"L'imperativo è dare più poteri ai sindaci per ricostruire, snellire, per accelerare. Ma sia ben chiaro, prima vengono gli abruzzesi, prima vengono gli italiani e dopo vengono tutti gli altri paesi del mondo. Non è possibile che a Teramo ci siano ancora 4mila persone fuori dalle abitazioni".
Così Matteo Salvini, parlando della ricostruzione del nuovo cratere 2016/2017 a Campli, nel teramano, una delle tappe del suo infinito tuor elettorale in Abruzzo.
Il ministro dell'Interno e vice premier è tornato sull'idea di un "Piano Marshall per l'economia", spiegando che "ci sono centinaia di cantieri fermi da troppi anni anche per colpa della burocrazia e quindi stiamo preparando un decreto per dimezzare i tempi per realizzare le opere, per aprire i cantieri, sistemare le strade, per finire quello che è cominciato 10-15 anni fa, perché significa lavoro, significa crescita, significa sviluppo". Quanto ai costi, il leader della Lega ha detto che "molti soldi ci sono già, penso ai 7 miliardi di euro per le manutenzioni delle scuola di tutta Italia che altri non hanno saputo spendere e che noi spenderemo".