Lunedì, 25 Gennaio 2016 04:22

L'Aquila: vince il piccolo cabotaggio della politica. E tra un anno ci sono le elezioni

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Che fine ha fatto la politica aquilana?

Da qualche settimana sembra essersi fermata, precipitata in quel “letargo collettivo” certificato dal Censis nel suo ultimo rapporto sullo stato del Paese. Forse è in momentaneo stand-by, nella classica quiete che precede la tempesta (la campagna elettorale per la scelta del nuovo sindaco). O forse è scomparsa, inghiottita dal suo nulla.

La città è immersa in una stasi pressoché totale. C'è un palese vuoto di discussione, un congelamento di quella competizione tra idee progettuali, programmi e proposte che è il sale stesso di ogni confronto politico.

L'ultima riunione del consiglio comunale – una seduta, peraltro, abbastanza sbrigativa, dedicata al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio - risale a un mese fa.

I consigli territoriali di partecipazione, che avrebbero dovuto sortire un effetto benefico aumentando la voglia di impegno politico delle nuove generazioni, si stanno dimostrando essere – la constatazione viene proprio dalla presidente di uno dei consigli, Sabrina Di Cosimo - delle scatole vuote, organi senza alcun potere, nemmeno di tipo consultivo o di controllo.

Al massimo si battaglia, a colpi di comunicati stampa o dichiarazioni spot, su temi di respiro più nazionale che locale (vedi le polemiche sulle unioni civili innescatesi in seguito al voto della quinta commissione del consiglio regionale contrario all'insegnamento delle teorie gender nelle scuole) o su questioni di piccolo cabotaggio. Mentre invece i problemi più importanti e più urgenti per il futuro del territorio rimangono sullo sfondo.

Anche il sindaco Massimo Cialente, solitamente incline al protagonismo e maestro nel dettare l'agenda politica, ha adottato, da qualche tempo a questa parte, un basso profilo.

Il panorama, insomma, appare piatto.

Casi emblematici di questo ristagno sono la discussione sul nuovo piano regolatore, quella sui fondi della ricostruzione da destinare al rilancio delle attività produttive (il famoso 4%) e il confronto interno ai partiti in vista delle elezioni amministrative, in programma l'anno prossimo.

Nuovo Piano Regolatore: una chimera?

L'approvazione del nuovo piano regolatore “a consumo di suolo zero” doveva essere l'obiettivo principale della seconda metà della legislatura. Il nuovo Prg, aveva detto il sindaco nel 2014, “sarà votato entro la fine del 2016 o al massimo nei primi mesi del 2017”. Una previsione che, però, potrebbe anche non avverarsi. Del resto, era stato lo stesso assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano, a manifestare perplessità sull'ipotesi che il consiglio comunale potesse riuscire a adottare il nuovo piano entro i termini fissati da Cialente. Lo scorso novembre è stato approvato il documento preliminare, una sorta di cassetta degli attrezzi contenente vari contributi disciplinari (non solo urbanistici, ma anche ambientali, sociali, demografici, statistici, economici) che dovrebbe servire da vademecum per la redazione del piano vero e proprio. Da allora, però, non si è saputo più nulla né è stato calendarizzato alcun iter. Soprattutto, finora non si è visto per niente quel percorso di partecipazione e di condivisione del documento che avrebbe dovuto portare a un'apertura a contributi, proposte e altre istanze provenienti dal territorio.


Fondi del 4%: come verranno spesi e chi potrà accedervi?

Una partita fondamentale per il futuro dell'Aquila e dei Comuni del Cratere si sta giocando sui cosiddetti fondi del 4%, il plafond da 300 milioni di euro che dovrà essere destinato al rilancio delle attività produttive, turistiche e culturali del comprensorio. A gestire questo tesoretto sarà il governo centrale, con l'ausilio della Regione. L'obiettivo è allocare questo fiume di risorse nel miglior modo possibile, favorendo investimenti in progetti strategici e cercando di evitare gli errori commessi in passato, ad esempio su zona franca urbana e bandi come quello Start&Smart. La cabina di regina che, a tale scopo, avrebbe dovuto costituirsi in seno alla Regione, però, non è ancora stata prediposta e a tutt'oggi, non è ancora chiaro quali soggetti potranno accedere ai finanziamenti e come saranno predisposti i bandi.

Elezioni: l'afasia dei partiti

Nella primavera del 2017, gli aquilani torneranno alle urne per scegliere il successore di Massimo Cialente. Un anno, in politica, è un lasso di tempo lunghissimo per tessere alleanze, stilare i programmi e scegliere i candidati. Ma può essere anche molto breve, soprattutto se a regnare sono l'incertezza, la fluidità delle appartenenze, il disordine degli schieramenti. La realtà aquilana riflette in piccolo quello che sta accadendo a livello nazionale. Da un lato c'è un centrodestra frammentato e litigioso, orfano, ormai, del ruolo trainante che fu di Berlusconi e Forza Italia e sempre più irretito dal populismo xenofobo ed euroscettico di Salvini. Come probabile candidato sindaco, si fa, ormai da tempo, il nome di Giancarlo Silveri. La sua appare una delle poche figure in grado di aggregare la galassia di sigle e partiti che al momento formano il centrodestra. Ma l'ex manager della Asl ha detto che sarebbe disposto a scendere in campo solo a determinate condizioni (massima condivisione della sua candidatura). Dall'altro lato c'è un centrosinistra in cui il Pd, che ha lanciato il Progetto L'Aquila, una proposta dai contorni tutt'altro che chiari, vorrebbe dar vita a una coalizione allargata anche a Sel e a Rifondazione. Una sorta di Ulivo 2.0 a trazione democratica. Sulla buona riuscita dell'operazione, però, pesano vari fattori, in primis i rapporti che, di qui a un anno, Sel e gli altri partiti di sinistra avranno con il Pd. Finora sia Masciocco che Perilli, pur non avendo risparmiato critiche anche dure a Cialente e ad alcune scelte della giunta, non hanno mai avuto realmente intenzione di rompere ed è pensabile che non vorranno farlo nemmeno in futuro. Per la scelta del candidato, invece, si andrà quasi certamente alle primarie. I nomi in ballo sono anzitutto quelli di Giovanni Lolli e Stefania Pezzopane, ma nessuno dei due finora si è sbottonato. Ma nella mischia potrebbe buttarsi anche Americo Di Benedetto, che sembra godere delle simpatie di Luciano D'Alfonso. Occhio anche al battitore libero Nicola Trifuoggi, l'unico che finora ha gettato la maschera dicendosi pronto a correre, e alle possibili alleanze che potrebbero nascere tra le liste civiche e il Movimento 5 Stelle (che però all'Aquila non sembra avere lo stesso seguito elettorale fatto registrare in altre province e città abruzzesi).

 

La replica di Pietro Di Stefano: Prg, ecco l'attività di partecipazione

L'assessore Pietro Di Stefano, a seguito della pubblicazione dell'articolo, ha inteso inviare in redazione un sunto delle attività sin qui poste per l'iter formativo del nuovo PRG. La pubblichiamo volentieri.

D.G.C. n. 171 del 12/05/2015 - La Giunta Comunale ha disposto la trasmissione al Consiglio.

08/06/2015 - La Commissione Consiliare “Gestione del Territorio”, in accordo con l’Assessorato alla Ricostruzione, Urbanistica e Pianificazione, ha promosso lo svolgimento di un incontro di approfondimento e confronto sulle principali tematiche di sviluppo del progetto del nuovo Piano, finalizzato a raccogliere contributi e proposte.

09/07/2015 – Incontro pubblico presso l’Auditorium del Parco. Sono stati illustrati i contenuti del Documento preliminare e raccolti i contributi dei soggetti portatori di interessi in merito ai principali temi trattati. Una sintesi dell’incontro partecipativo è pubblicata sulla pagina web del Settore.

15/07/2015 - La Commissione “Gestione del Territorio” ha approvato il Documento Preliminare promuovendo, prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale, un’ulteriore fase di partecipazione.

A tal fine è stata predisposta la Sintesi non tecnica del Documento Preliminare, inoltrata via mail a una corposa mailing list di enti, associazioni, istituzioni locali nonché pubblicata sulla pagina web del Settore Pianificazione con associato l’indirizzo di posta elettronica  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , con l’invito a tutti gli interessati a inviare idee, contributi, azioni in corso o programmate sui temi trattati, al fine di integrare e migliorare il Documento prima della sua definitiva approvazione.

D.C.C. n. 118 del 26/11/2015 – Approvazione del Documento Preliminare da parte del Consiglio Comunale.

A seguire l’Assessorato alla Ricostruzione e l’Ufficio del NPRG hanno promosso una serie di incontri partecipativi con i Consigli Territoriali di Partecipazione, svoltisi presso la sede Comunale di Palazzo Fibbioni. Nella giornata del 19 gennaio u.s. sono stati presenti, al mattino, i CTP 3/Sassa e CTP 4/Preturo, mentre nel pomeriggio i CTP 5/Coppito–Pettino Cansatessa-San Vittorino, CTP 7/Santa Barbara-Sant’Anza-San Sisto-Pile, CTP 8/Torrione-San Francesco-San Giacomo-Collebrincioni-Aragno, CTP 12/Gignano-Pianola-Torretta-Sant’Elia. Nella giornata del 20 gennaio è stata la volta del CTP 1/L’Aquila Centro, al mattino, mentre nel pomeriggio i CTP 2/Roio, CTP 11/Bagno, CTP 12/Gignano-Pianola-Torretta-Sant’Elia. L’ultimo incontro, con il CTP 10/Paganica è previsto per il pomeriggio del 26 gennaio p.v

Durante gli incontri, dopo una breve presentazione del lavoro svolto, è seguita un’ampia e proficua fase di ascolto e scambio di informazione tra i cittadini e l’Ufficio del Nuovo PRG, sulla base delle seguenti tematiche:

  • Fabbisogni nel campo dei servizi, degli spazi pubblici, della socialità, della mobilità;
  • Criticità nel campo dell’ambiente urbano e del paesaggio, del patrimonio culturale;
  • Opportunità nel campo della rigenerazione urbana, del riuso degli spazi pubblici e degli immobili sottoutilizzati, della riqualificazione di aree produttive, della valorizzazione degli spazi rurali, dell’ambiente e del patrimonio culturale, dello sviluppo di impresa, delle prospettive per le nuove generazioni, del rafforzamento dell’identità territoriale locale;
  • Visioni del futuro/Progettualità per il proprio ambito territoriale in rapporto al sistema urbano complessivo, al contesto territoriale e ambientale, al ruolo della città capoluogo e al rapporto delle frazioni (centri fondatori) con essa, alla definizione di nuove prospettive di sviluppo per il futuro da accompagnare alla ricostruzione dei centri storici.

Come convenuto, i CTP raccoglieranno gli esiti della discussione in un documento che sintetizzi i contributi del territorio di riferimento, da inviare al Comune di L’Aquila al fine di integrarne i contenuti nella redigenda proposta di Piano.

E’ stata altresì condivisa l’opportunità di una ulteriore fase partecipativa, magari come focus su argomenti/progetti specifici, sulla base dei documenti prodotti.

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2016 10:48

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