Giovedì scorso, in occasione dell'incontro sulla ricostruzione tenutosi al dipartimento di Scienze Umane alla presenza di Fabrizio Barca, Gianni Letta e dei rappresentanti degli enti locali, aveva provato a esporre uno striscione dai toni (blandamente) critici per protestare contro l'assenza di trasparenza in merito all'esito delle prove scritte del cosiddetto "concorsone". Il suo tentativo, però, era stato stoppato dalle forze dell'ordine, subito intervenute per sequestrare lo striscione e prendere le sue generalità.
Protagonista della vicenda, un giovane ragazzo aquilano, Emanuele Di Girolamo.
Emanuele, che ci tiene a precisare di non essere un precario della ricostruzione, afferma di non essere ancora riuscito a conoscere il punteggio della seconda prova scritta del concorso Ripam Abruzzo indetto per selezionare i 300 lavoratori a tempo indeterminato che lavoreranno nei vari uffici della ricostruzione.
Abbiamo chiesto a Emanuele di raccontarci come sono andate realmente le cose. Ecco quello che ci ha risposto:
«La mattina del 21 mi sono recato nel luogo dell'incontro con un piccolo striscione artigianale con scritto "Art. 97? No, grazie!" in riferimento all'art. 97 della Costituzione che parla dell'accesso alla PA tramite pubblici concorsi.
Il mio intento era richiamare l'attenzione sul fatto che non tutti i concorsi hanno uguale sorte e quindi il tanto sbandierato principio richiamato più volte a proposito del "Concorsone" non trova sempre applicazione in Italia.
Lo "striscione" mi è stato sequestrato dalla Polizia all'entrata e mi sono state chieste le generalità. Durante l'intervento di Barca, ho interrotto il Ministro ricordandogli che, pur avendo vinto un concorso 3 anni fa, siamo stati "dimenticati" (Emanuele fa riferimento a questo concorso, ndr). La stampa e la TV locale hanno frainteso la mia interruzione come uno sfogo di un precario della ricostruzione, cosa che in realtà non sono mai stato.
Ad ogni modo la mia protesta riguardava anche il mancato accesso agli atti per un profilo del Concorso RIPAM Abruzzo (AG7/A) per cui non è stato possibile verificare la prova scritta. Nonostante le mie ripetute richieste telefoniche e tramite e-mail, mi sono stati forniti codici di accesso errati e quindi non mi è stato possibile conoscere il punteggio ottenuto nelle prove scritte, fatto molto grave per una selezione "trasparente" o presunta tale. Questo è quanto per ora».