Assestamento di bilancio, avviata la discussione su un atto fondamentale per l'amministrazione comunale che potrebbe avere risvolti politici importanti, al momento del dibattito in Aula, fissato per giovedì prossimo.
Gli equilibri della maggioranza di centrosinistra, infatti, sono davvero instabili a seguito dell'allontamento 'forzato' dell'assessore Lelio De Santis (Idv) che, guarda caso, deteneva proprio la pesante delega al bilancio, affidata ad interim al vicesindaco, Nicola Trifuoggi.
Se i consiglieri comunali dell'Italia dei Valori, Giuliano Di Nicola e Adriano Durante, dovessero votare contro l'assestamento, la maggioranza Cialente non avrebbe i numeri per approvarlo. Ipotesi lontana, ad oggi, se è vero che Di Nicola, stamane, a margine della riunione della Commissione bilancio, rinviata a martedì prossimo, ha confermato l'intenzione di sostenere la maggioranza.
Tutto è possibile, però.
L'assestamento di bilancio, infatti, vale 18milioni di euro: una cifra ragguardevole, se si considera che il bilancio di previsione è stato approvato, tra mille difficoltà, soltanto tre mesi fa, alla fine di agosto. Una cifra considerevole se è vero che 9milioni dovrebbero incrementare lo stanziamento del capitolo di bilancio 36000, “Spese per contenziosi e passività pregresse ed altri debiti di competenza”, altri 670mila euro sono destinati all'aumento della dotazione di capitale del capitolo 36003, “Spese di investimento da contenziosi e passività pregresse”, iscritto nella parte in conto capitale della spesa. Soldi che, in altre parole, andrebbero a coprire debiti fuori bilancio, alcuni venuti fuori giusto qualche giorno dopo l'approvazione del bilancio preventivo.
Altri 5milioni, inoltre, se l'assestamento passasse così com'è, andrebbero ad incrementare la dotazione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Risorse, a tradurre dal burocratese, che dovrebbero 'sanare', almeno in parte, il 'pasticciaccio' brutto della transazione stragiudiziale firmata con Banca Sistema, per 9milioni di euro, a coprire il mancato pagamento delle bollette Enel riferibili al progetto Case.
La vicenda l'abbiamo spiegata punto per punto, qui e qui.
Il vicesindaco dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, sta provando a mettere una pezza: l'intenzione non è di ritirare in autotutela la delibera incriminata, che ha sancito in maniera piuttosto dubbia la transazione con l'istituto bancario, piuttosto di modificarla, nel punto in cui stabilisce che le 32 rate da versare a Banca Sistema, per 271mila euro al mese, andavano coperte con gli introiti derivanti dal recupero dei crediti vantati con gli assegnatari morosi degli alloggi Case e Map. Impossibile, si è detto fin dall'inizio.
Ed infatti, per evitare che ogni rata si trasformi in un debito fuori bilancio, nell'assestamento di bilancio sono stati piazzati 5milioni di euro. Chiaro, no? La manifesta incapacità del Comune dell'Aquila di recuperare i crediti vantati, le bollette non pagate dai morosi del progetto Case, graveranno sulle tasche di tutti gli aquilani. Era scontato, sin dall'inizio.
Resta un problema, di non poco conto. Come 'denunciato' in una lettera firmata da Cialente e inviata a Banca Sistema, l'applicazione degli interessi sul debito ceduto da Enel all'istituto bancario, configura, di per sè, un debito fuori bilancio e avrebbe dunque richiesto il vaglio del Revisore dei conti e, quindi, un passaggio in Consiglio comunale per l'approvazione. Per questo, sono in molti a considerare la delibera transattiva illegittima. Non solo. Potrebbe configurarsi un danno erariale.
Staremo a vedere.