Si è tenuta questa mattina, a palazzo Fibbioni, la conferenza stampa di presentazione dell'appuntamento primaverile di "Officina L'Aquila – incontri internazionali", la manifestazione che dal 30 maggio al 1° giugno porterà nel capoluogo d'Abruzzo esperti da tutto il Paese in tema di edilizia, restauro, riqualificazione urbana, adeguamento energetico, sicurezza sismica, comunicazione nell'emergenza, turismo.
La rassegna è promossa e organizzata da ANCE Abruzzo, insieme ad ANCE L'Aquila, ANCE Chieti, ANCE Pescara, ANCE Teramo e Carsa srl.
A illustrare la tre giorni di approfondimenti sulla ricostruzione dell'Aquila e sugli scenari anche inediti sul fronte tecnico, tecnologico ed economico, sono intervenuti il coordinatore di Officina L'Aquila, Roberto Di Vincenzo, il presidente dell'Ance L'Aquila, Ettore Barattelli, l'assessore comunale alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano e il direttore editoriale di Carsa, Oscar Buonamano.
L'Aquila è oggi un cantiere di recupero architettonico e urbano di valenza internazionale: un enorme "laboratorio" dove si sta esprimendo un'avanzata sperimentazione nei campi combinati del restauro, del recupero, del consolidamento antisismico e dell'adeguamento energetico. Un'esperienza unica, che può e deve rappresentare un volano di sviluppo tecnico-scientifico ed economico per tutti gli attori coinvolti (istituzioni, professionisti, imprese, produttori di materiali e tecnologie), su scala nazionale e internazionale. Ma è anche la città in cui si è avviato un importante percorso in chiave smart, dal tunnel intelligente dentro cui passeranno i sottoservizi (rete elettrica e telefonica e fibra ottica) alla sperimentazione del 5G per la quale L'Aquila è stata scelta dal Governo insieme a poche altre città d'Italia.
Una città che rinasce, ma non da sola: con essa 56 Comuni del cratere sismico (a cui si aggiungono oltre cento di fuori cratere), quei Comuni del contado che devono oggi stesso decidere quale sarà la loro strada futura: e quale, se non quella del turismo? Turismo è la parola chiave, il tema che l'edizione di maggio di Officina lancerà nell'ambito della sezione "Officina next" e che verrà poi sviluppato nell'edizione di ottobre.
La ricostruzione diventerà un momento di rilancio anche del turismo del territorio aquilano e del cratere sismico, con i suoi borghi in ricostruzione che rischiano di diventare bellissimi luoghi ma vuoti, se non verranno inseriti in un progetto strategico di rete turistica, che incentivi, ad esempio, l'apertura di strutture di accoglienza, strumento per rivitalizzare i centri storici dei paesi e per ridare impulso all'economia locale.
A lanciare un progetto, forse unico in Italia, è stato questa mattina Di Vincenzo: "Con Officina L'Aquila dello scorso anno abbiamo avviato il progetto 'Cantieri aperti'. Quest'anno lanciamo un nuovo prodotto: il progetto del turismo del restauro, per la prima volta insieme alla Dmc, che è l'organizzazione che mette insieme gli operatori turistici del territorio, lanciamo il pacchetto turistico che prevede due giorni di visita nei cantieri e due di visita al territorio".
Di Vincenzo ha spiegato l'importanza della comunicazione in un contesto di emergenza e di post-emergenza. Argomento centrale del primo convegno, che si terrà martedì alle 15:30 all'auditorium del parco del castello, sarà proprio la comunicazione nell'emergenza, al quale parteciperanno esponenti della stampa internazionale, nazionale e locale per discutere di come si può comunicare l'emergenza, di cosa è successo all'Aquila e di come il dramma del terremoto e la fase della ricostruzione sono stati e vengono tuttora affrontati. "Uno strumento per migliorare il rapporto con gli organi dell'informazione in un momento in cui L'Aquila deve ancora affermarsi come soggetto importante della ricostruzione di qualità", ha detto Di Vincenzo.
C'è poi il tema più vasto dell'Appennino sismico, che verrà sviluppato nell'edizione di Officina di ottobre, il cui progetto è già in corso. "Questo territorio è la capitale dell'Appennino per la sua esperienza di ricostruzione materiale e anche sociale e che può diventare di esempio", ha concluso il coordinatore di Officina L'Aquila.
Il presidente dell'Ance Barattelli ha sottolineato che "il modello di ricostruzione all'Aquila è ottimo, dovremmo cominciare a pensare a un marchio di qualità della ricostruzione aquilana, che è un prodotto da esportare. Sono curioso di vedere gli altri modelli di ricostruzione, ma sono sicuro che il nostro è davvero virtuoso". Barattelli ha anche ricordato la convenzione con l'università dell'Aquila che permette di aprire i cantieri agli studenti universitari, che hanno, così, l'opportunità di fare pratica direttamente nei cantieri e di "sporcarsi le mani". L'assessore Di Stefano ha aggiunto che "di fronte alle speculazioni politiche che sono state fatte sia nel periodo dell'emergenza sia in questo periodo della ricostruzione, è doveroso focalizzare l'attenzione sull'importanza della comunicazione. Officina L'Aquila consente quindi di far conoscere a tutti ciò che è stato fatto in questi anni. Il problema della ricostruzione delle frazioni è legato alla mancata presentazione dei progetti. Ad oggi possiamo affermare – ha aggiunto - che sono stati spesi per la ricostruzione 4,8 miliardi e ne abbiamo ancora 2 da spendere per la ricostruzione privata, proprio oggi è stato pubblicato il 21esimo elenco di progetti da finanziare, per 67 milioni di euro complessivi".
L'Aquila può vantarsi di essere, oggi, la città più sicura d'Italia, ha ribadito Di Stefano, grazie all'adeguamento agli standard di sicurezza per i palazzi da ristrutturare, norme approvate proprio dopo il sisma del 6 aprile 2009. "Gli edifici che avevano subìto danni avevano un adeguamento del 2%, grazie alla ricostruzione si è passati al 60-70%", ha precisato. Si deve però adesso pensare al futuro, usando uno sguardo lungimirante. Un esempio lo sono il progetto di smart city e i fondi stanziati per il turismo, nell'ottica di rendere la città capoluogo all'avanguardia dal punto di vista dei servizi e della tecnologia e di creare una rete turistica trainata dai borghi del contado, che devono trasformasi in grandi centri di accoglienza. L'assessore ha annunciato che, a conferma dell'eccellenza della ricostruzione dell'Aquila, "a giugno arriveranno in città per confrontarsi sul 'modello L'Aquila' 20 tecnici accompagnati dall'architetto Stefano Boeri, su incarico del commissario per la ricostruzione del centro Italia, Vasco Errani".