Torna anche quest'anno a fine agosto la commemorazione di Karl Heinrich Ulrichs, scrittore sepolto all'Aquila e considerato uno dei "padri" del movimento Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) mondiali.
Il 30 Agosto, alle ore 12, presso il cimitero monumentale del capoluogo abruzzese, Arcigay L'Aquila invita tutta la cittadinanza alla commemorazione annuale di Ulrichs.
Tra gli ospiti attesi c'è anche il presidente di Arcigay Flavio Romani, ma questa sarà un'edizione molto importante anche per un altro motivo: dopo anni di attesa, infatti, la tomba di Ulrichs sarà restaurata [leggi l'articolo].
Il segretario dell'Arcigay locale Leonardo Dongiovanni nello scorso inverno è stato contattato dalla coppia di "benefattori" veronesi che per ragioni di pura liberalità, finanzieranno i lavori di restauro, commissionati all'Accademia di Belle Arti di Verona (che è già intervenuta nel nostro cimitero monumentale per il monumento ai caduti della Prima Guerra).
In seguito, il presidente onorario di Arcigay Franco Grillini è entrato in contatto con il sindaco Massimo Cialente, per informarlo della volontà di far restaurare la tomba monumentale e il circolo Arcigay ha svolto un importante ruolo di tramite per inviare a Verona i dati necessari per il progetto di restauro. I lavori dovrebbero partire questo autunno, con l'inizio dell'anno accademico.
Ulrichs morì a L'Aquila nel 1895 sotto la protezione del marchese Nicolò Persichetti, dopo essere stato esiliato a causa della sua attività di scrittura, che sfociò nello "storico" discorso davanti al congresso dei giuristi tedeschi a Monaco, in cui sollecitò l'abrogazione delle leggi anti-omosessuali del tempo.
La sua tomba fu rinvenuta dal giornalista e attivista Massimo Consoli nel 1988, di cui l'Arcigay cittadino porta il nome.