"In molti continuano a chiederci informazioni sul futuro del Festival della Montagna; alcune settimane fa in un post sulla nostra pagina Facebook avevamo anticipato che purtroppo quest'anno per ragioni legate a lentezze burocratiche e rimpalli di responsabilità interne alla macchina comunale non ci sono state le condizioni per l'organizzazione del Festival. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi".
Si legge in una nota dell'associazione 'Gran Sasso Anno Zero' che sottolinea come, da mesi, "passiamo da un ufficio all’altro, dal Comune alla Regione per fornire il nostro supporto e provare a trovare una soluzione che permetta la realizzazione del Festival, ma non possiamo sostituirci alle istituzioni che palesemente evidenziano dei tempi e delle mancanze ormai non più compatibili con la gestione e la programmazione di eventi strutturati. Purtroppo siamo ancora nella situazione in cui non solo non ci sono state le condizioni per svolgere il Festival 2017 - sottolinea l'associazione promotrice - ma non si è ancora proceduto ai pagamenti dell'edizione del 2016. E a questo punto ormai siamo di fronte al rischio concreto che anche i fondi che erano stati faticosamente individuati per il 2017 vadano persi".
Un evento che il Comune dell’Aquila aveva fatto proprio, con specifica delibera, ritenendolo giustamente di natura strategica "ma affidandolo nei fatti a dei finanziamenti ogni anno tortuosi e dalle dinamiche complesse nonché incerte. Inutile nascondere che l'amarezza, la frustrazione e la disillusione verso chi ci rappresenta (a tutti i livelli) è tanta".
In queste settimane, è stato nominato un nuovo comitato ma operativamente esso non si è mai riunito. "La responsabilità della chiusura del vecchio Festival passa di scrivania in scrivania, ma senza alcun risultato. Noi non ci scoraggiamo e continuiamo a confermare la nostra disponibilità e la nostra voglia di darci da fare per non far morire questa esperienza così importante ed utile per il territorio. Ci teniamo però a dire con chiarezza che non siamo disposti a farci trascinare dentro le beghe della politica".
Gran Sasso Anno Zero è sempre stata una realtà composta da operatori ed amanti della montagna, "completamente indipendente da qualsiasi partito o istituzione. Proprio questa è stata la nostra forza e ci ha permesso di coinvolgere tantissime persone in progetti che hanno avuto un impatto reale sul territorio. Non siamo quindi disposti a trasformare noi stessi ed il Festival nell'ennesimo carrozzone della politica fatto di clientele ed incompetenza, lo stesso che ha distrutto il Gran Sasso e il suo comprensorio ormai quasi irreparabilmente. Speriamo quindi di essere messi nelle condizioni di poter lavorare all'organizzazione del Festival per il 2018 con il pieno supporto delle istituzioni, in una collaborazione trasparente ed onesta, e soprattutto nella certezza dei finanziamenti e del saldo verso i fornitori che hanno lavorato nell'edizione del 2016".
"Noi ci siamo", ribadiscono. "E non abbiamo intenzione di fermarci, perché crediamo che questo territorio per ripartire abbia bisogno del contributo di chi lo ama (ed ama le sue montagne), a partire dai più giovani. Rimane da constatare il fatto, purtroppo, che le amministrazioni cambiano ma la situazione resta la stessa: le nostre montagne fantastiche in questi giorni sono piene di neve, ma rimangono inaccessibili ai più perchè non si riesce a sostituire una seggiovia".