Se il consiglio comunale non approverà la delibera sulle aree bianche - le aree a vincolo decaduto - c'è la possibilità, o il rischio, che si dovrà procedere votando per singole delibere, tante quante sono le situazioni, e dunque le aree, da normare.
E' quanto è emerso dalla riunione della commissione consiliare Gestione del territorio, presieduta da Enrico Perilli, svoltasi questa mattina.
La commissione ha approvato dieci delibere - riguardanti altrettante aree - contenenti gli stessi criteri della cosiddetta delibera madre (quella ancora in attesa di approdare in consiglio comunale): un indice di edificabilità di 0,08 metri cubi al metro quadro, il 65% della cessione di terreno al Comune, i comparti che devono essere di almeno 1500 mertri quadri.
L'iter prevede che ora le delibere approvate in commissione vengano discusse anche dall'assise civica ma, come ha spiegato lo stesso Perilli, "i consiglieri, all'unanimità, hanno chiesto che prima di approvare le singole delibere venga votata o quantomeno portata all'attenzione del consiglio comunale quella generale. Se quest'ultima sarà approvata, non ci sarà più bisogno di fare come si è fatto oggi in commissione; se invece non sarà approvata, per mancanza di numero legale, rischio che potrebbe concretizzarsi per via dell'incompatibilità e del conflitto di interessi di alcuni consiglieri, l'unica strada percorribile rimarrebbe quella di approvarle come si è fatto già in altre amministrazioni: al dettaglio, cioè una per una. Un procedimento sicuramente più lungo e farraginoso".
Perché la giunta ha deciso di intraprendere questa strada? Perché sulla mancata normazione delle aree bianche (complessivamente, oltre 730 ettari di territorio) il Comune, di recente, è stato bacchettato anche dalla Corte dei Conti, visto che i commissari ad acta nominati dal Tar, finora, sono costati alle casse dell'Ente (che è il soggetto che per legge deve pagarli) più di 100 mila euro.
"La giunta" ha affermato Perilli "per non continuare a incorrere nell'infrazione ha deciso di iniziare l'iter di normazione. Ma, in assenza della delibera generale, e visto che i tempi per quest'ultima si stanno allungando, si è deciso di procedere in questo modo, delibera per delibera".
Al momento della votazione in commissione, sono usciti dall'aula i consiglieri Colonna, Ferella, Liris, Piccinini, Bernardi e Imprudente. Ermanno Giorgi ha votato no ("Non sul merito ma sul metodo, non si può scavalcare così il consiglio comunale") mentre Raffaele Daniele si è astenuto.
Sono mesi, ormai, che la delibera sulle aree bianche aspetta di essere discussa in consiglio. Finora le varie forze politiche hanno fatto melina, anche perché ci sono 11 consiglieri che non possono votare perché gravati da conflitti di interessi (o perché sono proprietari delle aree o perché sono legati da rapporti di parentela ai proprietari).
Nel corso della riunione di questa mattina, il vice presidente del consiglio comunale Ermanno Giorgi si è impegnato a sollecitare il presidente Carlo Benedetti a convocare, quanto prima, una riunione dell'assemblea per affrontare quella che, dal punto di vista urbanistico, è certamente una delle questioni più spinose degli ultimi anni.