando questa fase di consultazione”, ha sottolineato il consigliere Pierluigi Properzi. “Ci siamo abituati a procedere senza strumenti urbanistici aggiornati, in una fase che invece richiederebbe modelli di riferimento. Il Piano regolatore del 1975 è solido e anticipava, già allora, argomenti che sono arrivati al dibattito pubblico trent'anni dopo, e penso al recupero dei centri storici e ai beni ambientali. Tuttavia, non è più sufficiente: è necessario dare senso alle politiche comunali attraverso un nuovo piano. Capisco che dal punto di vista tecnico e di linguaggio, oltre che di contenuti strategici, ci possa essere una sorta di distrazione dell'opinione pubblica: bisogna rimuoverla però, per l'interesse di tutti noi”.

Properzi e, con lui, l'assessore Di Stefano hanno voluto ribadire l'importanza di partire con il piede giusto, con la più ampia condivisione del documento preliminare: “Prorogare i termini per ulteriori 60 giorni – ha riconosciuto il consigliere comunale di minoranza – è un atto di estrema intelligenza politica. L'amministrazione avrebbe potuto presentare il documento in Consiglio e approvarlo a maggioranza, e proseguire su questa strada: atti di questo tipo, ne ho visti parecchi negli anni. Non hanno mai superato la fase di adozione formale: senza la sostanziale, non solo formale, adesione del Consiglio comunale, si sono esauriti in tecnicismi di brevissima portata. Pertanto, ritegno che questo periodo di tempo debba essere sfruttato bene anche dalla Commissione. L'apporto dovrà essere maggiore, è richiesto a tutti un maggiore impegno”.

Staremo a vedere se la proroga stimolerà la maggiore partecipazione della città e, in particolare, dei soggetti portatori di interesse.

La II Commissione riunita stamane dal presidente Enrico Perilli ha discusso anche la proposta di copertura del cortile interno della scuola De Amicis, prevista nel progetto di ricostruzione dell'edificio. Un pasticcio, e proviamo a spiegarvi perché.

Il soggetto attuatore, il Provveditorato alle Opere pubbliche, ha aggiudicato la gara con il criterio dell'offerta migliorativa: vale a dire che la copertura del cortile è stata giudicata una offerta migliorativa dell'impresa che, anche per questo, ha ottenuto l'appalto. Se non fosse che la proposta di modifica deve passare al vaglio del Consiglio comunale. Eccolo, il pasticcio: stamane, i consiglieri – commissari si sono ritrovati in una situazione scomodissima. Molti tra loro, in particolare Giustino Masciocco e Pierluigi Properzi, si sono detti contrari alla copertura del cortile, parlando di “snaturamento dell'uso e del senso del porticato interno”, giustificato tra l'altro da motivi assai deboli, il particolare clima dell'aquilano.

Votando avverso la realizzazione della copertura, però, avrebbero dovuto assumere la responsabilità politica di rallentare l'avvio dei lavori: infatti, è parte integrante del progetto che ha portato all'aggiudicazione dei lavori all'impresa proponente e, dunque, non si può semplicemente cancellare con un colpo di spugna. Significherebbe rivedere i termini stessi dell'aggiudicazione .

Non si tratta di uno scherzo. Senza il voto favorevole del Consiglio, non si può firmare il contratto e dare l'avvio ai lavori. “Come siamo arrivati a questo punto?”, ha incalzato Masciocco. “Come si fa ad approvare un progetto senza il parere vincolante del Consiglio comunale? Perché si mette l'assise in questa condizione? Si tratta di un vero e proprio ricatto”. E' stato il presidente Perilli a mettere tutti d'accordo: la discussione è stata aggiornata ad una prossima riunione della Commissione, alla presenza del dirigente della Soprintendenza.

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Luglio 2015 13:55

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