Lunedì, 11 Aprile 2016 10:57

Cialente in Senato, Blundo: "Commissione verificherà le verità sulla ricostruzione"

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"Nell'audizione in Senato dello scorso 7 aprile, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha affermato che la risoluzione dell'emergenza terremoto è stata complicata da un duplice 'fuoco incrociato': da un lato il film Draquila di Sabina Guzzanti, che avrebbe messo l'indice solo sul malaffare e, dall'altro, le opinioni del giornalista Bruno Vespa, che nel suo programma su Rai 1 avrebbe fatto credere a una ricostruzione non vera".

Lo ha svelato, in una nota, la senatrice aquilana del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo, a seguito dell'audizione in Senato del primo cittadino. "Tuttavia – ha proseguito Blundo – il Sindaco ha asserito che, grazie alla 'sua sana amministrazione' la ricostruzione del centro storico di L'Aquila, partita nel 2013, è cantierizzata ora al 50%".

La veridicità delle affermazioni di Cialente verrà valutata all'interno dei lavori della commissione d'inchiesta. In realtà, l'audizione era finalizzata solo ad appurare l'urgenza di istituire una commissione d'inchiesta sulla ricostruzione. "Quel che stupisce, però - ha aggiunto la senatrice - è la contraddizione tra la dichiarata consapevolezza che 'la chiave di volta sia stata il riaprire le scuole nell'autunno 2009 per far tornare 17.500 ragazzi a L'Aquila con le famiglie' e l'inspiegabile stallo dei fondi stanziati per la ricostruzione delle scuole: infatti, nessun edificio in città è stato ancora recuperato o cantierizzato. Inoltre, negli anni le iscrizioni sono notevolmente diminuite e non solo in ambito universitario".

"Sappiamo che il Sindaco – ha sottolineato ancora Blundo – aveva cambiato opinione sulla necessità di una inchiesta parlamentare per rilevare le responsabilità politiche. Ci rallegriamo che, sulla via di Damasco, ne riconosca adesso anche l'urgenza, sia in commissione che nelle dichiarazioni fatte alla stampa il 5 Aprile. Ciò che a noi interessa capire è se siano state investite bene le risorse realmente erogate e se siano stati creati i giusti presupposti per garantire sia la ricostruzione che la ripresa economica del territorio".

Blundo si è detta "felice" di sapere che la città ha 'perso' soltanto 1700 residenti e che, tra loro, molti si sono spostati nei paesi limitrofi. "Di sicuro, andranno valutate tutte le norme, come quella che ha consentito l'acquisto in altre città con l'equivalente della casa terremotata e che ha permesso di avere tale equivalente anche in presenza di un mutuo appena avviato. Così come andrà approfondito se un centro storico possa essere cantierizzato al 50% prima di avere ripristinato i sottoservizi. Va fatta luce su come sia stato possibile che la città 'già ricostruita', come affermato, sia stata in grado di ospitare 60 mila persone per il raduno degli Alpini, giacché esse ci risulta siano state ospitate in tende e roulotte sui prati e sui piazzali e finanche nei parcheggi delle scuole, nonché alloggiate sulla costa abruzzese occupando alberghi, pensioni ed hotel fino a Grottammare nelle Marche".

Certo – ha concluso – "per la 'disavventura' del vicesindaco Riga, come da Cialente definita, c'è stata tempestività nella dimissione e gliene diamo atto, ma non per questo si giustifica il 'malaffare aquilano'. Spiace dover sentire però che dalla commissione d'inchiesta ci si aspetta una legge di riferimento per l'emergenza in Italia, quando la legge era già stata scritta dai cittadini e fu abbandonata da Legnini in commissione senza promuovere la discussione. Quando volevo depositarla fui accusata di strumentalizzazione politica".

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