Saranno caldi gli animi domani all'Aquila per la prima visita nel capoluogo (e in Regione) di Matteo Renzi, da quando ricopre l'incarico di capo del Governo.
La visita, ufficializzata solo oggi, si dovrebbe tenere nel centro storico aquilano domani 25 agosto, a partire dalle 17. Per questo, diverse associazioni e movimenti abruzzesi, hanno raccolto l'invito alla contestazione dei comitati aquilani: l'appuntamento è per le ore 16 alla piazza antistante la Fontana Luminosa, dalla quale ci si dirigerà verso il Corso e i "quattro cantoni", dove è atteso il primo ministro.
Sui social network è già intenso il tam tam: tra gli animatori maggiori i comitati No Ombrina, che si battono contro la trivellazione dell'Adriatico, prevista nello Sblocca Italia del governo: "Il premier più fossile della storia sarà a L'Aquila, con un preavviso di un giorno - dicono i comitati contro Ombrina Mare - ci aspettiamo la solita sfilata condita da tante promesse sulla ricostruzione, come hanno fatto tutti i politici che sono passati tra le macerie del sisma, ma noi saremo li a dirgli che l'Abruzzo non è terra di conquista per i suoi amici speculatori".
Aderirà e sarà presente anche il leader regionale del Partito di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, mentre si dovrebbero muovere anche il mondo della scuola (dagli insegnanti agli studenti medi e universitari), alcune sigle sindacali (come la Fiom), associative (Legambiente) e anche il 3e32, che da dopo il sisma del 2009 è assiduamente presente sulla piazza aquilana.
"Un governo bipartisan che non ha voluto ridurre le disuguaglianze sociali, al punto che qui all'Aquila, nel 'più grande cantiere d'Europa', per i giovani non c'è lavoro né futuro, se non grazie alle clientele del politico di turno - si legge in un post pubblicato su facebook dal Comitato 3e32 - lo specchio dell'Italia, dove una piccola parte della popolazione è sempre più ricca mentre la gran parte è sempre più povera".
"Un Governo, infine, che ha prodotto una legge sulla ricostruzione privata con abile ritardo e senza alcuna retroattività, sanando di fatto le gravi irregolarità che vediamo e subiamo da anni nel cratere sismico, a vantaggio di pochi gruppi edili e professionisti senza scrupoli. Un Governo che si è opposto a proposte volte ad arginare le mafie, imperanti su un territorio ormai del tutto sciacallato".
Solo qualche mese fa aveva fatto scalpore l'atteggiamento ostile in Piazza Duomo nei confronti di un altro leader politico nazionale, Matteo Salvini, che venne contestato nel corso della sua visita in città.
Dopo sei anni di passerelle, promesse, telecamere e riflettori accesi e subito dopo spenti, molti aquilani e aquilane sembrano essere insofferenti ai vip, soprattutto se politici.
Uds L'Aquila, Si L'Aquila, Uds Abruzzo: "In Abruzzo, Renzi non è il benvenuto"
"Veniamo chiamati a fare da spettatori all'ennesima passerella istituzionale sul suolo aquilano - dichiara William Giordano, coordinatore cittadino dell'Unione degli Studenti L'Aquila - Alle promesse mai mantenute sui tempi della ricostruzione e alla futile ricerca di consensi e mediaticità da tempo opponiamo percorsi di partecipazione attiva e reale in grado di orientare il processo della ricostruzione sulla base del soddisfacimento dei bisogni della popolazione studentesca aquilana. Non è un caso se la nostra città ha raggiunto picchi di mobilitazione contro La Buona Scuola del Governo Renzi. Ci siamo opposti a un modello autoritario di scuola e al definitivo smantellamento della scuola pubblica e abbiamo saputo avanzare valide proposte alternative, ma ci siamo trovati di fronte un Governo sordo nei confronti delle rivendicazioni di chi si è mobilitato. Renzi ha già dimostrato di procedere per forzature democratiche e di rifiutare il confronto con i corpi intermedi. Per questo a L'Aquila non è il benvenuto".
"L'approvazione del Jobs Act, dello Sblocca Italia e della Buona Scuola ci restituiscono il dato di quanto siano peggiorate le nostre vite e di come la precarietà, il ricatto, il saccheggio delle risorse e la dequalificazione dei processi formativi siano elementi sempre più strutturali nella nostra società -sottolinea Giorgio Bruno, membro di Studenti Indipendenti L'Aquila - Vogliamo poter determinare dalle scuole e dalle università un modello di società e di sviluppo realmente sostenibile, vogliamo poter avere delle prospettive dignitose di vita in questa città, vogliamo poter scegliere il nostro futuro, vogliamo poterci emancipare dal ruolo di subalterni che ci è stato imposto. Contro l'autoritarismo del Governo dell'austerità pretendiamo che venga riconosciuto un protagonismo delle studentesse e degli studenti nei luoghi della formazione e sui territori!"
"Noi studenti abruzzesi ci siamo sempre schierati in difesa del territorio - ha infine sottolineato Saverio Gileno dell'Unione degli Studenti Abruzzo - Abbiamo partecipato alla grande manifestazione del 23 maggio a Lanciano insieme ad altre 60mila persone per dire "no" al progetto di trivellazione petrolifera "Ombrina Mare", perchè riteniamo che siano più importanti la flora e la fauna della nostra costa e l'economia turistica balneare ed enogastronomica dell'Abruzzo che l'interesse di una qualche multinazionale del petrolio. Non accettiamo che possano essere presi spazi di esibizionismo per fare retorica sulla ricostruzione dell'Aquila da chi si sta facendo promotore di un'aggressione al territorio abruzzese senza precedenti".
"Invitiamo il mondo della scuola, il mondo dell'università e la società civile tutta a unirsi a noi nella contestazione che avrà luogo oggi pomeriggio alle ore 16:00 presso la Fontana Luminosa. -conclude la nota delle tre organizzazioni studentesche e universitarie- Dal 9 al 17 ottobre, inoltre, metteremo in campo azioni e iniziative che diano piena centralità alle vertenze territoriali e che evidenzino l'esistenza di un'alternativa concreta e reale a quella che ci viene imposta"