Botta e risposta tra il consigliere di maggioranza Fabrizio Taranta (Noi con Salvini) e i consiglieri di opposizione Paolo Romano e Elia Serpetti (Il passo possibile) sulla ricostruzione privata della frazione di Arischia.
Taranta, in una nota, aveva parlato di "un'inversione di rotta" e di "un'accelerazione", rispetto al passato, grazie agli effetti della delibera di giunta 441 del 2 ottobre 2017.
All'esponente di Noi con Salvini, Romano e Serpetti rispondono:
"Leggiamo con stupore un articolo di un consigliere maggioranza improntato alla massima autoreferenzialità e trionfalismo, ma come si dice "a Natale puoi".
"La ricostruzione ad Arischia è già finita e l’azione amministrativa inizia a dare i primi frutti, questo sembra il senso dato dal Consigliere alle sue dichiarazioni".
"Peccato che in questo caso si sia giusto annunciato, anzi ribadito, l’ovvio, ovvero l'assegnazione delle pratiche agli istruttori, non certo l'avvio tanto atteso dei cantieri".
"Le pratiche assegnate agli istruttori Usra sono quelle individuate grazie alla delibera n.5 del 10/01/2017 della passata Amministrazione comunale, come correttamente viene riportato anche sul sito del Comune sin dal 15/02/2017: “Il settore Ricostruzione privata rende noto che è stato pubblicato un avviso per disciplinare gli interventi di ricostruzione post terremoto 2009, previsti dalla legge 125/2015 e le cui misure sono state approvate con deliberazione di Giunta comunale n. 5 del 10 gennaio 2017. Tali interventi hanno lo scopo di accelerare il processo di ricostruzione e riguardano anche le anticipazioni per le demolizioni e le cantierizzazioni".
"Ad esclusione quindi del completamento fisiologico degli interventi attivati grazie alla delibera citata, l’iter dei restanti progetti, ricadenti in fase 1 o fase 2, sta seguendo la normale procedura dettata dalla vigente normativa, uguale per tutti e riportata nella programmazione fatta con determina dirigenziale 31/01/2017 n. 56 e precedenti. Questa è la realtà ed è nota a tutti coloro che hanno seguito le vicende con la voglia di portare avanti risultati per Arischia e non per se stessi".
"Semmai ci sarebbe da chiedersi cosa hanno fatto da luglio a oggi i nuovi inquilini di Palazzo Fibbioni".
"Purtroppo tocca sottolineare che a distanza di 6 mesi dall’elezione del nuovo sindaco, l’unico risultato tangibile che si sta perseguendo per la frazione di Arischia è la già avviata messa in sicurezza (per mezzo delle demolizioni) grazie al lavoro del consigliere Serpetti - pubblicamente additato come colui che voleva lo spopolamento del paese - per riaprire e rendere fruibili alcune strade".
"Sorge spontanea allora una domanda: perché la tanto criticata zona rossa non è stata revocata dalla nuova giunta, anzi ne è stato allargato il perimetro?".
"Ancora una volta qualcuno ha cambiato idea mentre continua a parlare di coerenza".