Fine dei domiciliari per Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio, gli amministratori della Dipe srl finiti agli arresti lo scorso luglio nell’ambito dell’inchiesta Redde rationem, condotta dalla Procura distrettuale antimafia per un presunto giro di mazzette legate agli appalti dei puntellamenti.
Il tribunale del Riesame dell'Aquila, non avendo ravvisato rischi di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato, ha disposto il ritorno in libertà dei due imprenditori, gli unici, tra le sei persone sottoposte a misure cautelari, che si trovassero ancora ai domiciliari.
A riferirlo sono i quotidiani Il Centro e Il Messaggero.
Oltre ai sei provvedimenti cautelari (cinque arresti domiciliari più un obbligo di dimora e firma), l'inchiesta era sfociata anche in altri 13 avvisi di garanzia (alcuni dei quali emessi nei confronti di dipendenti comunali).
Tra le persone finite ai domiciliari, anche l’ex assessore e consigliere comunale di centrodestra Pierluigi Tancredi, tornato in libertà il 12 agosto scorso.
Gli altri indagati tornati liberi sono gli imprenditori Andrea e Maurizio Polisini e il mediatore Nicola Santoro.