Lunedì, 07 Marzo 2016 12:32

Sottoservizi, De Matteis striglia ancora Di Benedetto. Frattale replica furioso

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Sui sottoservizi, impazza la polemica politica.

Prima il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti, con la proposta choc di non far partire il cantiere lungo l'asse centrale, visti i ritardi accumulati e le difficoltà incontrate, poi il consigliere Giorgio De Matteis che, settimana scorsa, ha sollevato il rischio di instabilità degli edifici del centro, connesso agli scavi e alla posa dei cunicoli di cemento armato.

A De Matteis ha risposto, sul quotidiano Il Centro, Americo Di Benedetto: "Esiste la certificazione della società di valutazione Rinacert che ha validato il progetto esecutivo. Una certificazione costata 100mila euro", ha sottolineato il presidente della Gran Sasso Acqua, stazione appaltante dell'opera.

La risposta non ha soddisfatto De Matteis che l'ha definita lacunosa e titubante. "Non è sufficiente a fugare i dubbi che stanno emergendo. Peraltro, sono quanto mai sorprendenti le rassicurazioni di Di Benedetto che, per dargli maggiore forza, le motiva con il fatto che la certificazione di validità del progetto esecutivo è costata ben 100mila euro di soldi pubblici. Un'affermazione singolare, la cui ratio non è giustificabile e certo non sufficiente  rispetto ad una valutazione tecnica da fare nei cantieri, caso per caso, vista la morfologia urbana non omogenea del centro storico".

"Comprendo - ha incalzato De Matteis -  il nervosismo del Presidente della Gran Sasso Acqua, astro nascente della politica del fare che, evidentemente, non si rende ancora conto che il fare all'Aquila, soprattutto dopo il dramma del 6 aprile 2009 e le pesanti conseguenze che ancora minano la vita cittadina, deve avere come principio ispiratore la stabilità delle nostre case e la sicurezza dei cittadini. Le preoccupazioni relative ai sottoservizi da parte degli abitanti del centro storico, che ho posto all'attenzione degli amministratori, vanno al di là delle contrapposizioni di parte o di una volontà da bastian contrario. E' il momento, per tutti, di essere seri e affidabili, di affrontare la questione con quell'onestà intellettuale che non ha niente a che vedere con le risposte stizzite e con atteggiamenti da lesa maestà".

Per questo motivo la seconda commissione consiliare si riunirà a fine marzo con l'audizione dello stesso Di Benedetto, dei tecnici del Comune e delle aziende che stanno eseguendo i lavori, "per un confronto serio e chiarificatore, alla presenza dei tecnici e dei cittadini interessati".

Giusto qualche ora e Gianni Frattale, presidente dell'Ance provinciale e coordinatore generale della Asse Centrale Scarl, l'Ati che ha ottenuto l'aggiudicazione del primo lotto dei lavori da 38milioni di euro, ha replicato a Giorgio De Matteis, come già aveva fatto con Carlo Benedetti, con una nota durissima.

"Ci piacerebbe sapere sulla base di quale preparazione tecnico scientifica e su quali riscontri oggettivi De Matteis lancia il suo irresponsabile allarme sulla stabilità degli edifici ubicati nelle strade attraversate dai sottoservizi", si è chiesto Frattale. "I suoi riscontri, ci dice, sarebbero le voci di cittadini che hanno rappresentato al politico locale le loro legittime preoccupazioni. E questo basta a farlo parlare con toni gravi di ‘problemi seri alle fondamenta’, di ‘lavori eseguiti a filo degli edifici’ e di ‘mancato coordinamento dei lavori’. E’ un vizio di certa politica locale quello di alzare polvere per farsi notare. E’ preoccupante però come questo avvenga in totale spregio delle conseguenze per la città e per le imprese".

Ci si scaglia contro opere importanti per la collettività e la ricostruzione nel furore cieco di fare danno al nemico politico, senza pensare che dietro quelle opere ci sono banche che finanziano e assicurazioni che garantiscono, incalza Frattale. "Anche i dirigenti di questi istituti leggono i giornali e vengono influenzati nelle loro scelte dall’umore sociale e politico che spesso ruota intorno alle opere in questione. Per questo motivo i nostri legali stanno già valutando eventuali danni subiti in tal senso dalla nostra ATI".

L'imprenditore aquilano parla, senza mezzi termini, di sport elettorale che, negli ultimi tempi, sembra prendere sempre più piede: "Sparare contro i sottoservizi è una pratica suicida per la città che ci auguriamo si esaurisca a breve per consentirci di completare serenamente il tracciato, ormai arrivato ad un quarto del suo percorso senza che nessun edificio attraversato sia stato minato nelle sue fondamenta, come elucubra De Matteis sulla base del chiacchiericcio cittadino".

Dunque, Frattale fornisce alcune precisazioni. "Il progetto esecutivo dell’opera è stato realizzato da esperti e certificato in ogni sua parte da una società d’eccellenza. I lavori dei sottoservizi sono monitorati costantemente da un geologo dell’Università dell’Aquila. Esiste una schedatura di tutti gli edifici ubicati lungo il percorso del tunnel su cui si effettuano singoli monitoraggi prima, durante e dopo il passaggio degli scavi. Il tunnel nei pressi di Palazzo Margherita è in via di completamento in questi giorni ed entro il mese verrà asfaltata la strada. Il tunnel non è mai a filo degli edifici ma al centro strada. Gli scavi si eseguono ‘a blindaggio’, una tecnica che serve proprio a tutelare, in via preventiva, le fondamenta degli edifici. Operano costantemente sul posto un direttore tecnico, un capo cantiere, un architetto addetto a tutte le interferenze con i vari cantieri che verifica lo stato di consistenza degli edifici, due geometri di cantiere, più altri assistenti che si riuniscono ogni sera per eventuali aggiornamenti tecnici dei lavori e per qualunque segnalazione di imprevisto".

Nessuno di questi esperti - dice Frattale - ha riscontrato i dissesti richiamati da De Matteis e di cui ha sentito parlare dai cittadini residenti. "Risulteremmo pedanti se ci spingessimo oltre questi dettagli, ma per ogni ulteriore curiosità tecnica del nostro consigliere, che dice di non accontentarsi di risposte generiche, rimandiamo al tavolo di coordinamento tecnico fra tutti i soggetti interessati, che si riunisce ogni mercoledì presso la Gran Sasso Acqua. Ne esiste anche uno a cui partecipano i cittadini con le categorie associative che si riunisce una volta al mese. Ma siamo anche disponibili ad incontrarlo in qualunque altra sede per un chiarimento leale e al riparo da strumentalizzazioni politiche, se la sola chiarezza tecnica è il suo cruccio".

Infine l'ultimo l'affondo, piuttosto duro: "Sarebbe stato onesto e rispettoso nei confronti di chi lavora, di chi abita quei palazzi e dell’intera città, avere questo scambio costruttivo prima di ingenerare dubbi e preoccupazioni infondate sui giornali. Ma capiamo bene come la polemica sulla stampa dia almeno un certificato di esistenza politica per chi non ha più altro modo con cui distinguersi".

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2016 17:17

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