Domenica, 07 Maggio 2017 20:51

'Progetto Montagna', ecco la Carta del Gran Sasso sottoposta ai candidati a sindaco

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Lo sviluppo turistico del comprensorio montano del Gran Sasso è una "fondamentale risorsa economica e sociale per l'intera città dell'Aquila".

Su questo assunto poggia la 'Carta del Gran Sasso Aquilano', il management agreement tra i cittadini dell'Aquila e i candidati a Sindaco sullo sviluppo della nostra montagna, così come redatto dall'associazione Progetto Montagna che l'ha sottoposto ai sette candidati: al momento, l'hanno sottoscritto Pierluigi Biondi e Giancarlo Silveri.

"La Carta si prefigge di sensibilizzare i candidati affinché assumano la responsabilità politica e morale di un'azione concreta e rapida per la realizzazione del Progetto Speciale Territoriale 'Scindarella-Montecristo', nell'ambito di uno sviluppo sostenibile del comprensorio del Gran Sasso", scrivono gli attivisti; d'altra parte, dopo decenni di immobilismo e in seguito alla disponibilità del Governo Italiano ad investire ingenti risorse per il rilancio turistico ed economico della montagna aquilana, migliaia di cittadini si sono mobilitati firmando le due petizioni popolari istruite dal comitato promotore il referendum consultivo "per la mitigazione dei vincoli dei Sic e Zps sulle zone antropizzate e d'interesse economico e sociale, oltre che per la rivisitazione del confine esterno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, riposizionandolo su confini certi della cartografia ufficiale".

Nelle premesse, la 'Carta del Gran Sasso Aquilano' evidenzia come l'Appennino abruzzese, e più precisamente il comprensorio montano del Gran Sasso, con il suo capitale di biodiversità costituisca un ambiente naturale, culturale, di vita e di lavoro per gli abitanti delle zone interne, nonché un importante opportunità turistica per il recupero economico e sociale delle popolazioni colpite dagli eventi tragici del sisma del 6 aprile 2009; in questo senso, gli sport invernali costituiscono un fattore di sviluppo economico importante.

Tuttavia, "il comprensorio montano soffre di una crisi pluriennale - sottolinea Progetto Montagna - derivante da fattori amministrativi, da scelte politiche e soprattutto dalle stringenti norme vincolistiche: i Siti di interesse comunitario e le Zone di protezione speciale sono stati individuati senza il coinvolgimento delle popolazioni locali - la denuncia - e contravvenendo, a discapito dell'intero territorio montano, alle stesse norme di applicazione della Direttiva sulla 'Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche' e della Direttiva sulla 'Istituzione di Zps per la salvaguardia degli uccelli selvatici".

Di qui, le petizioni popolari - ciascuna sottoscritta da più di 5mila e 500 cittadini - aventi per oggetto, appunto, la mitigazione dei vincoli. "Il Comune dell'Aquila però, pur avendo dichiarato l'ammissibilità e la validità delle firme raccolte, non ha adottato sulle Petizioni alcuna motivata decisione nel termine dei 90 giorni concessi dal Regolamento sulla partecipazione", viene messo nero su bianco, sulla Carta. Eppure, gli sport invernali costituiscono "uno dei fattori di sviluppo economico del settore turistico della montagna abruzzese e sono responsabili, direttamente e indirettamente, del benessere economico delle popolazioni residenti le aree interne". E' ampiamente condivisa dagli operatori del settore la necessità di misurare con attenzione i cambiamenti in atto nel mondo degli sport invernali e di montagna, "per adottare strategie d'impresa che raggiungano la sostenibilità economica degli interventi", e già oggi - ribadiscono gli attivisti di Progetto Montagna - "diversi gestori degli impianti di risalita e delle piste da sci attuano ogni possibile iniziativa che consenta di minimizzare gli impatti sull'ecosistema montano e rendere più efficiente la gestione delle risorse, consapevoli che il vero patrimonio del turismo è costituito dalla bellezza del comprensorio e che loro compito è consentire a chiunque un agevole accesso, specialmente alle categorie più deboli".

Ma è urgente, e non più rinviabile, un'azione concreta per far sì che lo sviluppo evocato possa rappresentare un volano economico per il territorio. Dunque, la richiesta d'impegno ai candidati Sindaco affinché sottoscrivano la Carta impegnandosi a "realizzare e approvare l'intero Progetto Speciale territoriale 'Scindarella-Monte Cristo', prestando particolare attenzione nell'assicurare l'accessibilità ai diversamente abili e agli anziani anche attraverso la realizzazione di nuovi rifugi montani e l'eliminazione delle barriere architettoniche".

Non solo; i candidati che decideranno di sottoscrivere il documento si impegneranno a "prestare particolare attenzione alla presentazione delle relative Valutazioni Ambientali previste dalle direttive europee e dalle leggi italiane per l'intero Progetto Speciale e non per i singoli interventi previsti". E ancora, "ad utilizzare in fondamentali strumenti di mitigazione e di compensazione previsti dalle Valutazioni, prima di rinunciare alla realizzazione di una parte del progetto o alla sua interezza, a promuovere il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio e delle popolazioni per lo studio e la realizzazione di un piano marketing per il rilancio delle attività turistiche, ad introdurre target misurabili per il controllo continuo della sostenibilità economica dell'intero Progetto Speciale territoriale garantendo, allo stesso tempo, la sicurezza e la qualità degli sport e delle attività della montagna, rafforzando programmi di educazione allo sport, all'ambiente e allo sviluppo del turismo montano nelle scuole di ogni ordine e grado".

Infine, si chiede ai candidati a Sindaco di "portare al primo Consiglio comunale utile la discussione sulla petizione popolare di Save Gran Sasso, considerando prioritario il declassamento delle aree Sic e Zps nel pieno rispetto della Direttiva Habitat e tenendo conto anche dei mutati valori naturalistici; e di prendere in considerazione, infine, la riperimetrazione del confine esterno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga tenendo conto della volontà delle popolazioni locali, riposizionando i confini su elementi certi presi dalle cartografie ufficiali (fiumi, crinali, valli, strade etc), in modo da avere la certezza dell'inizio e della fine del territorio vincolato".

Eccoli, gli impegni che Progetto Montagna chiede di assumere ai candidati a Sindaco che, mercoledì 10 maggio, intanto, sono stati 'convocati' dall'associazione Gran Sasso Anno Zero ad un incontro pubblico così che rispondano a domande precise circa la situazione attuale del Ctgs e sui programmi a riguardo. Appuntamento alle ore 18, a Palazzo Fibbioni: a quanto si apprende, parteciperanno Carla Cimoroni, Pierluigi Biondi, Americo Di Benedetto e Nicola Trifuoggi.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Maggio 2017 16:55

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