"Dobbiamo dare vita ad una rivoluzione culturale che sfugga alla seduzione mediatica delle formazioni politiche, per lo più senza regole e nelle mani di singole persone o di ristretti gruppi, senza chiari e univoci riferimenti culturali e, pertanto, privi dei motivi del loro essere aggregati, dediti come sono ad apparire più che ad essere, pervasi quindi da opportunismo, populismo e demagogia, dal perpetuare se stessi oltre che dalle ragioni di partito".
Parole di Giancarlo Silveri, candidato sindaco con la lista civica 'Riscatto Popolare' che, stamane, ha presentato il suo programma elettorale [potete scaricarlo qui] "realizzato e condiviso con coloro che hanno accettato di entrare in lista".
Programma che è il "collante" di un progetto politico "fatto di cose concrete per ridisegnare L'Aquila del futuro - ha spiegato Silveri - basato su regole e metodi trasparenti, su idee che stimolino azioni innovative utili a diventare moltiplicatore di nuove idee e di strumenti atti ad assicurarne la trasformazione in progetti da realizzare nel modo più rapido".
La città ha bisogno di voltare pagina, ha aggiunto l'ex manager Asl; "la relazione Ocse che disegna alcune traiettorie di sviluppo possibile è rimasta sulla carta, si è badato soltanto alla ricostruzione delle case sebbene la città sia fatta di persone prima ancor che di abitazioni e se non si pensa alle persone, ai cittadini, rischiamo di ritrovarci con una città ricostruita ma vuota".
Il programma presentato stamane ha l'ambizione di "riavviare un serio e stringente processo di sviluppo che deve fare perno, però, sulle forze della città", ha proseguito Silveri; a dire che non si può pensare di vivere ancora di pubblico impiego, piuttosto "sulle risorse e le opportunità proprie del territorio, rendendole compatibili allo sviluppo pur rispettandole, iniziando a spendere bene le risorse finanziarie ed economiche messe a disposizione della città e ancora inopitamente accantonate". Con la priorità di porre con forza la questione delle aree interne: "E' necessario uscire dall'isolamento nel quale la nostra città si è posta ed è stata posta - ha sottolineato Silveri - dando impulso ad una rinvigorita e concreta affermazione della sua funzione di capoluogo di Regione e di Provincia".
Dunque, le proposte: "L'Aquila può ambire a divenire il quartiere nobile di Roma; in questo senso, è indispensabile realizzare l'infrastruttura che consenta il collegamento su treno veloce tra le due città, con una percorrenza di 30-45 minuti. Inoltre, per attrarre correnti turistiche ricche e qualificate, va creato un ufficio dei congressi".
Non solo. Silveri è convinto che vada promossa una conferenza permanente dei servizi "per la più proficua utilizzazione dei grandi complessi immobiliari, bandendo concorsi nazionali tra Università, Consorzi d'imprese e altri, con lo scopo di stabilire l'utilizzo di Reggia Angioina, ex mattatoio, Reiss Romoli, Caserme militari, Piazza d'Armi, complesso di Collemaggio, complesso conventuale di San Bernardino e della altre numerose realtà". E ancora: l'ex manager Asl ha parlato di città "urbanisticamente squilibrata", col Prg del 1979 che "non è stato attuato, pur imponendo vincoli sui suoli quinquennali che, decaduti, hanno permesso di edificare laddove erano previsti spazi pubblici riservati alle attività collettive, all'edilizia scolastica, al verde pubblico e ai parcheggi". Va evitato ulteriore consumo di territorio - ha aggiunto - e "va portato ad attuazione il piano della pedonalizzazione del centro storico, valorizzando gli spazi demaniali a ridosso delle mura e attuando il completo recupero architettonico e artistico dell'area delle 99 Cannelle e della Rivera".
Stando alle Opere pubbliche, Silveri ha inteso sottolineare l'urgenza di completare la variante sud-ovest della Mausonia, la necessità di realizzare in breve tempo la sede unica comunale che possa contenere tutti i servizi e gli uffici, e di creare, altresì, uno spazio coperto pubblico per il mercato dei prodotti locali della terra.
"Si parla tanto di smart city - ha proseguito - di 5G, modalità di trasmissione dei dati velocissima: cose importanti, che fanno notizia, ma non producono ricchezza di per sé; sarà importante saperle valorizzare imprenditorialmente sul territorio, creando qui ricchezza, non affidandosi a colossi cinesi o a imprenditori indiani, interessati più a prendere fondi che a produrre ricchezza".
Sviluppo tecnologico, e non solo; sul programma di 'Riscatto Popolare' ci sono capitoli destinati alla cultura - con la proposta, tra le altre, di realizzare un vero e proprio polo museale concepito come un grande museo diffuso sul territorio - e al turismo. Silveri ha deciso di sottoscrivere la Carta del Gran Sasso redatta dall'associazione Progetto Montagna, e in questo senso auspica "il completamento e l'ottimizzazione degli impianti sciistici di collegamento di Campo Imperatore, pezzo di un progetto più ampio di sviluppo turistico integrato che veda L'Aquila al centro di un ampio bacino sciistico e naturalistico che va dall'Altipiano delle Rocche, Ovindoli e Campo Felice fino alla conca aquilana e a Campo Imperatore. Ponendo l'accento su due unicità del territorio: la Perdonanza Celestiniana, ridotta ad una mera sfilata, e il Cammino della Transumanza sul Tratturo Magno che, opportunamente promosso e finanziato, potrebbe ambire ai successi del Cammino di Santiago".
Silveri ha dunque strizzato l'occhio alle famiglie che hanno fatto ricorso alle così dette 'casette', "assecontandone le aspirazioni", e promesso chiarezza - in caso di elezione - sulla situazione degli edifici scolastici.
"Al programma siamo interessati, e non ci interessano le diatribile tra centrodestra e centrosinistra: anzi, ci incuriosisce molto conoscere gli aspetti di cui intendano occuparsi: qual è la visione di città, l'idea di sviluppo che tiene insieme le coalizioni", si è domandato malizioso. Aggiungendo che il programma sottoscritto "è disponibile anche per altri che non avessero il tempo di farlo, non ne siamo gelosi e vogliamo essere davvero utili a L'Aquila: d'altra parte, come spiegava Giuseppe Di Vittorio, il fondatore della Cgil, 'se dò una cosa a te, e tu dai una cosa a me, ciascuno di noi ha una cosa; ma se dò un'idea a te, e tu dai un'idea a me, ciascuano di noi si ritrova con due idee".
Non si tratta di un'apertura in vista di un possibile ballottaggio, Silveri tiene a chiarirlo, né al centrodestra né al centrosinistra: "Speriamo di arrivarci noi, al ballottaggio; non dovesse andare così, valuteremo attentamente i programmi e i progetti delle coalizioni che andranno al secondo turno e decideremo se apparentarci con una o l'altra, o se non apparentarci affatto. Pensarci oggi, sarebbe folle". Al primo turno, 'Riscatto Popolare' si presenterà con una sola lista, "e non ci interessa arrivare necessariamente a 32 candidati, raccogliendo candidature soltanto per fare numero: piuttosto, stiamo lavorando ad aggregare cittadini che condividano il programma di governo, che possano contribuire ad arricchirlo e migliorarlo. Il nostro intento è contribuire alla rinascita della città divulgando idee e progetti".