Nei giorni scorsi si sarebbe dovuta riunire la Commissione 'Politiche sociali', convocata dalla presidente Elisabetta De Blasis (Lega) per discutere la vicenda del centro sportivo 'Verdeaqua' a Santa Barbara, ancora chiuso in attesa che Asl, vigili del fuoco e Arta verifichino se ci siano le condizioni per una riapertura, dopo l’incidente dello scorso 10 ottobre, quando alcune esalazioni di acido cloridrico causarono l’intossicazione di quattro persone; il giorno dopo, d'altra parte, il Consiglio di Stato aveva confermato un precedente pronunciamento del Tar, stabilendo l’illegittimità della proroga che il Comune dell’Aquila aveva concesso alla cooperativa Verdeaqua Smile nel 2016 per la gestione dell’intero complesso.
Dunque, se venisse fuori che l’ambiente è stato bonificato e che non esistono più rischi per le persone, la piscina potrebbe anche riaprire subito. A quel punto, però, sorgerebbe un altro problema, quello del soggetto a cui affidare temporaneamente la gestione. All’indomani della sentenza del Consiglio di Stato, infatti, Verdeaqua Smile – benché non ci fossero atti comunali o ingiunzioni del tribunale che la costringessero a farlo – si è defilata, sostenendo di non essere più in grado di andare avanti.
In ballo c'è il futuro di 35 lavoratori, oltre che di società sportive, atleti e semplici cittadini che usufruivano del centro sportivo.
Ebbene, a qualche ora dalla riunione della Commissione, la presidente De Blasis ha annullato la convocazione, rinviando l'assise a data da destinarsi. Eppure, le questione è di straordinaria importanza. Che cosa è accaduto?
A quanto si è potuto apprendere, De Blasis sarebbe stata 'richiamata' telefonicamente dal presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari che ha ritenuto "irregolare" la procedura di convocazione, "poiché non richiesta né dal Presidente del Consiglio stesso, né dal sindaco della città e tantomeno con la firma di almeno la metà dei commissari". Tra l'altro, Tinari avrebbe chiamato anche gli altri presidenti di Commissione - Luigi Di Luzio, Raffaele Daniele e Fabrizio Taranta - che avrebbero reagito in modo piuttosto stizzito: anche così si spiega, probabilmente, la comunicazione di Daniele ai consiglieri commissari della Commissione Territorio, riunita per discutere la proposta di Roberto Jr Silveri sulla pedonalizzazione di piazza Battaglione alpini e convocata, ha inteso chiarire il presidente, su richiesta della metà dei commissari.
Ora, è chiaro che si tratta di una vera e propria ingerenza del presidente del Consiglio: oltre i regolamenti, non era mai accaduto negli anni passati che l'esecutivo dettasse l'agenda ai presidenti di Commissione, stabilendo cosa trattare e che argomenti tenere sotto il tappeto. Anzi, in alcune occasioni le Commissioni - e non solo quella di 'Garanzia e controllo', affidata per prassi alle opposizioni - hanno trattato argomenti spinosi, ponendosi magari in contrasto con la Giunta e discutendo i provvedimenti assunti dall'esecutivo, modificandone magari la traiettoria amministrativa.
Si tratta di organismi fondamentali per il corretto funzionamento del Consiglio comunale, non semplici 'passacarte' della Giunta ma istituti che possono svolgere una importante funzione di proposta, supporto, controllo e, in taluni casi, di contrasto a decisioni assunte dall'esecutivo che, magari, non convincono i consiglieri commissari, di maggioranza e opposizione. Provare a 'controllarle', oltre a rappresentare una preoccupante deriva accentratrice della Giunta, è il sintomo delle difficoltà che stanno minando, da mesi, il centrodestra al governo della città e non lascia affatto tranquilli.