"Preoccuparsi del mal di pancia del vicino di casa, piuttosto che del proprio".
E' l'insegnamento che porta all'Aquila Miriam Dolci Lippolis, la sorella del poeta, educatore e attivista della non violenza Danilo Dolci. Il sociologo che digiunava contro la miseria e lo spreco ha lasciato un segno indelebile non solo nella sua Sicilia, da Trappeto a Partinico, ma anche nel resto del mondo.
La filosofia della maieutica socratica, della non violenza, della partecipazione e dell'altruismo, riemerge oggi grazie alle parole della sorella Miriam, già aquilana per sette anni, prima che la città cambiasse volto per il sisma del 6 aprile.
E' lei oggi, ad 81 anni, testimone della straordinaria lezione di Danilo Dolci che porterà a L'Aquila, sabato 7 settembre: "Il terremoto siamo noi" sarà un incontro con Miriam e Amico Dolci. Un appuntamento da non perdere, dalle ore 18:00 a Piazza d'Arti, in via Ficara.
NewsTown l'ha incontrata per parlare di Danilo e dei suoi insegnamenti, del terremoto che ha sconvolto il Belice nel 1968 e delle affinità con la tragedia che ha vissuto L'Aquila 41 anni dopo.