Una maratona estenuante. Poi, il voto atteso dai 180 lavoratori di Abruzzo Engineering. A metà luglio, il Consiglio regionale ha approvato la variazione di bilancio necessaria per il salvataggio della società. Con le somme messe a bilancio, oltre alla definizione della revoca delle procedure di liquidazione, Regione Abruzzo ha acquisito il 30 per cento del capitale detenuto da Selex. Così, si è arrivati ad una quota di partecipazione pubblica pari al 90 per cento e alla trasformazione di AE in società “in house” a cui si potranno affidare direttamente delle commesse, senza bando.
Tutto risolto, insomma. O quasi. Alcuni dei dipendenti di Abruzzo Engineering erano impiegati nell'ambito della ricostruzione, ai vari livelli, e speravano di poter tornare subito a lavoro. Al contrario, dovranno aspettare la fine di agosto. Il coordinatore dell'Ufficio speciale Raniero Fabrizi, infatti, ha richiesto un parere all'Avvocatura dello Stato nel merito della nuova convenzione che andrà stipulata per permettere ai lavoratori di tornare al loro posto.
Con chi andrà firmata, con Regione Abruzzo o con l'azienda? Per quali scopi, se è vero che Abruzzo Engineering non si occupa, almeno formalmente, di ricostruzione?
La richiesta del parere, pur inoltrata dall'Usra, riguarda la posizione di tutti gli impiegati ai vari livelli e nei vari settori della ricostruzione, non soltanto il destino dei 10 occupati all'Usra. Lavoratori che resteranno altri 30 giorni in aspettativa non retribuita. "E’ un discorso di legittimità, ma non esistono dubbi sulla convenzione", ha spiegato Fabrizi a 'Il Messaggero'. "Bisogna vedere le modalità, però. Il passaggio sostanziale è stato fatto, con la legge regionale. Ora va fatto questo ulteriore perché non è una cosa da tutti i giorni". Dunque, bisognerà attendere ancora: considerato il periodo di vacanze e il ferragosto alle porte, il parere potrebbe arrivare entro la fine del mese.