Il Movimento 5 Stelle ha abbandonato la seduta della commissione Bilancio del Consiglio regionale in segno di protesta contro i criteri di assegnazione dei fondi (2 milioni di euro) presenti nell'emendamento in discussione in questi giorni dall'assemblea.
“Non si sta rispettando la legge in commissione Bilancio che si sta tenendo in queste ore in Consiglio regionale ed è per questo che abbandoniamo la seduta" scrivono in una nota congiunta i consiglieri pentastellati.
"La commissione che discute l’emendamento bipartisan (centro destra e sinistra) in cui si elargiscono fondi per oltre due milioni di euro" prosegue la nota "vorrebbe licenziare il provvedimento nonostante il parere negativo dell'ufficio del Consiglio e senza il parere vincolante della struttura finanziaria della Giunta. Come è previsto dalla legge regionale numero 3 del 2002. Noi non ci pieghiamo a queste gravi violazioni. Ed abbiamo invitato anche i consiglieri di centro destra ad abbandonarla affinché il rispetto delle norme sia garantito almeno dalla mancanza del numero legale in aula. Ma non hanno seguito il nostro invito”. E’ durissimo il giudizio dei consiglieri Marcozzi, Pettinari e Ranieri del M5S che questa mattina stanno lottando affinché criteri di legalità e trasparenza siano applicati all’interno del palazzo regionale".
“Ci sentiamo lesi nei diritti e nelle prerogative delle nostre funzioni” affermano Marcozzi e Pettinari “Abbiamo richiesto questo parere finanziario prima di iniziare a discutere, perché secondo legge rappresenta una condizione vincolante per l’approvazione di norme che elargiscono soldi pubblici, ma non ci è stato dato. Qui stiamo violando una norma sulla procedura e non possiamo far altro che abbandonare la seduta perché non si sta rispettando la legge”.
“Il M5S” incalza il consigliere Gianluca Ranieri “dal primo giorno in Regione ha sempre chiesto che ogni tipo di erogazione di fondi pubblici sia regolamentata da bandi ad evidenza pubblica. Ancora di più quando è la legge che ce lo chiede. Infatti” spiega Ranieri “ nonostante l’approvazione delle leggi 46 e 55, che prevedono l’attuazione di evidenze pubbliche per i fondi destinati alla cultura, i bandi che dovrebbero garantire meritocrazia e trasparenza, ancora non vengono attuati e le leggi rimangono a prendere polvere nel cassetto, mentre si elargiscono ancora una volta soldi degli abruzzesi a pioggia con criteri che sembrano ad personam, lascando piena discrezionalità alla politica. Chiediamo a tutti gli enti culturali del territorio abruzzese se si sentono rappresentati da questo metodo di elargizione di Regione Abruzzo” continua Ranieri “e se davvero nel 2016 per essere un operatore culturale ci si deve affidare al santo in paradiso.
“Questo modo di fare politica è la cosa più lontana dal nostro modo di intendere il Governo di questa Regione” concludono i 5 stelle “trasparenza e meritocrazia devono essere alla base della destinazione di soldi pubblici. Lo saranno quando saremo noi al governo dell’Abruzzo”.
E di contributi a pioggia parla anche il presidente della Provincia dell'Aquila nonché sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis (Pd), che definisce "un'offesa grave" nei confronti di tutti i sindaci che non hanno soldi per la messa in sicurezza antisismica delle scuole il provvedimento in discussione in Consiglio regionale.
“I contributi pubblici che il Consiglio regionale si appresta ad elargire ‘a pioggia’ per manifestazioni culturali, eventi e iniziative del più svariato genere" scrive De Crescentiis in una nota dai toni molto duri "rappresentano un’offesa grave nei confronti di tutti quei sindaci che, dopo i recenti terremoti, hanno chiesto aiuto alla Regione per garantire la sicurezza nelle scuole dei propri comuni e si sono visti sbattere letteralmente la porta in faccia”.
“Un provvedimento – sottolinea De Crescentiis – che rappresenta la più bieca politica clientelare e si pone in perfetta continuità con il passato”.
“Se questa legge dovesse essere approvata, mentre migliaia di famiglie abruzzesi vivono ogni giorno la preoccupazione per la sicurezza nelle scuole frequentate dai propri figli, la Regione darebbe un duro colpo alla credibilità stessa della classe dirigente alimentando quella distanza dai problemi reali dei cittadini che sta accrescendo un sentimento di ostilità verso la politica”.
“Com’ è noto – aggiunge De Crescentiis – i sindaci stanno sostenendo spese non previste per sistemare al meglio le scuole dei propri comuni per le quali hanno richiesto aiuto alla Regione senza ricevere alcuna risposta. Sono stati lasciati soli a far fronte a problemi ben più seri degli eventi e delle manifestazioni di cui si sta occupando il Consiglio regionale, con un uso scellerato del denaro pubblico”.
“Una realtà, quella della sicurezza sismica, che personalmente sto vivendo nel mio doppio ruolo di sindaco e di presidente della Provincia, e per la quale ritengo non ci sia più tempo da perdere”.
“Per questo ritengo sempre più urgente la convocazione, da parte della Regione, dell’incontro che ho sollecitato, con la presenza del sindaco dell’Aquila e dei titolari dell’Usrc e dell’Usra, per avere certezza sui finanziamenti necessari a mettere in sicurezza le scuole superiori della provincia, con particolare riferimento alla città dell’Aquila e alla Valle Peligna, senza dimenticare l’Alto Sangro e la Marsica”.
“Ogni ulteriore ritardo sarebbe un’imperdonabile inerzia che non siamo più disposti a giustificare”, conclude De Crescentiis.