Clima teso in consiglio comunale durante la discussione sull'ordine del giorno proposto dal capogruppo del Pd Stefano Palumbo, e approvato a larga maggioranza dall'aula, che prevedeva l'elaborazione di un piano di abbattimento delle palazzine del Progetto Case e dei map.
Il confronto si è accesso durante l'intervento del sindaco Massimo Cialente, che ha avuto uno scambio di opinioni piuttosto duro con i consiglieri di minoranza Vincenzo Vittorini (Appello per L'Aquila che vogliamo) e Giorgio De Matteis (L'Aquila città aperta). Tra i tre sono volate urla e parole grosse, tanto che il presidente dell'assemblea, Carlo Benedetti, ha dovuto interrompere per qualche minuto la discussione minacciando di far intervenire gli agenti della polizia municipale presenti in aula.
Tutto è scaturito da alcune frasi pronunciate da Cialente. Il primo cittadino, nel ricostruire il quadro degli eventi entro cui maturò la decisione di realizzare il piano Case, ha in sostanza difeso il proprio operato e quello della maggioranza da lui guidata all'epoca del terremoto, attribuendo invece ad altri - al governo Berlusconi, spalleggiato dall'allora presidente della Regione Chiodi - le responsabilità e la paternità del progetto, che altro non fu, a detta del sindaco, se non un'operazione di tipo mediatico-propagandistica condotta sulla pelle degli aquilani.
Al che sia Vittorini, e con lui l'altro consigliere di Aplcv Ettore Di Cesare, che De Matteis hanno urlato contro il primo cittadino, accusandolo di essere stato incoerente in molte decisioni, di aver mentito alla popolazione e di aver tenuto un comportamento ambiguo e ambivalente nei confronti di alcuni personaggi come Guido Bertolaso, prima osannato e omaggiato con tanto di premi e riconoscimenti e poi scaricato. Di Cesare ha ricordato la lettera di solidarietà scritta da Cialente a Bertolaso quando l'ex capo della Protezione civile venne iscritto nel registro degli indagati. "Abbia la faccia di mettersi contro il sistema di potere che ha ucciso questa città e ha ucciso le 309 vittime del terremoto" ha gridato Vincenzo Vittorini.