Domenica, 25 Dicembre 2016 14:55

Natale per i detenuti: l'Abruzzo vergogna d'Italia viola i diritti umani

di 

Quello che ricorre oggi è il primo Natale dopo la morte del leader radicale Marco Pannella, e il quinto che vede i detenuti nelle carceri abruzzesi vedere lesi i loro diritti.

Nonostante una legge nazionale avesse istituito già cinque anni fa una figura regionale del Garante dei detenuti, l'Abruzzo è l'unica regione in Italia a non averlo ancora nominato. Una vergogna nazionale, per quanto riguarda i diritti nelle carceri. Aggravata dal fatto che per la nomina abruzzese è stata indicata Rita Bernardini, leader radicale e tra le maggiori conoscitrici del mondo penitenziario italiano.

Come da consuetudine radicale, Bernardini anche quest'anno ha visitato assieme ad altri compagni di partito una quarantina di istituti di pena in tutto il Paese: "La nostra presenza, ramificata e radicata laddove lo Stato è in una palese condizione di violazione della legge, rappresenta lo sforzo di non mollare nemmeno di un millimetro affinché il prossimo governo affronti perentoriamente il gravissimo problema dell'illegittimità dell'esecuzione penale", ha affermato. "Infami carceri italiane", le chiamava Pannella.

Il Garante dei detenuti nasce con la funzione di vigilare su tutte le forme di privazione della libertà, dalle carceri, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie), alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (Rems), fino ai trattamenti sanitari obbligatori (tso).

Proprio Pannella, prima di morire, propose Rita Bernardini a garante dei detenuti della regione nella quale era cresciuto e in cui si era formato come leader politico. Poi una incredibile maretta da parte del Consiglio regionale, fomentata da una legge definita "cloaca", ha portato nonostante presidi, appelli e polemiche al nulla di fatto di oggi.

Per l'elezione del garante si necessita di una maggioranza qualificata, ossia di 21 voti in Consiglio. La maggioranza di governo arriva a 18: le opposizioni di centrodestra non votano per mera contrapposizione politica, mentre il Movimento 5 Stelle è addirittura contrario alla nomina di Bernardini a causa di una sua vecchia condanna per azioni politiche legate alla legalizzazione delle droghe leggere [leggi l'approfondimento].

Dall'istituto di Sulmona (L'Aquila) che ha fatto discutere per anni a causa dell'elevato numero di suicidi, fino alle "Costarelle" dell'Aquila, sede di diversi regimi di 41-bis e passando per l'ala femminile di Castrogno (Teramo), i detenuti negli istituti abruzzesi subiscono passivamente il balletto e le gravi responsabilità della politica regionale, di fatto incapace di far rispettare diritti umani sanciti da una legge nazionale. 

Ultima modifica il Domenica, 25 Dicembre 2016 15:51

Articoli correlati (da tag)

Chiudi