Sono stati presentati il 26 giugno scorso, all'Auditorium del Parco del Castello, i progetti finalisti del concorso di progettazione per la realizzazione del polo scolastico di Sassa, a L'Aquila [leggi qui]. Si trattava delle cinque migliori proposte progettuali - su un totale di 102 elaborati - tra le quali il Comune dell'Aquila avrebbe dovuto scegliere il progetto da adottare per avviare la ricostruzione della scuola, l'unica su cui sia stato avviato un reale percorso di progettazione partecipata che, nell'arco di tre anni, ha coinvolto studenti, genitori, insegnanti e cittadinanza.
Ebbene, ad aggiudicarsi il concorso - sebbene la classifica sia ancora provvisoria - è stata lo studio Set Architects di Roma, diretto da Lorenzo Catena, Onorato di Manno e Andrea Tanci, tutti giovani con meno di 35 anni. Il team vincitore, composto anche da Marco Tropeano e Clara Tambasco, ha proposto cinque padiglioni in legno immersi nella natura in una disposizione a scacchiera che daranno vita a piazze tematiche fruibili anche dai cittadini.
Il concorso, indetto lo scorso settembre dal Comune dell’Aquila attraverso la piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano con la selezione affidata ad una giuria presieduta da Paolo Mezzaluna, socio fondatore della società di architettura It’s, aveva l’obiettivo di raccogliere proposte per la realizzazione di un polo scolastico in grado di sostituire il precedente, reso inagibile dal sisma del 6 aprile 2009, e di unire al suo interno l’asilo, la scuola elementare e media in un unico lotto. La scelta dell’area e l’individuazione degli obiettivi principali da raggiungere sono stati il frutto del percorso di partecipazione condotto dallo studio Mario Cucinella Architects in collaborazione con Action Aid International Italia Onlus e l’associazione ViviamolAq; gli input raccolti sono poi confluiti in un vero e proprio masterplan.
Il nuovo complesso è stato concepito come una “fabbrica del sapere”, come un nuovo fulcro sociale in grado di offrire nuovi servizi e spazi di aggregazione.
I cinque padiglioni ospiteranno ognuno una funzione: una palestra, l’asilo, la scuola elementare, la scuola media e un centro multifunzionale. Quest’ultimo, situato al centro dello schema planimetrico, è stato concepito come uno spazio flessibile e multiuso dove troveranno posto l’auditorium, la caffetteria e la mensa.
Tra gli edifici si svilupperà un sistema di piazze nel verde che potranno essere utilizzate anche negli orari extrascolastici. Il cuore pubblico della scuola sarà la piazza del benvenuto, che accoglierà gli studenti per indirizzarli nei vari edifici per mezzo di percorsi all'aperto o protetti da porticati. Ci sarà poi la piazza della conoscenza, ispirata alla piazza italiana, dove incontrarsi, socializzare o bere un caffè sotto il porticato del bar; connessa al foyer dell'auditorium, si presta all'organizzazione di eventi pubblici. La piazza didattica, invece, è pensata per ospitare eventi culturali mentre quella dello sport, collocata nei pressi della palestra, sarà dotata di un'area attrezzata dove poter svolgere diverse tipologie di allenamento. Infine la piazza degli orti, caratterizzata da aree coltivate.
Il costo massimo dell'intervento, inclusa la dismissione del Musp, è fissato in circa 7.3 milioni di euro ed è interamente coperto dalle risorse assegnate con decreto 48 del 2013 dal Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le risorse, dunque, ci sono, ma, come passaggio preliminare, occorrerà avviare la procedura per la variante urbanistica finalizzata alla modifica dell'attuale destinazione d'uso, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità ai fini espropriativi. Infatti, l'area che sarà occupata dal complesso scolastico e dalle relative aree di pertinenza non è interamente di proprietà del Comune dell'Aquila.