Giovedì, 23 Gennaio 2014 18:37

Riga attacca Cialente, un sindaco "che ama scaricare la responsabilità sugli altri"

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Avevamo raccontato, stamane, dell'intervista shock rilasciata dal primo cittadino, Massimo Cialente, al quotidiano La Repubblica. Una intervista che, come facilmente prevedibile, sta facendo molto discutere: il sindaco, infatti, ha affermato che sono già stati spesi 18miliardi - dal 6 aprile 2009 - per l'emergenza e la ricostruzione del cratere. Non solo. Ha anche rivendicato di aver spinto Roberto Riga alle dimissioni. Senza chiarire al giornalista di Repubblica che il vicesindaco non è stato arrestato - come scritto per ben due volte - ma raggiunto da una informazione di garanzia. 

"Resto stupito ed amareggiato dall’intervista rilasciata dal sindaco Massimo Cialente", attacca Riga. "La cosa che più mi addolora è quella di essere stato un collaboratore di un sindaco che ama scaricare la responsabilità sugli altri senza neanche aver accertato se essi hanno commesso errori o sbagli. Comunque, quello che onestamente mi ha lasciato basito ed amareggiato riguarda il contenuto delle domande poste dal giornalista e nello specifico la circostanza del mio status di 'arrestato', riferito per ben due volte. Ebbene, in tali occasioni, il sindaco Cialente non chiarisce assolutamente che il sottoscritto è stato raggiunto da un informazione di garanzia, istituto a tutela dell’indagato, ma con saccenza, arroganza ed irriconoscenza precisa il mio stato d’animo riferendo cose non precise e vere".

Un vero e proprio attacco. Riga, poi, precisa che "l’accusa levata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila è a tutt’oggi confinata nell’alveo delle indagini preliminari, talchè lo scorso 13 gennaio sono stato convocato dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Mancini, per rendere interrogatorio in qualità di persona sottoposta ad indagini e non come imputato. Per dovere di cronaca, circostanza spesso trascurata proprio dagli 'addetti ai lavori' e per mero spirito collaborativo vorrei evidenziare che lo scrivente non è mai stato sottoposto ad alcun tipo di misura di custodia cautelare, come appunto erroneamente viene riportato più volte nella predetta intervista".

L'ex vicesindaco ne ha per tutti: "Senza lasciarsi permeare dal 'vizio' del pregiudizio e della condanna anticipata, frequente in chi usa molto il verbo 'arrestare', soltanto come esercizio semantico e lessicale piuttosto che esercitazione di vita attiva, vi potrei comunicare alcuni passaggi dell’inchiesta in cui gli stessi personaggi chiave riferiscono di vicende nelle quali sono estraneo. Tuttavia temo che tale opera ricostruttiva possa non interessarvi in quanto indirizzata alla sola ricerca della verità, mentre presumo sia più semplice individuare personaggi 'sporchi, brutti e cattivi' sui quali concentrare tutta l’attenzione mediatica a discapito di una reale e puntuale ricostruzione dei fatti".

In conclusione, un ultimo affondo al primo cittadino: "Ricordo a Cialente, con la serenità e la chiarezza che mi ha sempre distinto, che è il momento che inizi ad assumersi le vere responsabilità di un Sindaco e pensi con entusiasmo al futuro della città per garantire prospettive alle giovani generazioni e sicurezza agli anziani".

Ultima modifica il Giovedì, 23 Gennaio 2014 19:05

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