Venerdì, 04 Maggio 2018 14:02

Consiglio, centrodestra si spacca su accoglienza ai minori rifugiati

di 

Si spacca la maggioranza di centrodestra, e non è la prima volta.

In Consiglio comunale, al momento di discutere l'ordine del giorno presentato dai consiglieri Paolo Romano ed Elia Serpetti (Il Passo Possibile) finalizzato all'allargamento del progetto Sprar 'Battiti d'integrazione', sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati, anche a tutela dei minori non accompagnati, sono riemerse le ruggini tra i partiti che compongono la sfilacciata maggioranza di governo. 

A favore dell'ordine del giorno, infatti, hanno votato i consiglieri di opposizione e, con loro, i rappresentanti di Forza Italia e L'Aquila Futura, la lista civica che esprime in Giunta l'assessore alle Politiche sociali Francesco Bignotti, il quale, già mesi fa, aveva annunciato la volontà di estendere lo Sprar anche ai minori non accompagnati. Al provvedimento, si sono opposti, invece, i consiglieri di Fratelli d'Italia e Lega, oltre al capogruppo di 'Benvenuto presente' Daniele D'Angelo.

Così, l'ordine del giorno è stato approvato con 20 voti favorevoli, 9 contrari (Francesco De Santis, Fabrizio Taranta, Luigi Di Luzio, Daniele Ferella della Lega, Daniele D'Angelo di Benvenuto Presente, Giorgio De Matteis, Ersilia Lancia, Marcello Dundee, Berardino Morelli di Fratelli d'Italia) e 1 astenuto, il capogruppo dell'Udc Raffaele Daniele. 

"È una vergogna che un'amministrazione di centrodestra con un Sindaco dalla storia politica chiara e limpida approvi lo schiavismo del terzo millennio, giocando sulla pelle degli immigrati e accettando la spesa folle di denaro pubblico", l'affondo del consigliere Francesco De Santis. "Noi della Lega abbiamo votato contro, ci siamo candidati e abbiamo vinto le elezioni con il motto 'Prima gli Aquilani'", ha aggiunto; "non ci presteremo a commistioni con la sinistra e ai tradimenti dei valori e dei programmi per cui gli aquilani ci hanno mandato in Consiglio Comunale".

I consiglieri comunali di Forza Italia, invece, e in particolare Roberto Junior Silveri, Elisabetta De Blasis, Ferdinando Colantoni, Giancarlo Della Pelle, Maria Luisa Ianni, Vito Colonna e Roberto Tinari, hanno spiegato di aver votato l'ordine del giorno "per una serie di importanti ragioni". Ed in particolare: "finalmente, con la clausola di salvaguardia che fissa un tetto numerico più basso per i minori presenti nel territorio provinciale, e grazie ad un percorso di integrazione fortemente controllato, sarà possibile accogliere i minori anche con un risparmio della spesa per ciascun richiedente asilo. Ogni bambino, inoltre, sarà seguito nel suo percorso, a cominciare dall'insegnamento della lingua italiana e dall'assistenza sanitaria".

Accogliere non vuol dire solo fornire pasti e alloggio ma, soprattutto, investire le risorse stanziate per la formazione e l'integrazione del minore, hanno sottolineato i forzisti. "Il tutto si traduce in un incentivo al settore terziario del territorio e in un controllo maggiore dei soggetti accolti. I Cas sono nati come Centri di accoglienza straordinaria e non hanno un limite al numero delle persone ospitate. I sistemi Sprar, invece, sono centri di accoglienza con un percorso di integrazione e, pertanto, prevedono un limite numerico per coloro che possono essere accolti. Una migliore gestione degli Sprar equivale, dunque, a ridurre in maniera importante i Cas presenti sul territorio, con maggiori garanzie di funzionamento e controllo a tutela dei minori".

Durissimo l'affondo dell'assessore, e deputato leghista, Luigi D'Eramo: "Con un atteggiamento irresponsabile, Forza Italia ha deciso di mettere in grande imbarazzo il sindaco e l'intera maggioranza di centrodestra", le sue parole, che pesano come macigni. D'altra parte, Paolo Romano - in fase di esposizione dell'ordine del giorno - aveva sottolineato come i fondi destinati all'allargamento del progetto Sprar fossero già stati appostati in Bilancio, nei capitoli di riferimento, sebbene la decisione non fosse passata in Giunta. 

Oltre le ragioni, si tratta dell'ennesima frizione tra Lega e Forza Italia che, in questi mesi, stanno giocando una partita politica che va al di là della vita amministrativa e che attiene, piuttosto, agli equilibri di potere in seno alla maggioranza, con lo sguardo rivolto alle Regionali. Non proprio uno spettacolo edificante, a meno di un anno dalle amministrative. 

I lavori del Consiglio

Il Consiglio comunale ha proceduto, in apertura dei lavori, all'approvazione (17 sì, 1 astenuto) della proposta deliberativa relativa all'acquisizione al patrimonio comunale di un immobile, sito in via Eusanio Stella, destinato al mercato contadino. Sulla base di un emendamento al testo deliberativo è stato stabilito che, entro 120 giorni dall'approvazione dell'atto da parte del Consiglio, si procederà alla concessione in comodato della struttura, per la durata di 19 anni, alle associazioni Slow Food e Cia, "demandando ai competenti settori la predisposizione degli atti consequenziali, ivi compresa la predisposizione del regolamento per la disciplina del mercato contadino da parte della giunta comunale". L'atto deliberativo è stato presentato dal vice sindaco Guido Quintino Liris, titolare della delega al Patrimonio.

Approvato anche (18 voti favorevoli, 3 contrari), su proposta deliberativa dell'assessore al Bilancio Annalisa Di Stefano, lo schema di convenzione relativo all'affidamento del servizio di Tesoreria comunale, per la durata di cinque anni.

Sono stati invece ritirati dai proponenti, per approfondimenti e integrazioni al testo, gli ordini del giorno, rispettivamente, del consigliere Stefano Palumbo (Pd) sull'intitolazione di una via al premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini e dei consiglieri Giancarlo Della Pelle e Ferdinando Colantoni (Forza Italia) per l'affidamento, tramite convenzione, degli impianti pubblicitari di proprietà del Comune dell'Aquila e per la regolamentazione dei dispositivi per l'affissione di annunci funebri.

Ritirati dai proponenti anche l'ordine del giorno del consigliere Antonio Nardantonio (Pd), finalizzato all'individuazione, in sede di prima variazione al Bilancio di Previsione, delle risorse necessarie per la realizzazione delle opere di ampliamento e restauro di piazza Domenico Vittorini nella frazione di Preturo, e la mozione, che era stata presentata dalla consigliera Carla Cimoroni (L'Aquila Chiama), finalizzata all'istituzione dell'anagrafe delle persone senza fissa dimora.

Iscrizione all'anagrafe per le persone senza dimora, Coalizione Sociale: "Primo passo verso gli invisibili della nostra comunità"

La consigliera comunale Carla Cimoroni ha ritirato la mozione finalizzata all'istituzione dell'anagrafe delle persone senza fissa dimora poiché, nel frattempo, l'amministrazione ha adempiuto alle prescrizioni normative.

"E' un'altra vittoria che dimostra per l'ennesima volta in meno di un anno come un'opposizione forte, ma costruttiva, possa portare dei frutti e migliorare la vita della comunità aquilana", si legge in una nota della Coalizione sociale.

In effetti, in seguito all'iniziativa del movimento civico - prima nel confronto con i funzionari dell'ufficio Anagrafe e poi con la presentazione della mozione da parte della consigliera Cimoroni - dal 18 aprile scorso è possibile scaricare sul sito web dell'ente il modulo con cui le cittadine e i cittadini in determinate condizioni possono richiedere l'iscrizione secondo il criterio del 'domicilio'.

"Non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la mozione sia stata attuata dall'amministrazione ancora prima di venire discussa e approvata dall'aula consiliare", ha sottolineato Cimoroni. "E' una battaglia importante che ha voluto intraprendere la Coalizione Sociale a favore delle fasce più deboli della nostra comunità, persone che non avendo fino ad oggi la possibilità di essere iscritti all'anagrafe non avevano i requisiti minimi per accedere anche a servizi essenziali, come l'assistenza sanitaria o i servizi sociali".

Il punto da sottolineare non è tanto quello dell'istituzione di un indirizzo fittizio, già previsto da una Delibera di Giunta del 2006, quanto quello del riconoscimento del principio dell'iscrizione secondo il criterio del "domicilio" per tutte e tutti coloro che evidentemente non sono in possesso dei requisiti per essere iscritti all'anagrafe secondo il consueto criterio della "residenza nella dimora abituale". Perché è proprio su questo criterio (il domicilio) - chiarisce la Coalizione sociale - che "le amministrazioni locali si sono negli anni via via irrigidite, soprattutto in conseguenza dell'emanazione di leggi e della diffusione di un sentimento nei confronti dei fenomeni della povertà estrema e dell'emarginazione sociale, che hanno seguito logiche sempre più securitarie e repressive; logiche in cui si innesta anche la complessa normativa che regolamenta il soggiorno dei cittadini stranieri, comunitari e non, e a cui la prassi amministrativa spesso si adegua in maniera un po' troppo acritica. La pubblicazione della modulistica sul sito web del Comune dell'Aquila è una piccola grande battaglia vinta nella direzione di una città più attenta alle fasce più deboli dal punto di vista economico e sociale".

Il riconoscimento del principio dell'iscrizione anagrafica per domicilio è solo un primo passo. "Sarà fondamentale ora l'impegno e la disponibilità di tutti gli attori coinvolti (persone senza dimora, funzionari comunali, servizi sociali, organizzazioni del terzo settore, etc.) a muoversi insieme per garantire il diritto-dovere all'iscrizione anagrafica in tutte le modalità consentite dalle norme vigenti, in modo da rendere finalmente visibili anche i più emarginati, per provare a inserirli in percorsi di recupero e inclusione sociale. Su questo è certo che continueremo a fare un'opposizione dura ma costruttiva, a vigilare e a metterci, se necessario, a disposizione degli interessati".

Ultima modifica il Venerdì, 04 Maggio 2018 23:38

Articoli correlati (da tag)

Chiudi